Un martedi da leoni per la Sampdoria a San Siro ed un martedi da capolista per l’Inter guidata da Luciano Spalletti. Chi l’avrebbe mai detto che, il tecnico toscano, avrebbe ottenuto risultati a Milano sin dalla prima parte del campionato. Quella Inter che vinse a Roma conto l’Inter a fatica e con una buona dose di fortuna è divenuta la squadra che dapprima ha fermato la corazzata Napoli per poi sconfiggere la Sampdoria 3-2 ed andare in testa ala classifica (almeno per qualche ora).
L’Inter parte titubante ma a poi realizza tre reti alla Samp e sembra chiudere la partita. Poi però finale con il fiatone grazie ai due gol realizzati dai doriani.
Quello che mi emoziona non è la classifica, ma il comportamento della squadra – dice Spalletti a Premium Sport nel post partita -. Stasera i miei hanno fatto una buona prestazione e sono felice per questo: non c’è classifica senza una squadra forte. Se questa volta siamo stati sfortunati noi, coi pali? In realtà le traiettorie di quei palloni erano destinate fuori di un paio di metri, poi una ventata li ha fatti sbattere sui pali…
Non abbiamo giocato bene per 70 o 60 minuti, noi abbiamo giocato una grandissima partita contro avversari forti, allenati bene: ci sta che poi loro sfruttino la qualità di giocatori come Quagliarella per segnare nelle uniche occasioni che gli capitano”.
“Panchina corta? Santon sta tornando il giocatore che già conoscevamo, Dalbert ha avuto qualche difficoltà ma diventerà fortissimo. Quando ho messo Santon non volevo bocciare Dalbert, volevo semplicemente un giocatore più abile di testa. Eder l’ho usato anche troppo poco per le qualità che ha, Joao Mario ha avuto problemi fisici. Ranocchia si sta allenando benissimo, Cancelo ha ancora qualche fastidio fisico quando calcia. Non ho alcuna difficoltà dal punto di vista della rosa: è tutto regolare, tutto sotto controllo.
Se è più forte la Roma dell’anno scorso o l’Inter di adesso? La Roma è fortissima ed è allenata bene da Di Francesco: loro saranno là alla fine del campionato, l’Inter non lo so ma se abbiamo questa maglia dobbiamo trovare il modo di vincere tutte le partite”.
Spalletti poi spiega cosa è successo nel finale: “Ho detto a Quagliarella che è un rompiscatole, ha rimesso tutto in discussione, ma con lui è sempre così”, scherza il tecnico nerazzurro che chiude con l’abbraccio al doriano Conti: “È un amico, lui e Giampaolo mi avevano parlato bene di Skriniar e di loro mi fido”.
Abbiamo fatto un po’ di turnover e l’Inter ha fatto il miglior primo tempo degli ultimi cinque anni. Non siamo partiti male ma una volta subito gol abbiamo fatto troppi errori nelle transizioni, permettendo all’avversario di ripartire tante volte”. Marco Giampaolo commenta così la sconfitta di Inter-Sampdoria, arrivata nonostante una rincorsa finale dal 3-0 al 3-2.
“Nel secondo tempo – dice ancora il tecnico ai microfoni di Sky Sport – siamo stati più vivi davanti, recuperando tanti palloni nella trequarti avversaria. L’Inter è calata, ma onestamente nella prima parte li abbiamo fatti giocare troppo. Nel finale gli abbiamo creato più di una preoccupazione, evidentemente anche loro hanno avuto paura di non vincerla più”.
INTER-SAMPDORIA 3-2
(primo tempo 2-0)
MARCATORI: Skriniar (I) al 18′, Icardi (I) al 32′ p.t.; Icardi (I) al 9′, Kownacki (S) al 19′, Quagliarella (S) al 40′ s.t.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo (dal 38′ s.t. Santon); Gagliardini, Vecino (dal 29′ s.t. Joao Mario); Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi (dal 42′ s.t. Eder). (Padelli, Berni, Ranocchia, Dalbert, Cancelo, Karamoh, Pinamonti). All. Spalletti.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (dal 20′ s.t. Linetty), Torreira, Praet; Ramirez (dal 1′ s.t. Caprari); Zapata (dal 12′ s.t. Kownacki), Quagliarella. (Krapikas, Tozzo, Regini, Strinic, Capezzi, Verre, Alvarez). All. Giampaolo.
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.
NOTE: ammoniti Murru (S), Eder (S), Gagliardini (I) per gioco scorretto, Quagliarella (S) per c.n.r.