Calcio – Un Frosinone devastante rifila un 4-1 senza appello al Benevento (stesso risultato della stagione 1994-’95, campionato di serie C2, con quaterna del bomber Pelosi per i canarini) e vola al quarto posto a -3 dalla capolista Brescia, in attesa delle gare di domenica. Una doppietta imperiosa di Lulic nel primo tempo, quindi il 3-0 di Charpentier e il 4-0 di Cicerelli nella ripresa chiudono di fatto i giochi e mettono in cassaforte le certezze della squadra di Grosso che la rete del giallorosso Di Serio nemmeno scalfiscono. Gara sicuramente condizionata dall’espulsione di Glik al 25’ del primo tempo per un fallaccio su Boloca costretto a lasciare il campo all’ottimo Cicerelli.
A fine gara le parole di mister Grosso, improntate a soddisfazione ma anche grande attenzione.
Mister la partita di oggi ha esaltato molti singoli. È merito anche del fatto che lei li fa sentire tutti importanti?
“Oggi c’era bisogno di una grandissima prestazione di squadra e poi all’interno di questa grande prova collettiva si esaltano i singoli. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, soprattutto nei primi 25’ quando eravamo 11 contro 11 abbiamo approcciato molto bene la partita. Siamo andati in campo e determinazione, creando i presupposti per andare in vantaggio. Poi siamo riusciti ad andare avanti con la superiorità numerica, a raddoppiare e condurre in porto una partita difficile che col passare del tempo siamo stati bravi a rendere facile”.
Innanzi tutto le condizioni di Boloca? E’ stata una gara affrontata seguendo alla lettera il suo dettato: coraggio, aggressività ed offensività.
“Per venire qui per fare risultato c’era bisogno di queste caratteristiche che siamo stati bravi a mettere sul campo. E’ un campionato, come dico spesso, nel quale queste caratteristiche vengono richieste. Abbiamo ampi margini di miglioramento, questa è una partita che avremmo potuto fare ancora meglio però sono contento dello spirito che hanno messo i ragazzi, di come l’hanno approcciata e sviluppata. Speriamo che per Boloca non sia nulla di grave, mi sono accorto che era un fallo brutto e inutile. Sono molto arrabbiato, non mi è piaciuta quell’entrata a gioco quasi fermo. L’ho fatto presente e poi sono andata a controllarla a video. Debbo dire che quell’espulsione un po’ di ha inibito, poi ci siamo ripresi, abbiamo fatto gol, raddoppiato e fatti altri due”.
E’ vero che si deve ragionare partita per partita ma possiamo dire che la vittoria di oggi apre ancora di più scenari importanti?
“Non è per spegnere entusiasmi ma tutte le squadre sono là. Ci troviamo con formazioni che nelle scorse settimane erano nei bassifondi. E’ un campionato straequilibrato nel quale non si può mollare niente”.
E’ stata una gara giocata con una grande mentalità. Lo ha ripetuto più volte ai suoi. Quanto vale?
“Vale tre punti come le altre. Siamo stati bravi ed ora dobbiamo capire che l’appetito non deve venire quando ti levano da mangiare ma devi essere bravo ad avercelo quando ottieni dei risultati. Non dobbiamo togliere il piede dall’acceleratore, continuare a lavorare forte e presentarci in ogni partita con determinazione e ferocia”
Siamo in condizione smagliante e la sosta potrebbe far più male che bene. In questi casi come si tiene alta la concentrazione di un gruppo pieno di entusiasmo come il nostro?
“Abbiamo bisogno di qualche giorno per recuperare, mettiamo in campo tante energie. Ci prendiamo questa sosta e poi riprendiamo a lavorare senza staccare il piede dall’acceleratore. Nessun avversario ha bisogno di regali e noi dobbiamo entrare in questa ottica”.
Arrivato in punta di piedi, ha lavorato duramente per mettersi in carreggiata. Ma la stoffa di questo ragazzone di Nova Gradiska si vedeva lontano un miglio quanto fosse pregiata. Esordio col Brescia, negli ultimi 17’. E poi sempre in campo in corsa. Quella di Benevento è la seconda gara dall’inizio. E Lulic ha ripagato con due perle, i primi gol con la maglia del Frosinone e in Italia.
Che cosa significa per te questa doppietta?
“Per me significa tutto. Sono venuto qui al Frosinone e son dal primo giorno sono rimasto soddisfatto di questa esperienza che sto facendo. E voglio ringraziare il mister, il suo staff e l’intera Società per la fiducia che hanno riposto in me. Dobbiamo con continuare su questa strada”.
