Calcio – In rimonta il Manchester United batte 3-2 un’ottima Atalanta, ha deciso ancora Cristiano Ronaldo. Il Manchester sale a 6 punti, l’Atalanta resta a 4 ed è agganciata dal Villarreal che ha battuto 4-1 lo Young Boys, che resta a quota 3. Importante vittoria della Juventus in Russia per 1-0.
Primo tempo di qualità per l’Atalanta che parte arginando le fiammate del Manchester United firmate Rashford e, alla prima occasione, ad un soffio dal quarto d’ora, mostra automatismi e concretezza: Ilicic ispira, Zappacosta rifinisce e Pasalic sotto misura fa esattamente ciò che deve fare il trequartista incursore nei meccanismi del calcio gasperiniano: si butta nello spazio, brucia sul tempo i difensori e piazza la zampata del vantaggio. L’Atalanta è ordinata e puntuale nelle chiusure con un Palomino argine insuperabile che annulla la velocità di Greenwood e all’occorrenza tampona anche sulle accelerate di Cristiano Ronaldo. I Red Devils mostrano la qualità sopraffina del loro possesso palla, ma in area non graffiano. Ci prova Fred dopo una grande azione corale: Musso c’è. E un giro di lancette prima della mezz’ora i nerazzurri raddoppiano.
Il Manchester soffre sulle palle inattive. E l’Atalanta ne approfitta. Angolo di Koopmeners, saltano le marcature in mischia e Demiral piazza il suo stacco perentorio con tanto di capocciata vincente nel cuore delle retrovie avversarie. Il raddoppio è una strada spianata verso il successo. Però l’orgoglio dei Red Devils si fa sentire prima con un destro a giro di Fred e poi, all’ultimo respiro della prima frazione di gioco, con un numero quasi perfetto di Rashford innescato da una sbandata di Demiral, infastidito da un problema alla coscia: destro da posizione defilata del puntero della nazionale inglese e palla che scheggia la traversa. Qui Manchester sfortunato e Atalanta graziata che può impostare 45 minuti in discesa rinvigorita dal doppio vantaggio. Nella ripresa Demiral che ha stretto i denti nel primo tempo è costretto ad uscire: dentro Lovato nelle retrovie nerazzurre falcidiate dagli infortuni (già fuori in partenza Toloi e Djimsiti). E subito un’unghiata di Ronaldo in apertura di ripresa, ma Musso rimedia e l’Atalanta si salva.
Il Manchester però ha talento in quantità industriale. Può segnare in qualsiasi momento e quando Ilicic sbaglia un appoggio, Bruno Fernandes è pronto a ricamare per Rashford che entra in area e stavolta in diagonale non sbaglia. Manchester di nuovo in carreggiata e Atalanta con una difesa formata da de Roon Palomino e Lovato e in chara emergenza. Il match cambia d’incanto, McTominay centra un palo da due passi, e l’Atalanta soffre ma resiste. Ma l’ultima mezz’ora si annuncia come un potenziale assedio alla porta di Musso che se la cava al 34′ sulla girata al vetriolo di Ronaldo. E Solskjaer nel finale aggiunge anche due frecce offensive del calibro di di Cavani e Pogba. L’Atalanta risponde con Malinovskyi e Miranchuk. E con l’orgoglio ricava una doppia clamorosa occasione: de Gea compie un doppio miracolo prima su Zapata e poi su Malinovskyi. La sfida è un distillato di emozioni, ma il Manchester cresce, diventa incontenibile e pareggia con una rasoiata di Maguire. Prima della capocciata vincente del solito Ronaldo che completa il sorpasso.
La Juve vince anche sul campo dello Zenit (0-1) e fa tre vittorie su tre gare giocate in Champions: 9 punti, punteggio pieno e primo posto nel girone, 3 punti sopra il Chelsea e 6 sullo Zenit, che i bianconeri affronteranno anche nel prossimo turno, stavolta in casa. La qualificazione è tutta in discesa.
Allegri fa qualche cambio rispetto alla vittoria in campionato contro la Roma. In difesa ci sono De Ligt e Alex Sandro, a centrocampo McKennie e in avanti Morata insieme con Chiesa e Bernardeschi.
La partita la fa da subito la Juve. Lo Zenit è rintanato nella propria metà campo e aspetta un errore dei bianconeri per provare il contropiede veloce. Per poco non va vicino al vantaggio per un pasticcio sull’asse Bernardeschi-Szczesny, ma il portiere si salva smanacciando. Per il resto è un monologo juventino che però produce poco e niente davanti.
L’inizio della ripresa è più vivace, da entrambe le parti. I tagli di McKennie infastidiscono la difesa dello Zenit, mentre dall’altra parte Claudinho sfugge un paio di volte alla marcatura e crea qualche grattacapo a Szczesny. La Juventus pian piano riprende il sopravvento. Il gol arriva, ma è Kulusevski (anche lui entrato nella ripresa, al posto di Bernardeschi) ad azzeccare la deviazione giusta di testa su cross di De Sciglio. Un gol d’oro importante per i bianconeri, ora lanciatissimi in Champions e rilanciati in campionato. La cura Allegri comincia decisamente a funzionare.
Benfica-Bayern Monaco 0-4 (70′, 85′ Sane, 80′ Gnabry, 82′ Lewandowski)
Barcellona-Dinamo Kiev 1-0 (36′ Pique)
Young Boys-Villarreal 1-4 (6′ Pino (V), 16′, 89′ Moreno (V), 77′ Elia (Y), 92′ Chukwueze (V))
Lille-Siviglia 0-0
RB Salisburgo-Wolfsburg 2-1 (3′ Adeyemi (S), 15′ Nmechea (W), 65′, 77′ Okafor (S))
Chelsea-Malmoe 4-0 (9′ Christensen, 21′ rig., 57′ rig. Jorginho, 48′ Havertz)