Inter – L’Atalanta non si smentisce neanche a San Siro e sfiora il colpaccio se non fosse per il solito Handanovic, che nega ai bergamaschi la vittoria parando un rigore a Muriel allo scadere dei minuti regolamentari. Al Meazza Gosens risponde a Lautaro Martinez e finisce 1-1.
L’Inter di Conte soffre ma strappa un punto pesante e tiene a distanza i coriacei bergamaschi. I padroni di casa partono fortissimo, finendo però la benzina nella ripresa e si fanno rimontare dalla Dea rischiando pure la beffa nel finale.
Dopo i due 5-0 consecutivi, l’ Atalanta frena nel risultato ma non nella prestazione, in una gara in cui domina il possesso palla (61%) e gioca a ritmi vertiginosi. Gasperini ha pure ragioni per recriminare, non solo per l’errore dal dischetto di Muriel ma anche per un possibile rigore su cui, nel primo tempo Rocchi sorvola ma che lo aiuta a decidere per assegnare il secondo senza nemmeno guardare il VAR.
Davanti ai 70mila del Meazza, Conte rilancia Sensi e Gasperini ripropone Zapata, entrambi titolari per la prima volta dallo scorso 6 ottobre. La sfida parte subito con le marce alte tanto che dopo nemmeno 20″ Lukaku centra il palo dal limite col mancino, ma è in fuorigioco. Un avvio sprint per gli uomini di Conte, che al 4′ passano in vantaggio: il belga serve Lautaro, che vince un contrasto e insacca con un destro che si infila sotto le gambe di Gollini per il suo 15/o gol in stagione. E Lautaro Martinez va anche vicino al raddoppio con un tocco sotto che scavalca Gollini in uscita ma non il salvataggio sulla linea di Palomino. La sfida resta su alti ritmi e alta intensità, quasi in stile Premier League, in un continuo botta e risposta tra le due squadre.
La migliore occasione per i bergamaschi arriva nel finale di tempo, con proteste annesse: Handanovic salva su colpo di testa di Toloi, poi lo stesso brasiliano a due passi dalla porta non riesce a ribadire in rete, occasione su cui i bergamaschi protestano per una trattenuta di Lautaro ma Rocchi e il Var non intervengono. Nella ripresa Gasperini si gioca la carta Malinovskyi per uno spento Zapata, mossa che sembra subito funzionare visto che l’ucraino dal limite centra il palo con una conclusione potente di sinistro.
L’Inter fatica ad uscire dalla propria metà campo, l’Atalanta controlla la partita, alza la pressione e si gioca anche l’opzione Muriel. Il pareggio arriva con Gosens che approfitta di una dormita di Candreva in area per battere Handanovic con una zampata mancina. I bergamaschi non si accontentano e vanno a caccia della vittoria, mentre l’Inter, sulle gambe, non riesce a far altro se non a difendersi. E l’occasione per strappare i tre punti per gli uomini di Gasperini arriva a due minuti dalla fine: Bastoni stende Malinovskyi in area, dal dischetto però Muriel si fa ipnotizzare da Handanovic, che respinge salvando il suo 24° rigore in Serie A (eguagliato il record di Pagliuca).
Polemico Gasperini a fine partita: “Abbiamo fatto bene in tutta la gara, poi nel secondo tempo abbiamo dominato. La difesa stasera è stata straordinaria in tutte le fasi, gli abbiamo impedito di giocare negli spazi, poi sono cresciuti Gomez ed Ilicic e dunque ha tratto giovamento tutta la squadra. Ovvio che con l’Inter devi assumerti dei rischi per far bene, ma poche volte li ho visti in difficoltà come stasera. Zapata male? E’ stato fuori tre mesi, per essere la prima partita va benissimo così, deve giocare per tornare in condizione. Dispiace per il rigore fallito, da quando sono qui è un problema che non riusciamo proprio a risolvere, peccato perché sarebbe stata una vittoria meritata. Il fallo su Toloi? Non capisco perché non sia stato dato, sono brutte queste cose, con immagini così non dovrebbero esistere certi errori. Così si toglie valore al VAR”.
Conte: “Partiamo dal presupposto che abbiamo affrontato questa partita senza ben quattro elementi, che per noi oggi significa tanto. Affrontavamo una squadra che fa dell’intensità e della forza fisica le loro armi migliori. Rispetto all’anno scorso abbiamo 11 punti in più dell’Atalanta, che è una squadra molto molto forte. Oggi abbiamo fatto il possibile per vincere”.
Margini di crescita – “Ne abbiamo tanti, io spero solo di non avere defezioni, perché anche averne un paio in un settore diventa un problema. Oggi, ad esempio, senza Barella e Vecino eravamo tiratissimi. Stiamo cercando di recuperare Sanchez per riportarlo in condizione, stiamo tirando fuori tutto in una situazione non semplice. È inevitabile che se guardi la classifica sei lì e magari per tante situazioni si chiudono gli occhi. L’unica preghiera che posso fare è di avere sempre tutti gli effettivi, però gli infortuni e le squalifiche ci stanno. In quei casi però abbiamo la coperta troppo ridotta. Avere 11 punti più dell’Atalanta dopo aver chiuso dietro l’anno scorso, secondo me, è tanta roba”.
Sensi – “Anche lui ha bisogno di giocare per rientrare in condizione. Sono contento perché ha fatto 70 minuti in una partita molto intensa e sono contento per lui e per la squadra perché ha ritrovato un calciatore importante. Lo stesso farà Barella, che tornerà in condizione. Bisogna lavorare sapendo che non è semplice e la classifica non deve ingannare”.
Gestione del risultato – “Con l’Atalanta è difficile, loro hanno continuato a tenere l’intensità altissima e sono una squadra forte. Negli anni è stata anche migliorata sul mercato, mentre noi abbiamo iniziato il percorso solo sei mesi fa. Abbiamo tanti meriti perché abbiamo 46 punti e 11 punti in più di loro, però dobbiamo anche essere molto realisti e consci che abbiamo un percorso lungo da fare. I ragazzi però vanno elogiati per tutto, ed i tifosi lo stanno capendo”.