Calcio – Non farà parte della dodicesima giornata di serie A a causa di un’espressione blasfema.Un turno di stop a Bryan Cristante con la prova televisiva per “aver pronunciato un’espressione blasfema al 23° del primo tempo (di Bologna-Roma); acquisite ed esaminate le relative immagini televisive, di piena garanzia tecnica e documentale”. È la decisione del Giudice Sportivo della Serie A Gerardo Mastrandrea, assistito da Stefania Ginesio e dal rappresentante dell’Aia Eugenio Tenneriello. Tutto è nato dalla segnalazione del Procuratore federale. “Il calciatore in questione è stato chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva un’espressione blasfema individuabile ed udibile senza margini di ragionevole dubbio”.
Udinese-Crotone in campo alle 18.30
Brutte notizie in casa bianconera. Contro il Crotone mancherà uno dei pilastri difensivi della squadra di Gotti. Bram Nuytinck infatti, con tutta probabilità, ha già finito il suo 2020 calcistico a causa di un serio problema al polpaccio. Bonifazi può restare nell’XI titolare che prevede quindi il rientro di Becao. In mediana Arslan torna dalla squalifica mentre in attacco si va verso una nuova coppia con Pussetto che sarà supportato da Nestorowski. Okaka indisponibile: l’attaccante si opera per ridurre un versamento nella coscia; 2020 finito per l’attaccante
Assenza certa nella linea difensiva nel Crotone di Stroppa. C’è infatti da registrare il turno di squalifica per Lisandro Magallan, uno dei titolarissimi degli ‘squali’. Per il posto vacante si candidano Golemic e Cuomo. Petriccione rientra dalla squalifica, Benali è ancora alle prese con il suo infortunio e quindi si va verso la conferma sia di Zanellato che di Eduardo Henrique anche se Vulic spera che le cose per lui possano cambiare in meglio.
Benevento-Lazio in campo alle 20.45
Quattro indisponibili per Filippo Inzaghi ma tra centrocampo e trequarti, il tecnico giallorosso ha ampia scelta. In difesa si profila una nuova conferma per Barba a sinistra e Tuia in mezzo. Qualcosa potrebbe cambiare in mediana con Dabo in rampa di lancio per una maglia da titolare. Sulla trequarti invece si candida anche Iago Falque. Con Caprari probabile titolare, restano Ionita, Insigne e appunto Iago Falque in lizza per un posto
Preoccupazione in casa Lazio per la possibile emergenza difensiva. Acerbi rischia di saltare le restanti gare del 2020. Il centrale ha finito anzitempo la sfida contro il Verona dove già c’era Parolo fuori ruolo. A Benevento si profila l’impiego di Hoedt e probabilmente di Patric. A sinistra Fares è indisponibile mentre in mediana turno di squalifica per Akpa Akpro. Inzaghi recupera Luis Alberto ma perde Leiva. C’è Escalante in ballottaggio con Cataldi. Davanti favorito Correa ma occhio a Immobile che può riposare
Juventus-Atalanta, mercoledì 16 dicembre ore 18:30
Dall’arrivo di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta, la Juventus è l’unica squadra affrontata almeno due volte contro cui i bergamaschi non hanno trovato la vittoria in Serie A (cinque pareggi e tre sconfitte nel parziale). I bianconeri sono imbattuti da 23 gare interne in Serie A contro l’Atalanta (18 vittorie e 5 pareggi).
Ad incidere sulla partita ci sarà anche il caso Gasperini-Gomez dopo il duro confronto avvenuto nell’intervallo della gara di Champions contro il Midtjylland. Alla viglia del match contro i bianconeri, inevitabilmente in conferenza stampa Gasperini ha affrontato il discorso: “Mercoledì abbiamo giocato e vinto ad Amsterdam con il Papu in campo – ha detto l’allenatore -, domenica abbiamo battuto la Fiorentina senza di lui. Nel frattempo siamo stati sorteggiati con il Real Madrid negli ottavi di Champions e domani in campionato affronteremo la Juventus. Direi che c’è tanta carne al fuoco. Io devo pensare a tutto questo e a trovare la soluzione migliore per le partite. Voi fate tutte le considerazioni che volete, ma da parte mia basta. A questo punto, per rispetto di tutti, parliamo anche degli altri, da Gollini a Zapata. Per il resto sono stato chiaro, posso scegliere se far giocare uno o l’altro, se sostituire uno o l’altro. Non chiedetemi altro, direi che si è già detto abbastanza. Se il Papu sarà convocato? Da parte mia non cambia nulla, se non ci sono problemi di altro tipo…”.
