Calcio – Pareggio senza reti e con poche emozioni quello del posticipo serale di campionato tra il Milan e la Juventus che lascia i milanesi 7 punti avanti rispetto ai bianconeri.
LA PARTITA
Senza i quattro difensori centrali titolari, due per parte ovvero Kjaer e Tomori per il Milan e Bonucci-De Ligt per la Juventus, le due squadre non hanno trovato il modo di rompere le linee difensive avversarie con la giocata giusta, inaspettata, coraggiosa o fuori dagli schemi. Ne è uscito un pareggio senza spunti che ha fatto il bene solamente dell’Inter che continua a guadagnare punti sulle inseguitrici.
Qualche conclusione in più per il Milan ma molto poco per non far reputare il pareggio il risultato più giusto. L’intervento più importante di fatto è stato quello al 20′ sul destro dal limite di Leao, bravo a liberarsi dopo una triangolazione con Messias e Ibra. Poi nella ripresa lo stesso Szczesny è stato più che sicuro nel bloccare il colpo di testa di Giroud, subentrato a metà primo tempo a Ibrahimovic per l’infortunio al tendine d’Achille dello svedese.
Per il resto il Milan si è affidato per la prima parte di gara alle sgasate di Leao sulla sinistra, anche accentrandolo rispetto al solito, ma presto eclissato dalla riorganizzazione tattica voluta da Allegri per la sua Juventus. La contesa si è trasferita subito in mezzo al campo con una serie infinita di errori tecnici che ha reso rare le azioni realmente pericolose in zona gol. La Juventus ci ha provato a inizio partita con Cuadrado e Dybala, ma senza trovare lo specchio della porta. Mai, a dire la verità, come recita lo zero (0) nella casella dei tiri nello specchio avversario.
Nemmeno i cambi della ripresa hanno ravvivato un match che si è stancamente trascinato verso il fischio finale portando in dote un punto per parte e nessuna buona notizia. Se il Milan si è fatto raggiungere dal Napoli al secondo posto, che diventa terzo per lo scontro diretto sfavorevole, e vede l’Inter scappare via con il derby in arrivo dopo la sosta, la Juventus ha perso una grossa occasione per accorciare sull’Atalanta e sullo stesso Milan che resta a sette lunghezze di distanza.
PIOLI
“Abbiamo fatto una partita giusta per il nostro momento e per l’avversario e ci è mancato qualcosa in area di rigore – ha commentato Pioli a fine partita -. Siamo stati poco precisi e decisi nella giocata finale, poi il terreno di gioco così messo male non ha aiutato”.
“Siamo stati attenti e decisi lasciando poche occasioni alla Juventus – ha continuato il tecnico rossonero -. Il bicchiere è mezzo vuoto, ma per i punti persi contro lo Spezia piuttosto che per questo pareggio. Abbiamo due partite che ci diranno molto sul nostro futuro, se vinceremo il derby staremo attaccati all’Inter fino alla fine, altrimenti dovremo sudare la qualificazione alla Champions fino all’ultima giornata. Se vogliamo qualcosa di straordinario come risultato, dobbiamo essere eccellenti in campo”.
Il Milan è apparso prevedibile nella fase offensiva: “Oggi abbiamo provato a cambiare qualcosa sulla trequarti e abbiamo trovato buone soluzioni. Ci è mancata l’ultima giocata negli ultimi metri, ma non imprevedibilità. Siamo arrivati bene in area, ma poi serve precisione nell’ultimo passaggio. E’ un momento del campionato dove le partite sono dure per tutte, servono guizzi e qualità. Ritroveremo anche la fluidità nel gioco così come la spensieratezza”.
ALLEGRI
“E’ stata una partita equilibrata, un pareggio giusto – ha spiegato il tecnico bianconero analizzando la gara -. Stasera abbiamo tenuto il Milan a 7 punti. Ci sono ancora tante gare e per noi rimanere a distanza era importante. In caso di sconfitta saremmo finiti a -10“. “Negli ultimi venti metri abbiamo sbagliato troppo e siamo stati poco lucidi – ha aggiunto -. Anche se il campo ha influito sul gioco in negativo. Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, nel primo potevamo sfruttare meglio il campo aperto“.
