Calcio – Serie A – La Juventus batte lo Spezia, ma quanta fatica

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Calcio – Nella quarta giornata di Serie A la squadra di Allegri batte lo Spezia 2-0 e sale a quota otto punti come Milan, Lazio e Napoli. Allo Stadium i bianconeri partono bene e sbloccano il match grazie a un’altra punizione perfetta di Vlahovic (9′), poi calano vistosamente e soffrono. Il gol che mette il risultato al sicuro lo firma Milik nel recupero (91′). Infortunio per Szczesny.

LA PARTITA
La Juve soffre, ma torna a fare tre punti e rialza la testa. Al netto del risultato, pesante per la classifica e l’umore, contro lo Spezia i bianconeri giocano a intermittenza, mostrando un importante calo fisico e di concentrazione a fine primo tempo e per buona parte della ripresa. Colpa di una condizione decisamente non ancora all’altezza e di un feeling tra i reparti ancora tutto da trovare in termini di equilibri e automatismi. Tabellino alla mano, la vittoria contro uno Spezia compatto e concreto porta le firme di Vlahovic e Milik, autori dei gol che hanno aperto e chiuso il match. Ma è Miretti a fare la parte del leone in campo. Una gradita conferma per Allegri in attesa di far ambientare Paredes e di capire come impostare il centrocampo bianconero. Lo stesso non si può invece dire di Cuadrado, Kean e Rabiot, protagonisti di una gara iniziata bene, ma finita col fiato troppo corto e con tanti errori tecnici a referto.

PRIMO TEMPO

Con Miretti, Locatelli e Rabiot a gestire il traffico e dettare i tempi della manovra, in avvio allo Stadium è la Juve a prendere in mano la gara in mediana presando alto e allargando il gioco sugli esterni. Con i bianconeri alti e aggressivi, da una parte tocca a Cuadrado spingere, dall’altra c’è invece Kean ad appoggiare Vlahovic. Accerchiamento che costringe lo Spezia ad abbassarsi e aumenta la pressione bianconera sulla trequarti. Con Miretti aggressivo nel recupero palla e preciso negli appoggi, la Juve aumenta i giri e dopo nove minuti di gioco passa in vantaggio. Come con la Roma, a sbloccare il match ci pensa ancora Vlahovic su punizione. Pennellata d’autore che rompe l’equilibrio e segna la gara. Dopo un paio di errori in uscita di Cuadrado e un gol annullato a Gyasi per fuorigioco, la squadra di Allegri si affida al possesso e prova ad alternare giocate in ampiezza e verticalizzazioni improvvise. Tema tattico che lascia poco tempo per pensare allo Spezia e sposta il match nella metà campo ligure. Dopo un’incursione pericolosa di Miretti, Kiwior rischia l’autogol su un cross teso di Vlahovic, poi il serbo non trova la porta di testa sugli sviluppi di un corner. Occasioni a vuoto che insieme a un calo del pressing bianconero nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo concedono più spazio agli uomini di Gotti e mettono in apprensione Allegri. Szczesny sbaglia un’uscita alta e si fa male alla caviglia lasciando il posto a Perin, poi Bremer chiude bene su Nzola dopo una buona giocata di Bourabia, Kovalenko ci prova dal limite e Cuadrado protesta per un contatto in area con Hristov.

SECONDO TEMPO

La seconda parte della gara si apre con un tentativo alto di Kean e un sinistro largo di Nzola, poi Miretti prova a colpire dal limite e Danilo spedisce alto di testa su calcio d’angolo. Per dare più spinta e qualità, Allegri leva Kean e Cuadrado e fa entrare Kostic e Di Maria. Cambi che non fanno però cambiare passo alla Juve. Imballati e in difficoltà a impostare con precisione da dietro, i bianconeri non riescono a tener palla e si affidano più alle giocate individuali che alla manovra per reagire. Lo Spezia invece guadagna metri, ma sbatte contro Bremer e Gatti. Da una parte Dragowski si supera su un colpo di testa ravvicinato di Vlahovic e Miretti ci prova da fuori, dall’altra Nzola invece sbaglia mira dal limite. Guizzi che tengono vivo il match e animano il finale. Servito da Rabiot in profondità, Danilo spreca una buona occasione, poi salva il risultato liberando in area un cross per Nzola. Intervento che apre la strada ai tre punti bianconeri. Dopo un destro alle stelle di De Sciglio, tocca infatti a Milik nel recupero scacciare i fantasmi e mettere il risultato in cassaforte raddoppiando i conti su perfetto assist di Miretti.

