Calcio: La Lazio fa karakiri segnandosi due gol da sola e perdendo con il Verona, il Milan va sotto e fatica a riprendere un Parma in buona serata. A Milano finisce 2-2. Vittorie importanti per Roma, Inter , Napoli e Juventus. Tracollo Bologna.
Partiamo dall’Atalanta dove lo spogliatoio è in subbuglio nonostante la vittoria contro la Fiorentina di Prandelli. I rapporti sempre più logori tra il tecnico Gasperini e il Papu Gomez rischiano di disintegrare quanto costruito fino ad ora. L’ultima bomba l’ha lanciata proprio il giocatore argentino che, con un messaggio via social ai tifosi, apre ad un possibile addio a gennaio: “Cari tifosi atalantini, vi scrivo qua perché non ho nessun modo di difendermi e di parlare con voi. Solo volevo dirvi che quando me ne andrò, si saprà la verità di tutto. Voi mi conoscete e sapete la persona che sono. Vi voglio bene, il vostro capitano”.
Gomez era entrato in contrasto con Gasperini rifiutandosi di cambiare posizione in campo nel match di Champions League col Midtjylland il primo dicembre scorso, venendo poi sostituito da Josip Ilicic. Escluso dalle convocazioni per Udine, aveva poi regolarmente giocato da titolare in attacco ad Amsterdam contro l’Ajax. Ieri, dopo la vittoria sulla Fiorentina in cui è rimasto per tutti i 90’ in panchina, Gasperini ha provato a smorzare i toni escludendo una “separazione” nel mercato invernale, ma ammettendo implicitamente che il Papu non fa più parte del progetto nerazzurro.
Sul fronte Milan, un Theo Hernandez in versione Ibrahimovic salva il Milan, evitando ai rossoneri il primo ko in campionato. A San Siro contro il Parma finisce 2-2, i ducali (in doppio vantaggio con Hernani e Kurtic) sfiorano l’impresa ma si vedono rimontare due reti, entrambe firmate dal terzino francese. Pareggio comunque meritato per la squadra di Pioli, che aveva colpito ben 4 pali.
Proprio Stefano Pioli svela: “Non andiamo in Champions da tantissimo tempo, l’obiettivo dichiarato a inizio stagione era migliorare il sesto posto dell’ultimo campionato, ma oggi non firmerei per il quinto e nemmeno per il secondo. Firmerei sul rinnovo, quello sì”.
Dopo il Barcellona, la Juve rifila tre gol anche al Genoa e resta agganciata al treno di testa in campionato. Per piegare la resistenza della squadra rossoblù sono, però serviti due rigori nel finale, trasformati da Ronaldo che, così, nel giorno della 100/a presenza in bianconero, si toglie la soddisfazione di centrare un’altra doppietta che lo issa a quota 754 gol in carriera. Il Genoa è andato vicinissimo a centrare l’impresa di fermare i bianconeri. Per la prova di grande attenzione e sacrificio lo avrebbe anche meritato.
“Siamo stati bravi ad avere pazienza”. Andrea Pirlo si congratula con i suoi dopo la sofferta vittoria con il Genoa: “Abbiamo trovato una squadra che si è chiusa ma mi è piaciuto l’atteggiamento con cui l’abbiamo affrontata. Dovevamo cancellare dalla testa la partita di mercoledì contro il Barcellona e ci siamo riusciti”. A dare il via alla vittoria ha pensato Dybala che finalmente ha rotto il digiuno in campionato: “Sta meglio, aveva bisogno di questo gol per sbloccarsi fisicamente e mentalmente. Si meritava questa gioia. Ci aspettiamo ancora di più da lui. L’abbraccio dopo il gol? Un ringraziamento per tutta la squadra”.
Terza vittoria di fila in campionato per il Napoli, che ha superato in rimonta (2-1) la Samp con le reti nella ripresa di Lozano e Petagna, mandati in campo nell’intervallo da Gattuso. È stata la panchina più lunga a fare la differenza a favore degli azzurri.