Fiorentina-Sassuolo, mercoledì 16 dicembre ore 20:45
Il Sassuolo ha vinto le ultime due trasferte di campionato contro la Fiorentina: l’ultima squadra ad aver ottenuto il successo per tre stagioni di fila in casa dei viola in Serie A fu la Lazio tra il 2013/14 e il 2015/16.
Genoa-Milan, mercoledì 16 dicembre ore 20:45 (DAZN1)
Il Genoa è reduce da cinque sconfitte interne in Serie A, si tratta del suo record di partite perse di fila in casa nel massimo campionato. Il Milan è l’unica squadra imbattuta nei maggiori cinque campionati europei dalla ripresa dello scorso maggio (23 partite, 17 vittorie e 6 pareggi).
Nel Milan Ibra e Kjaer hanno svolto lavoro differenziato e quindi, salvo recuperi miracolosi, non saranno a disposizione di Pioli per la sfida del ‘Ferraris’. Brutte notizie anche sui due infortunati post Parma. Certamente out infatti anche Gabbia e Bennacer. In difesa spazio a Kalulu, in mediana tocca a Tonali. Trequartisti esterni dovrebbero essere Castillejo e Leao.
Verona-Sampdoria, mercoledì 16 dicembre ore 20:45 (DAZN1)
Il Verona ha conquistato i tre punti nella sfida interna più recente contro la Sampdoria nell’ottobre 2019 e potrebbe registrare due successi interni consecutivi contro i liguri in Serie A per la prima volta da novembre 1975. Interessanti le parole di Juric sul suo futuro a Verona: “Siamo consapevoli di non essere forti. In questo momento stiamo facendo risultati e stiamo migliorando il gioco a tratti, con disponibilità totale da parte di tutti. Stiamo mettendo un po’ di gioco, ma non abbiamo ancora la sensazione dell’anno scorso, non ci siamo ancora vicini. Ciò non significa che non ci arriveremo, né il contrario: ci sono tanti nuovi che devono migliorare, adesso siamo in fase di costruzione. Si sta creando un gruppo e stiamo facendo risultati, ma serve un’altra visione. Poi leggo delle plusvalenze, che secondo me non ci sono più, se vogliamo crescere. E se ci saranno non ci sarò più io. Adesso i risultati coprono tutte le cose, e ho sempre detto che sono contento, ma se vogliamo parlare di altre cose ci vuole un altro approccio”. E qual è? “Non vendere i migliori giocatori, e che quando compri i giocatori li compri, come le altre società di Serie A. Quando ti manca un pezzo lo sostituisci. Noi siamo ad un livello leggermente superiore di due anni fa, ma non vicino alle altre squadre. Io magari sembro esagerato, perché stiamo facendo risultati fantastici, ma il concetto di crescita non è questo secondo me. D’altra parte c’è grande disponibilità da parte della società, non sto attaccando nessuno. Ma in questo mercato c’è stata una visione diversa dalla mia”.
Inter-Napoli, mercoledì 16 dicembre ore 20:45.