“Ci sono ancora tante gare e noi abbiamo giocato già tre scontri diretti – ha continuato Allegri -. Stiamo giocando più da squadra, gestendo meglio i momenti del match. Abbiamo provato a vincere stasera, ma non ci siamo riusciti”. “Non bisogna perdere lo spirito di squadra. Dobbiamo combattere e non essere troppo presuntusosi – ha proseguito -. Vogliamo arrivare tra le prime quattro e nelle ultime partite abbiamo guadagnato tanti punti. Ora dobbiamo recuperare fisicamente perché abbiamo sprecato molte energie”. “Abbiamo ereditato la squadra con Locatelli dentro e un Ronaldo in meno. Non sono cambiate la caratteristiche dei giocatori, i ragazzi sono cresciuti in autostima – ha aggiunto Allegri -. Su 12 partite per 8 volte non abbaino subito gol, nelle ultime partite abbiamo fatto quattro gol a Roma, quattro in Coppa Italia. Forse è meglio che metto Landucci in panchina perché quando sono io in panchina quattro gol non si fanno mai. Crescerà la condizione di Dybala, Morata troverà più gol, Kean ci darà una mano”.
Poi qualche considerazione sui singoli. “Rugani è un bravissimo giocatore. Le qualità non si cambiano – ha spiegato il tecnico della Juve parlando della prestazione del difensore bianconero -. Negli ultimi due anni non aveva quasi giocato, ma l’ho trovato con più personalità e più tranquillo. E’ un giocatore che si mette a disposizione e credo che i giocatori quando hanno fiducia dell’allenatore possano rendere al meglio”. “Stasera ha fatto una partita straordinaria – ha aggiunto -. Ha fatto degli interventi nel primo tempo da difensore vero e ha fatto delle letture importanti. E’ un ragazzo che merita”.
“Dybala ha fatto una buona gara. Anche lui ha avuto un problema di gastroenterite, ma meno di De Ligt e l’ho buttato comunque in campo – ha spiegato Allegri -. Le condizioni del terreno di gioco poi ha messo in difficoltà i giocatori più tecnici come lui”.
Infine qualche battuta sull’assenza di Chiesa e le difficoltà a ridosso dell’area. “Noi ci arriviamo lì vicino, solo che sbagliamo troppo – ha spiegato Allegri -. Federico, a cui faccio un grosso in bocca al lupo, è un giocatore che strappa ed è importante all’interno di una rosa. E’ un giocatore che ci manca”. “Abbiamo Bernardeschi, Kulusevski e ora Aké, che un po’ di caratteristiche da spacca-partita – ha concluso -. Abbiamo una rosa importante e con questi dobbiamo andare avanti e cercare di ottenere il massimo dei risultati”.
IL TABELLINO
MILAN-JUVENTUS 0-0
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria (30′ st Florenzi), Kalulu, Romagnoli, Hernandez; Tonali, Krunic; Messias (15′ st Saelemaekers), Diaz (15′ st Bennacer), Leao (30′ st Rebic); Ibrahimovic (28′ Giroud). A disp.: Tatarusanu, Mirante, Gabbia, Bakayoko, Maldini, Stanga. All.: Pioli.
Juventus (4-4-2): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (20′ st Bernardeschi), Bentancur (45′ st Rabiot), Locatelli (20′ st Arthur), McKennie; Dybala (45′ st Kulusevski), Morata (29′ st Kean). A disp.: Perin, Pinsoglio, Danilo, De Ligt, Pellegrini, Kaio Jorge, Aké. All.: Allegri.
Arbitro: Di Bello
Ammoniti: Leao, Messias (M); Locatelli, Kean (J)
Espulsi: nessuno