Gennaro Gattuso riconosce i due volti della sua squadra nel post partita: “Giocare in Europa porta sempre a risultati strani in campionato. Avevamo speso tanto contro una squadra fortissima, la differenza la fa la rosa: noi abbiamo inserito due giocatori all’intervallo e la partita è cambiata. Nel primo tempo abbiamo giocato malissimo e meritavamo di stare sotto, nel secondo abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Ci sta, giocando ogni tre giorni può capitare. Ci hanno messo in difficoltà, penso che le due linee da 4 della Sampdoria non sono mai facili da affrontare. Nel secondo tempo abbiamo palleggiato molto bene, con le catene abbiamo lavorato meglio e li abbiamo messi in difficoltà”.
Bene, benissimo la Roma. I giallorossi rifilano al Bologna cinque reti in un tempo, Sei reti, altre quattro annullate, una valanga di occasioni, quasi tutte per la Roma. Fonseca vede le zone alte della classifica, Mihajlovic non ci sta alla pessima prestazione della squadra e manda tutti in ritiro: “Abbiamo giocato il primo tempo da scapoli e ammogliati, noi eravamo scapoli e ammogliati, loro una squadra di professionisti. Non mi piace fare brutte figure, ho un rapporto con i ragazzi che va al di là del rapporto tra giocatori e allenatori, anche per la mia malattia, ho sempre cercato di dar loro giustificazioni come si fa coi figli, ma poi c’è un limite. Ora lo hanno superato. Si va in ritiro e si sta in ritiro, anche a Natale se necessario, fino a quando non gli va in testa che bisogna mettere intensità e ce la giochiamo con tutti, altrimenti facciamo questa partite qui. Abbiamo giocato un primo tempo, ripeto, scandaloso, disastroso… userei i peggiori aggettivi che esistono”.
Nuno Campos, vice di Fonseca: “Ogni partita è una storia a se. In effetti oggi abbiamo disputato uno dei migliori primi tempi di sempre per gioco e per il numero di gol. In generale tutta la squadra sta crescendo, i giovani stanno dando un grande contributo ma devono ancora adattarsi del tutto al modo di giocare. Questo momento pèrò è sicuramente brillante, ma non abbiamo ancora conquistato nulla. Dobbiamo continuare così e i conti li faremo alla fine”.
A Cagliari l’Inter, dopo un’ora abbondante di svantaggio, ha riagguantato la partita grazie a un gol dell’ex Barella e al raddoppio di D’Ambrosio, appena entrato per l’infortunato Hakimi. Un bel modo per i nerazzurri di andare oltre la doppia esclusione da Champions ed Europa League, e continuare la corsa allo scudetto.
“Nel primo tempo abbiamo creato molto, ma ci siamo ritrovati sotto di un gol. La squadra è stata brava a reagire e a dare una grande risposta. Un allenatore dovrebbe essere preoccupato quando i suoi non creano occasioni da gol. Costruiamo tanto, ma a volte ci arrendiamo di fronte alle grandi prestazioni dei portieri avversari”. Antonio Conte sottolinea il carattere della sua Inter, vittoriosa 3-1 in rimonta sul campo del Cagliari. “Siamo con l’elmetto e sott’acqua. Il piano B consiste nel cercare con le sostituzioni di cambiare la situazione – prosegue il tecnico nerazzurro ai microfoni di ‘Dazn’ – Può capitare di tutto, si possono prendere contropiedi e a volte è necessario sbilanciarsi. Dall’esterno si danno giudizi, ma noi non possiamo dire tutto”.
“La squadra ha dato tutto. Quando la partita sembrava indirizzata in un certo modo, abbiamo subito due gol su calcio piazzato. Questo dimostra come la concentrazione sia calata. Abbiamo fatto una grande partita, nonostante i tanti giovani schierati”. Eusebio Di Francesco mastica amaro per il ko interno subito in rimonta contro l’Inter, ma ha poco da rimproverare ai suoi uomini: “Si passa anche attraverso queste sconfitte per la crescita della squadra
I biancocelesti pagano a caro prezzo le fatiche della coppa e cedono 2-1 all’Olimpico contro l’Hellas Verona. Colpo doppio per i veneti con i tre punti sorpassano in classifica i ragazzi di Simone Inzaghi. Dopo l’autogol di Lazzari, Caicedo aveva trovato l’1-1 prima della decisiva rete di Tameze su grave errore di Radu. Infortunio muscolare per Acerbi.