L’Inter ha ottenuto il successo nelle due sfide di campionato contro il Napoli la scorsa stagione: Antonio Conte potrebbe diventare il secondo allenatore nella storia del club a vincere le prime tre gare di Serie A contro gli azzurri, dopo Alfredo Foni tra il 1952 e il 1953. Dall’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli a dicembre 2019, solo il Manchester City (17.5) tenta in media più conclusioni degli azzurri (17.4) nei cinque maggiori campionati europei. Inter senza Hakimi, Vidal e Sanchez. Antonio Conte ha presentato la sfida in conferenza stampa: “Sarà uno scontro tra due squadre che devono avere l’ambizione di essere protagoniste fino alla fine – ha esordito l’allenatore dell’Inter -. Il Napoli nel recente passato è stato per anni l’antagonista della Juve in campionato tranne l’anno scorso, quando ha avuto una battuta d’arresto e noi abbiamo preso il loro posto. Sono dunque due squadre che devono avere l’ambizione di essere protagoniste fino alla fine. Affrontare una squadra che ha la tua stessa ambizione ci deve dare uno stimolo e un parametro su cui fare anche delle valutazioni”. Dopo l’eliminazione dalla Champions, l’Inter è quasi obbligata a vincere il campionato. Conte ha espresso il suo pensiero su questo punto: “Quando sento questa cosa mi viene da sorridere. Io penso che ci sono tante squadre. Si parte tutti con l’ambizione di essere protagonisti, almeno da parte mia è così. Detto questo, alla fine vince una. Negli ultimi nove anni è stata sempre la stessa. Quindi che per noi ci sia quasi l’obbligo di vincere mi fa sorridere, ma questa cosa ci porta a migliorarci”. “Io penso che noi dobbiamo lavorare e cercare di trovare in noi stessi un equilibrio che diventa difficile trovare se andiamo dietro alle considerazioni degli altri – ha proseguito l’allenatore -. Dobbiamo sapere che dobbiamo lavorare se abbiamo l’ambizione di essere protagonisti, trovando un equilibrio tra di noi, non esaltandoci quando arriva una vittoria e non deprimendoci quando arriva una battuta d’arresto”.
Parma-Cagliari, mercoledì 16 dicembre ore 20:45
Il Parma ha vinto solo uno degli ultimi otto confronti contro il Cagliari in Serie A (3 pareggi e 4 sconfitte) dopo aver vinto i precedenti tre; in queste ultime otto gare, i sardi hanno mantenuto la porta inviolata quattro volte.
Spezia-Bologna, mercoledì 16 dicembre ore 20:45
Lo Spezia ha vinto appena uno dei sei precedenti in Serie B contro il Bologna (2 pareggi e 3 sconfitte), 2-0 nel febbraio 2007. Queste due squadre si sfideranno in campionato per la prima volta da aprile 2015, incontro terminato 0-0 in Serie B.
Roma-Torino, giovedì 17 dicembre ore 20:45
Dopo aver pareggiato per 1-1 entrambi i confronti nell’anno solare 2015, con Rudi Garcia sulla panchina giallorossa e Giampiero Ventura su quella granata, Roma e Torino non hanno chiuso in parità nessuna delle nove sfide più recenti in Serie A: sette vittorie per i giallorossi e due per i piemontesi nel parziale. Soltanto 6 punti dopo le prime 11 partite di campionato: per il Torino il momento è complicatissimo e lo ha sottolineato anche il presidente Urbano Cairo. Dopo aver confermato l’allenatore Marco Giampaolo, il numero uno granata ha lanciato un chiaro messaggio ai giocatori: “Credo sia fondamentale che dimostrino di avere amor proprio – ha detto Cairo a La Gazzetta dello Sport -, fin qui noi abbiamo parlato anche troppo. Ora sta a loro. In questo momento è molto importante che questi calciatori siano uomini e che dimostrino di avere quegli attributi che è necessario avere nei momenti difficili. Non è possibile fare figure come quelle che abbiamo fatto nelle ultime 11 partite perdendone 7 e prendendo 27 gol. È qualcosa di inaudito. Ora voglio che i calciatori mostrino la voglia di far vedere che sono ancora quelli che conoscevamo un anno e mezzo fa. Non parliamo di un decennio fa: nel 2019 questa squadra è arrivata settima, piazzandosi addirittura quarta nel girone di ritorno. Ed è la stessa di allora, perché i giocatori sono stati praticamente tutti confermati. Quindi devono dimostrare di essere quelli di due stagioni fa. Poi se qualcuno, alla fine del campionato o anche a gennaio, preferirà andare via, io non ho alcun problema: tutti quelli che hanno questo tipo di esigenza possono andare. Basta che me lo dicano e noi li accontenteremo. Ma ora bisogna essere uomini”.