Calcio – Il derby umbro al “Liberati”, con il tifo delle grandi occasioni, lo decidono in tre: Iannarilli para un rigore, Partipilo castiga Gori e Bandecchi sfodera lo stellone da imbattuto perché da quando ha in mano la Ternana vanta tre vittorie e tre pareggi nelle sfide contro il Perugia. La chiave sta nell’occasione mancata dal Grifo, quando Di Carmine va troppo molle sul dischetto e in quella sfruttata, invece, da Partipilo prima della pausa. L’eroe diventa Iannarilli, che già l’anno scorso aveva ipnotizzato De Luca sul rigore al “Curi”.
LUCARELLI
Sorridente e rilassato. Cristiano Lucarelli si è presentato così in sala stampa per la conferenza post Ternana-Perugia 1-0.
Nei derby sei imbattibile…
“C’è quella di ritorno – ride Lucarelli dopo un gesto scaramantico – grazie al Presidente e alla società oggi sono derby più equilibrati rispetto al passato. Si sentiva che si potevano vincere. L’unico mio merito può essere aver mentalizzato tutti sul fatto di poterli vincere. Questo derby ha tante sfaccettature che ho imparato ascoltandole da voi, l’ho fatte mie e l’ho trasmesse. Ieri avevo messo la faccia perché fosse andata male mi sarei preso qualche paraculata oggi. Invece i ragazzi sono stati bravi a fare quello che gli avevo detto di fare. La partita non sarebbe stata bella, il Perugia non è squadra che ti fa giocare bene. I ragazzi si sono messi sullo stesso piano, andare a lottare su tutti i palloni e hanno sfruttato l’episodio facendo gol su punizione. Nel secondo tempo non abbiamo sofferto tanto. Non ricordo azioni particolarmente pericolose per il Perugia. Questo certifica la nostra vittoria. Poteva vincere pure il Perugia. Se avesse segnato sarebbe stata una partita diversa. Ma così non è stato. Abbiamo anche rischiato di andare sul due a zero. In queste partite la necessità di fare risultato ti toglie spensieratezza. Oggi abbiamo un equilibrio difensivo importante, ora dobbiamo tornare ad essere anche dilaganti quando abbiamo la palla. Spero che queste giornate ci siano servite per dare importanza alla fase difensiva. Ora dobbiamo cominciare a tornare, non dico quelli di due anni fa ma più pungenti nella fase offensiva”.
Cambia il campionato della Ternana? Che segnale manda la Ternana?
“Per la prima volta siamo in zona playoff e fa già un certo effetto vederci lì. Il segnale non lo mandiamo oggi ma tra due settimane da Cittadella. Ci sono quattro o cinque squadre, tra cui il Perugia che verticalizzano sempre. Il Cittadella è squadra con caratteristiche simili. Non abbiamo problemi a giocare contro squadre che giocano anzi giochiamo anche bene. Quando trovi squadre che si chiudono tutte dietro la linea della palla facciamo un po’ di fatica. Abbiamo cercato tanto il cambio campo per provare a tirare via qualcuno di loro. Con Kouane erano ancora più abbottonati. Era molto difficile segnare su azione”.
Il cerchio attorno alla squadra lo avete fatto all’inizio…
“Tre parole per caricare ulteriormente, per far vedere che ci tenevamo e per aver visto i ragazzi non togliere mai il piede da nessun contrasto”.
Oggi un Liberati mai visto…
“Mi auguro di vederlo così anche alla prossima gara in casa. In silenzio a fari spenti vogliamo giocarci le nostre possibilità”.
Dal post Modena al post derby…
“La sosta viene a pennello. Era la partita giusta. Non sono stato mai preoccupato. Nei miei due anni precedenti non abbiamo mai avuto le partenze della lepre. Io voglio vincere ma non perché ho vinto. Anzi ho vinto poco. Ma perché ho perso tanto. Per me ogni volta che perdo è una settimana d’insonnia”.