Sei in grande condizione, Grosso sembra essere riuscito a far vedere le tue migliori qualità. Sei d’accordo?
“Nel primo mese di lavoro mi disse che non ero pronto al meglio ma ora sto bene. Io do sempre il massimo in ogni allenamento o partita che gioco e voglio continuare ad esprimermi così, al pari dei mei compagni”.
Complimenti per i gol e per la prestazione. Sei il tredicesimo calciatore che va a segno in questa prima parte di stagione. È proprio il gruppo uno dei segreti del Frosinone?
“Penso che tutti oggi tutti abbiamo visto che siamo una grandissima squadra. E questo fa la differenza”.
Lulic quanto è cresciuto, in particolare modo a livello tecnico e tattico da quando è arrivato a Frosinone?
“Ma non direi in particolar modo sotto il profilo tecnico e tattico ma debbo invece dire che il calcio italiano è sicuramente diverso da quello che si esprime in Croazia, c’è differenza”
Con quali compagni di reparto ti trovi meglio in base alle tue caratteristiche?
“Tutti sono bravi e poi fuori dal campo sto spesso con Novakovich perché parla la mia stessa lingua. Ma debbo dire che sto benissimo con tutti in campo e fuori”.
Ha messo manone e statura da gigante nel momento giusto, quando il Benevento pensava di far vedere le ‘streghe’ al Frosinone che, sornione, aveva accettato il guanto di sfida. C’è tanto di Federico Ravaglia nel successo del ‘Vigorito’. E la giusta ribalta ai microfoni dell’Ufficio Stampa giallazzurro ci sono anche per lui.
Ad oggi il Frosinone ha una delle migliori difese del campionato. Questo è frutto del grande lavoro di gruppo ma soprattutto della solidità della difesa. Soddisfatto?
“Assolutamente soddisfatto. Stiamo facendo bene ma tutta la squadra a livello difensivo sta andando benissimo. L’importante è subire meno gol possibili, peccato per quella loro rete. E’ un piccolo rammarico ma siamo contenti del nostro percorso e cercheremo di continuare su questa strada”.
Dalle sue parate che hanno impedito al Benevento di andare sull’1-0 è iniziata la vittoria del Frosinone.
“Loro hanno avuto un paio di occasioni subito, per fortuna siamo riusciti a non prendere gol. Poi la partita è stata indirizzata dall’episodio dell’espulsione, siamo stati bravi a concretizzare le occasioni che abbiamo avuto e indirizzare la partita nel modo giusto”.
Ravaglia le sue due parate in successione possiamo dire che hanno evitato alla partita di prendere una possibile brutta piega?
“Possiamo dirlo, sì. Sapevamo che loro sarebbero partiti forte, dopo la precedente sconfitta. Siamo stati bravi a non subire gol, questo sì”.
Le belle prestazione che stai facendo vedere sono anche merito della fiducia che ti sta dando il mister Grosso?
“Assolutamente, anzi ringrazio il mister per la fiducia che mi ha sempre dato. Ma è tutta la squadra che sta facendo bene e questa è la cosa più importante”
Da portiere, quanto è bello avere uno come Gatti davanti a sé?
“E’ bello ma non solo avere lui, bensì tutta la squadra che come dicevo prima si sta esprimendo bene. Con Federico (Gatti, ndr) e i compagni di reparto ci carichiamo a vicenda”.
Abbiamo visto Gatti richiamare la difesa anche sullo 0-3. Sono questi dettagli che fanno capire la voglia che avete di essere protagonisti in questo campionato?
“In tutti i momenti cerchiamo di restare in partita anche quando sembrava indirizzata per il verso giusto. Era importante richiamare l’attenzione di tutti per non regalare occasioni al Benevento”.
BENEVENTO (4-4-2): Manfredini; Letizia, Glik, Barba, Masciangelo (29’ st Di Serio); Elia (27’ st Vogliacco), Viviani (29’ st Calò), Acampora (13’ st Foulon), Ionita; Moncini (13’ st Tello), Lapadula.
A disposizione: Muraca, Vokic, Improta, Insigne, Sau, Talia, Brignola.
Allenatore: Caserta.
FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Casasola, Szyminski, Gatti, Zampano; Boloca (29’ pt Cicerelli), Ricci (33’ st Maiello), Lulic; Canotto (19’ st Tribuzzi), Charpentier (19’ st Novakovich), Garritano (33’ st Rohden).
A disposizione: De Lucia, Minelli, Rohden, Maiello, Zerbin, Ciano, Cotali, Bevilacqua, Manzari.
Allenatore: Grosso.