CALCIO – SERIE A – LA ROMA PERDE TESTA E PARTITA

227

ROMA – Roma-Sassuolo 3-4 nella 26a giornata di Serie A. All’Olimpico, senza lo squalificato Mourinho in panchina, i giallorossi sono stati battuti dal Sassuolo di Dionisi perdendo la possibilità di agganciare il secondo posto dell’Inter. Neroverdi avanti di due gol già al 18′ con la doppietta di Laurienté, ma avvicinati dal destro vincente di Zalewski al 26′. Poco prima dell’intervallo Kumbulla però si è fatto espellere per reazione su Berardi, lasciando la Roma in dieci e causando il rigore trasformato dal capitano del Sassuolo per l’1-3. Nella ripresa Dybala ha illuso l’Olimpico con un gran gol al 50′, ma a un quarto d’ora dal termine Pinamonti ha calato il poker per il terzo successo consecutivo degli emiliani che la rete di Wijnaldum al 94′ non ha messo in discussione.

LA PARTITA

La settimana forse più importante della stagione della Roma non è decisamente partita nel migliore dei modi. Tra l’assenza di Mourinho per squalifica (salterà anche il derby) e qualche scelta conservativa per evitare squalifiche contro la Lazio in una stracittadina che può valere un posto Champions, il timore paventato dal tecnico portoghese per la trasferta contro la Real Sociedad in Europa League si è palesato in tutta la sua crudezza già all’Olimpico contro il Sassuolo. Contro i neroverdi di Dionisi – concentrati, determinati e letali – la Roma è crollata più di quanto racconti il 3-4 finale, andando sotto di due reti già a inizio partita e restando in dieci per l’espulsione di Kumbulla poco prima dell’intervallo. L’inferiorità numerica è stato l’handicap che ha reso praticamente inscalabile la montagna Sassuolo per la Roma, pur restando in partita fino al quarto d’ora finale con il gol di Pinamonti. Troppo tardivo, infatti, il 3-4 di Wijnaldum in pieno recupero.

Che la Roma però non fosse la consueta versione imperforabile vista all’Olimpico in stagione lo si era capito già prima del vantaggio firmato Laurienté. Squadra poco compatta, spazi ampi in mezzo al campo e poca ferocia nei contrasti hanno lasciato il modo a Sassuolo di mettere in mostra le proprie doti tecniche nel palleggio e nelle verticalizzazioni che, con Berardi e Laurienté hanno fatto male alla retroguardia giallorossa. Al 13′ una incomprensione tra El Shaarawy e Bove a centrocampo ha aperto gli spazi a Henrique e Frattesi, fino al tiro di Pinamonti parato da Rui Patricio che è finito sui piedi di Laurienté per il vantaggio del Sassuolo. Poco dopo si è acceso Berardi che prima ha impegnato il portiere della Roma e poi al 18′ dopo due tentativi personali ha servito ancora a Laurienté il pallone del raddoppio. La reazione della Roma c’è stata, spinta dal solito soldout dell’Olimpico, e al 26′ un cross sul secondo palo di Spinazzola ha trovato il destro schiacciato a terra vincente di Zalewski per un gol che sembrava aver riaperto i giochi.

Lo scenario però è completamente cambiato nel recupero del primo tempo. Al 47′ dopo un contrasto di gioco in area tra Berardi, Kumbulla e Rui Patricio con l’attaccante del Sassuolo in scivolata, si è accesa una scaramuccia tra lo stesso Berardi e il difensore giallorosso. L’arbitro dal campo non ha visto la scena, perdendosi tanto il calcetto del capitano neroverde da terra a Kumbulla quanto la reazione dell’albanese: richiamato al Var, Fabbri ha estratto il cartellino rosso per il difensore della Roma e concesso il rigore al Sassuolo (la palla era lontana, ma il gioco non era fermo al momento del fatto) trasformato dallo stesso Berardi al 49′ per l’1-3.

Nella ripresa la Roma ha provato a rimettersi in carreggiata sistemando con un 3-4-2 con gli ingressi immediati di Karsdorp e Dybala, ma dopo la rete della Joya al 50′ con un sinistro di prima a scavalcare Consigli, il Sassuolo ha sfiorato il poker con Berardi fermato dalla traversa e poi con Henrique con una conclusione a fil di palo. I tanti spazi lasciati dai giallorossi in mezzo al campo hanno completamente reso inutile il centrocampo, ma al 75′ un rimpallo ha favorito ancora Laurienté sulla trequarti, abile a lanciare Pinamonti verso la porta per il 2-4. Nel recupero Wijnaldum ha addolcito la pillola con il 3-4 finale, ma la rabbia nell’ambiente romanista resta e la settimana più importante dell’anno inizia con una sconfitta e con tanta, tantissima tensione.

IL TABELLINO

ROMA-SASSUOLO 3-4
Roma (3-4-2-1):
 Rui Patricio 5,5; Kumbulla 3, Smalling 6, Ibanez 4,5; Zalewski 6 (32′ st Volpato sv), Bove 5 (1′ st Dybala 6,5), Matic 5,5 (10′ st Camara 5,5), Spinazzola 6 (1′ st Karsdorp 5,5); Wijnaldum 6, El Shaarawy 6; Abraham 5 (32′ st Majchrzak sv). A disp.: Boer, Svilar, Celik, Mancini, Keramitsis, Tahirovic, Pisilli. All.: Mourinho (in panchina Foti) 4,5.
Sassuolo (4-3-3): Consigli 6; Toljan 6,5, Ferrari 6, Ruan 6,5 (19′ st Erlic 6), Rogerio 6; Frattesi 7, Lopez 6 (19′ st Obiang 6), Henrique 6,5; Berardi 7,5 (31′ st Bajrami sv), Pinamonti 6,5, Laurienté 8.5 (31′ st Defrel sv). A disp.: Pegolo, Russo, Marchizza, Romagna, Zortea, Harroui, Thorstvedt, Alvarez, Ceide, Defrel. All.: Dionisi 7,5.
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 13′ Laurienté (S), 18′ Laurienté (S), 26′ Zalewski (R), 49′ rig. Berardi (S), 5′ st Dybala (R), 30′ st Pinamonti (S), 49′ st Wijnaldum (R)
Ammoniti: Smalling, Matic, Ibanez, Camara (R); Lopez, Ruan (S)
Espulsi: 47′ Kumbulla (R) per gioco violento