ALLEGRI

Dopo la vittoria sofferta con lo SpeziaMassimiliano Allegri bada al sodo. “Sono contento della squadra e della prova di Miretti – ha dichiarato a Sky Sport il tecnico della Juve -. I cambi sono molto importanti e abbiamo perso un po’ di ordine nella ripresa, ma all’inizio contano i tre punti”“Non dobbiamo essere bellini, ma efficaci“, ha aggiunto. “Szczesny? Brutta distorsione, ma nessuna frattura“, ha continuato.

“Turnover in queste prime giornate? Posso parlare solo della mia squadra, in questo momento qui siamo abbastanza freschi: dipende tutto anche dalle caratteristiche dei giocatori, avevamo due giocatori di qualità a centrocampo e Rabiot che ha fatto una partita straordinaria – ha proseguito Allegri parlando delle scelte di formazione -. Pogba è fuori, Paredes è appena arrivato: per questo motivo devo continuare a giocare con gli stessi giocatori. Di Maria l’ho rischiato anche se non aveva fatto nemmeno un allenamento con la squadra, Kostic e Milik sono entrati bene“.

L’importante è portare a casa i risultati perché la condizione non è ancora ottimale – ha aggiunto, tornando a parlare della prestazione -. Ci sono partite ogni tre giorni, la conoscenza all’interno della squadra non è semplice visto che ci sono giocatori nuovi”. “Dobbiamo migliorare nella gestione della partita: dopo aver fatto 25-30 minuti buoni nel primo tempo, abbiamo perso qualche palla in modo banale e ci siamo tirati troppo indietro – ha precisato commentando la gara con lo Spezia -. Questi momenti possono capitare ma vanno fatti passare senza nessun rischio: Vlahovic rimaneva alto sui difensori e ci hanno infilato per 2-3 volte”.

Poi qualche commento sulla prova di Miretti e sulla prestazione degli attaccanti. “Miretti ha cominciato bene, poi è andato un pochino in calando. Sono molto contento non soltanto di lui ma di tutta la squadra. Credo che stasera non abbia sbagliato nemmeno un controllo: ci sono pochi giocatori che controllano la palla come lui“, ha spiegato Allegri. “Vlahovic ha fatto la lotta, ha fatto un gol straordinario e ha lavorato bene: ha pulito molto la palla, ha margini di miglioramento e credo abbia fatto la miglior prestazione in assoluto – ha proseguito -. Ci sono molte cose da imparare: Vlahovic è migliorato, poteva fare più di un gol e credo che riuscirà ad arrivare al massimo quando troverà più controllo e tranquillità. Attacca l’area ed è un goleador, ma deve migliorare sotto altri aspetti”. “Milik è più esperto, ha una pulizia di gioco diversa“, ha aggiunto.

Infine qualche considerazione sulla qualità del gioco espresso. “Ora è importante portare a casa il risultato, poi ci sono partite in cui si gioca meglio – ha spiegato Max -. Ci sono anche gli avversari, ma è normale che si debba crescere: i giocatori in difficoltà vanno aiutati”. “La Juventus lo scorso anno non ha vinto niente, ci vuole l’aiuto di tutti: è giusto che ci fischino se le cose vanno male – ha concluso -. C’è differenza tra essere belli ed efficaci: bisogna essere efficaci. A me essere ‘bellini’ e non vincenti, non piace“.




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