Calcio – La Lazio risorge dopo il brutto stop di Coppa Italia a Milano. Nell’anticipo della 25.ma giornata di Serie A la squadra di Sarri travolge 3-0 il Bologna e tiene il passo nella zona valida per un posto in Europa. All’Olimpico nel primo tempo Immobile (13′) sblocca la gara dal dischetto (sbracciata di Soumaoro su Zaccagni), poi nella ripresa i biancocelesti aumentano il ritmo e dilagano grazie a una doppietta di Zaccagni (53′ e 63′).
LA PARTITA
Tre gol e tre punti. La Lazio dimentica così l’amara eliminazione in Coppa Italia e continua a tallonare da vicino Atalanta e Juventus. Col Bologna la squadra di Sarri è in palla e restituisce ai rossoblù le tre sberle dell’andata. Un verdetto netto e giusto per quanto visto in campo. A tratti, del resto, all’Olimpico c’è solo la Lazio in campo e gli uomini di Mihajlovic si limitano ad assistere allo spettacolo cercando di limitare i danni. Atteggiamento troppo remissivo, che ha segnato la gara e regalato campo e spazi al maggior tasso tecnico bianceleste. L’uomo copertina della partita è certamente Zaccagni con un rigore procurato e una doppietta. Ma è la prova di squadra della Lazio a convincere. Una reazione d’orgoglio che dimostra ancora una volta il grandissimo potenziale di questo gruppo, ma che lascia anche un leggero amaro in bocca visti i tanti alti e bassi stagionali. Alti e bassi che col Bologna non si sono palesati, mostrando il lato migliore dell’idea di calcio di Sarri. Discorso diverso invece per la squadra di Sinisa, che non vince dal 22 dicembre, mostrando poca cattiveria nell’approccio alla gara e anche qualche incertezza tattica e caratteriale. Un quadro che non preoccupa in classifica, ma che certifica il livello del gruppo ancora incapace di fare il salto di qualità.
All’Olimpico Sarri recupera Immobile e conferma lo stesso undici che ha battuto la Fiorentina schierando il solito 4-3-3. Senza lo squalificato De Silvestri, Mihajlovic invece ritrova Hickey e davanti ripropone la coppia Orsolini-Arnautovic. Scelte che in avvio intasano subito le corsie esterne e concedono più spazio alla Lazio per vie centrali. Il primo squillo arriva da un destro di Patric in area sugli sviluppi di un corner, ma la difesa rossoblù respinge. Poi i biancocelesti aumentano i giri e spingono, costringendo il Bologna ad abbassarsi. Con le linee vicine, la Lazio recupera palla rapidamente, controlla il possesso e attacca la profondità appoggiandosi a Immobile. Per dieci minuti il bunker rossoblù regge, poi una sbracciata ingenua di Soumaoro centra Zaccagni in area e Immobile sblocca la gara dal dischetto. Gol che rompe l’equilibrio e concretizza la pressione biancoceleste. In vantaggio e in controllo, la squadra di Sarri manovra senza forzare, palleggia con precisione nello stretto e tiene bene il campo. Schiacciato e in affanno, il Bologna invece non riesce a ripartire e a trovare Arnautovic e Orsolini in profondità. Skorupski neutralizza un destro dal limite di Milinkovic-Savic, poi ferma Immobile in uscita dopo un retropassaggio sbagliato di Dijks. Forcing a cui il Bologna replica affiancosi per la prima volta dalle parti di Strakosha solo dopo mezz’ora di gioco con un colpo di testa debole di Orsolini e poi con un sinistro largo di Dijks da buona posizione.