Vittoria e fair-play nelle parole di Ivan Juric: “Abbiamo fatto un’ottima partita, eravamo molto concentrati. Devo dire che ho visto una Lazio un po’ stanca, dopo la Champions League forse siamo stati un po’ facilitati, avremmo potuto fare qualche gol in più”.
“La prestazione c’è stata, non ricordo parate di Reina. Con due disattenzioni però abbiamo subito due gol. Pochi giorni fa eravamo a festeggiare per la Champions League, oggi siamo delusi. Prima del lockdown con i nostri tifosi eravamo infallibili: adesso c’è un campionato strano e risentiamo il fatto che non c’è il pubblico”. Simone Inzaghi spiega così la sconfitta contro il Verona e, in generale, le difficoltà interne della sua Lazio, che in campionato ha vinto soltanto una partita su sei all’Olimpico.
Bella e ricca di emozioni la partita vinta per 3-2 in trasferta dall’Udinese a Torino.Fino ad oggi il Torino ha fatto buone gare e ha perso immeritatamente per dettagli. Oggi invece non siamo stati all’altezza e la partita non mi è piaciuta. Nel primo tempo ho visto poca personalità, nella ripresa c’è stata una reazione disordinata e d’istinto”. Marco Giampaolo fotografa così il ko interno contro l’Udinese, che rende sempre più preoccupante la classifica granata. “La squadra ha valori superiori a questa classifica – spiega il tecnico – Per le caratteristiche individuali che ci sono, non possiamo lottare per la salvezza. Sto lavorando dalla mattina alla sera per togliere ai ragazzi paure e insicurezze”.
“Io come Zaccheroni e Guidolin? L’accostamento con certi personaggi gratifica, ma è troppo presto per dirlo. Ho solamente 38 partite su questa panchina. Non c’è bisogno di etichette, dobbiamo fare il meglio per le nostre possibilità”. Luca Gotti, dopo il successo sul campo del Torino (terzo consecutivo per l’Udinese), allontana i paragoni con i suoi predecessori: “I risultati in serie A non si possono ottenere senza spirito di gruppo – spiega il tecnico – C’è mentalità e il percorso intrapreso è quello giusto. Spero che il meglio debba ancora venire. La prima settimana di questa stagione è stata tremenda, la squadra provava a proporre ma raccoglieva pochissimo. Ora ci sono anche i risultati”
Prima vittoria in campionato per il Crotone che finalmente spezza un tabù e si impone 4-1 nello scontro diretto per la salvezza contro lo Spezia.
“Il risultato è figlio della prestazione dei ragazzi. Dovevamo vincere e ci siamo riusciti. Mi auguro che sia determinante, non abbiamo fatto ancora nulla ma finalmente abbiamo portato a casa tre punti: spero possa portare autostima”. Lo ha detto il tecnico del Crotone, Giovanni Stroppa, dopo la bella vittoria per 4-1 contro lo Spezia. “Il nostro percorso è stato difficile ma non abbiamo mai mollato: siamo sempre usciti con i complimenti ma senza nulla in mano – ha detto ancora il tecnico dei calabresi a Sky Sport – La strada è quella giusta e i ragazzi mi seguono. Sono felice per aver accorciato su squadre che ci precedono, a portata di una o due partite possiamo giocarcela. Oggi mancava tutto il centrocampo ma chi è entrato ha fatto un’ottima prestazione”.
“Oggi abbiamo giocato un grandissimo primo tempo, abbiamo ripreso in mano la partita e potevamo anche andare in vantaggio meritatamente. Siamo ripartiti, abbiamo creato, ma è capitato in altre situazioni che dopo il secondo gol ci disuniamo. Nel secondo tempo abbiamo staccato la spina”. E’ il commento del tecnico dello Spezia, Vincenzo Italiano, dopo la sconfitta di Crotone.
Venerdì il Sassuolo ha avuto la meglio sul Benevento 1-0 grazie alla rete decisiva di Berardi su rigore, poi Consigli ha para tutto il possibile