Hai recuperato Favilli e Partipilo in settimana…
“E’ stato un eccesso di precauzione perché non hanno avuto contrattura o lesione muscolare. A ridosso della partita di Parma considerando che c’era il derby. A Parma sapevamo che potevamo incontrare una squadra che giocava. Oggi una che attaccava verticale e serviva un attaccante che faceva a sportellate”.
Lucarelli sereno alla vigilia…
“Quest’anno da parte nostra c’è una consapevolezza diversa rispetto all’anno scorso. Questo ci aiuta tanto. Il nostro mental coach ci aiuta tanto. Oggi a fine partita il presidente di ha fatto i complimenti. Era qualche anno che non ce li faceva. E’ riuscito a cambiare anche il presidente perché parla tanto anche con lui. Gestiamo tutto con molta più serenità. Anche i momenti di difficoltà che ci sono stati. Ma è lì che si vede se il germe è sano. Nei momenti di difficoltà se si è uniti ci si rialza. Inizia a vedersi anche il lavoro fisico. Il tempo gioca a nostro favore”.
L’apporto dei nuovi e Donnarumma con Moro a 5’ dalla fine. Non tutte le squadre si possono permettere questo…
“Abbiamo migliorato la squadra. Quest’anno con l’ingaggio di Favilli abbiamo preso un giocatore di Serie A. Se lo rimettiamo in pista l’anno prossimo giocherà in A. Si vede nella gestione dei contrasti, come la mette giù, come ti dà la possibilità di avere sempre un terminale offensivo che ti da sempre la giocata. Così come Donnarumma, Pettinari e Partipilo. Abbiamo nove attaccanti. Se devo fare delle sostituzioni durante la partita il reparto offensivo è quello che mi da meno pensieri. Anzi spero di recuperare il prima possibile Pettinari”.
Favilli è l’attaccante che più assomiglia a Lucarelli di quelli che hai allenato?
“Per caratteristiche sì. Io ero più ignorante – ride – lui è giovane può ancora diventarlo. Ha solo un difetto” e ride.
CASTORI
La sconfitta nel derby non sembra mettere ancora a rischio la panchina di Fabrizio Castori ma da domenica alle 18 nel Perugia si è aperta la inevitabile riflessione sulla partenza-flop in campionato e sui rimedi possibili.
Fabrizio Castori non riesce a mandare giù la sconfitta del Perugia nel derby contro la Ternana: ’Sicuramente il rigore ha inciso su un risultato che pesa sull’umore, sul morale di una squadra in difficoltà – ha detto il tecnico -. Sono sincero, io mi aspettavo una reazione diversa. Con tutto il rispetto per la Ternana, mi aspettavo da parte dei miei una reazione più violenta, più forte, più cattiva. Invece abbiamo tenuto bene il campo ma siamo stati poco incisivi. Questa è una partita difficile da commentare, la scarsa pericolosità dei miei ha sicuramente inciso ma non meritavamo di perdere’.
‘È stata una partita tirata, combattuta – ha continuato – i derby sono sempre imprevedibili e spesso gli episodi fanno cambiare il vento della partita. Se rimetterei ancora Kouan in quella posizione? L’anno scorso ha giocato in quel ruolo tutto il campionato. E poi attenzione, abbiamo quattro attaccanti in panchina ma bisogna poi anche vedere come sono arrivati alla partita. Mi riferisco ai problemi fisici. Secondo me Kouan non ha influito sul risultato, anzi, mi pare quasi che siamo andati meglio nel primo rispetto al secondo tempo. Ora bisogna trovare le soluzioni, metterci a posto approfittando della sosta, ritrovando la condizione fisica e cementando l’amalgama. Il campionato è lungo anche se noi siamo molto, molto amareggiati per questa sconfitta. Non voglio togliere meriti agli avversari ma faccio davvero fatica ad accettarla. L’errore di Di Carmine è stato veramente grave? Beh, gli errori si possono commettere, io mi aspettavo che segnasse come mi aspettavo lo stesso anche da Olivieri contro il Bari. È un campionato equilibrato e tosto, in cui gli episodi incidono e se sbagli paghi anche al di là dei tuoi limiti. Se sono preoccupato? No, sono incazzato. Non si possono perdere partite così…’.