La ripresa inizia con l’ingresso in campo di Kasius e Barrow al posto di Dijks e Soriano. Cambi che danno subito una scossa al Bologna. Appena entrato in campo, il classe 2002 olandese serve Arnautovic in area, ma Strakosha si oppone alla deviazione di tacco dell’austriaco. Occasione che aumenta la pressione rossoblù, ma concede anche più campo alle ripartenze della Lazio. Da una parte Immobile fallisce il raddoppio da buona posizione dopo un recupero di Zaccagni al limite, dall’altra Svanberg ci prova da lontano, ma il suo destro finisce largo di poco. Lampi che accendono la gara e cambiano il match. Più alto, il Bologna prova a spingere. La Lazio invece serra le line e gioca di rimessa. Tema tattico che premia gli uomini di Sarri. Pescato col contagiri da Luis Alberto sugli sviluppi di una ripartenza, Zaccagni si inserisce centralmente e batte Skorupski raddoppiando i conti con un tocco morbido. Sigillo che smorza la carica rossoblù e mette il match sui binari biancoelesti. In controllo, la Lazio muove bene la palla, gioca con precisione nello stretto e aggredisce lo spazio in verticale. Atteggiamento che costringe la banda di Sinisa ad arretrare e a subire l’iniziativa biancoceleste. Iniziativa che con Luis Alberto a dirigere l’orchestra suona alla perfezione. Imbeccato dall’ex Liverpool, intorno all’ora di gioco Lazzari si inserisce perfettamente e serve a Zaccagni la palla del tris. Gol che chiude la gara e trasforma il finale in un monologo. Nonostante la voglia di Barrow di resistere, la girandola dei cambi e l’infortunio di Lazzari, infatti, nel finale c’è spazio ancora solo per la Lazio. Skorupski si oppone a un destro di Felipe Anderson, poi un sinistro di Immobile centra l’esterno della rete chiudendo il match. La Lazio rialza la testa e resta in scia alle big. Per il Bologna invece continua il momento complicato.
SARRI
Maurizio Sarri è soddisfatto del risultato e della reazione della squadra dopo il ko in Coppa Italia. “Abbiamo fatto una buona gara – ha spiegato a DAZN -. Ma dovevamo essere più cattivi già nel primo tempo perché c’era la sensazione di poterla chiudere. Abbiamo scherzato palleggiando troppo, poi l’abbiamo decisa all’inizio del secondo tempo”. “Negli ultimi tre mesi abbiamo fatto bene tranne nelle gare perse col Sassuolo e con l’Inter e nell’ultima in Coppa Italia col Milan dove c’è stato un blackout – ha aggiunto -. Questa non è più una squadra che fa una gara bene e una male”
“Siamo più costanti nel rendimento – ha continuato -. E’ la differenza tra i buoni e i grandi giocatori e tra le buone e le grandi squadre. Serve differenza di cilindrata non solo a livello fisico e tecnico, ma anche mentale e di concentrazione”.
Quanto alla fase difensiva, il tecnico della Lazio ha ribadito le difficoltà dettate dalle partite ravvicinate e dal poco tempo per migliorare durante gli allenamenti. “Come abbiamo lavorato? Al monitor, perché abbiamo giocato 63 ore fa e non è che sul campo potevamo grandi cose – ha spiegato -. Abbiamo visto il lavoro di linea che facciamo. Abbiamo lavorato molto con i video come purtroppo è normale in questo calcio in cui si gioca ogni tre giorni”. “Io ero innamorato della settimana e del lavoro sul campo del migliorare i singoli – ha continuato -. Oggi sembra di fare il regista”.
Poi qualche considerazione sui singoli. “Zaccagni ha tante qualità e sa adattarsi bene – ha spiegato Sarri -. Quando è arrivato ha avuto un paio di infortuni e ha impiegato un po’ di tempo per riprendersi”. “Dicevamo che attaccava poco la profondità e la porta, invece oggi ha fatto entrambe le cose e ha segnato due volte – ha aggiunto -. E’ un giocatore molto forte che deve esprimere ancora il suo potenziale. Non l’ha mai espresso completamente finora”. “Insigne? È un po’ diverso come caratteristiche rispetto a Lorenzo e quindi deve giocare da Zaccagni e non da Insigne”, ha continuato.
Chiusura su Cabral: “Veniva da un infortunio lungo e non era ancora in condizione. Gli stiamo facendo seguire un programma personalizzato per riportarlo in parità col resto della squadra. Rispetto a quando è arrivato però è già più brillante”.