Calcio – Serie A – La Juve cade a Benevento, bene Milan, Napoli, Atalanta e Lazio

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Calcio – L’Inter vince anche non giocando! Grave passo falso della Juventus che perde in casa contro il Benevento allontanandosi dalla zona scudetto. Importanti successi dell’Atalanta ed il Milan, rincorrono Napoli e Lazio, brutto tonfo per la Roma. In coda perdono le ultime quattro e la loro posizione si aggrava.

Partiamo dalla crisi della Juventus:  Pirlo al termine della partita persa, tra le mura amiche, contro il Benevento è stato chiarissimo: “Non c’era troppa pressione, c’era il dovere di fare una partita migliore di questa ma purtroppo non l’abbiamo fatta, abbiamo fatto una brutta partita sotto tutti gli aspetti – ammette il tecnico bianconero ai microfoni di Sky Sport -. Siamo incappati in una giornata storta nell’atteggiamento e nelle situazioni tecniche, e quando fai questo tipo di gare non riesci a portare avanti il tuo lavoro. C’era la voglia di vincere la gara ma sapevamo sarebbe stato difficile perché il Benevento è una squadra organizzata che si difende molto bene con due linee compatte, serviva calma, invece siamo stati frenetici e abbiamo sbagliato tanto, anche in superiorità numerica. Il passaggio di Arthur? Un errore non da lui ed è strano. Scudetto? Dobbiamo continuare a crederci facendo il nostro percorso per essere lì, il nostro obiettivo non cambia, deve cambiare la testa – rimarca Pirlo – perché per giocare queste partite serve tutt’altro atteggiamento perché indossiamo una maglia importante che bisogna onorare”.

Alcuni chiedono a gran voce l’esonero di Pirlo (sorte toccata in queste ore al suo amico Alessandro Nesta a Frosinone), ma la società appare di tutt’altro avviso. Chiare le parole del direttore sportivo Fabio Paratici. “E’ stata una partita imprevista. Sono qui per sottolineare che abbiamo dato tante gioie ai tifosi in questi anni e oggi purtroppo c’è grande amarezza. E’ stata una brutta gara, però il campionato va avanti: ora giù la testa e pedalare, cercare di capire i nostri errori e migliorare – sottolinea il dirigente – Troppa pressione? Giochi nella Juventus, con giocatori di livello abituati ad averla. Purtroppo oggi è stata una brutta gara, per tanti motivi, e non riesci neanche a capirli tutti. Dobbiamo solo abbassare la testa e lavorare. Il rigore su Chiesa? Non voglio commentare, non ci interessa, le gare vanno analizzate escludendo le ipotesi. Mi sembrava fallo ma non sono qui per questo”. Quindi il direttore sportivo dei campioni d’Italia ribadisce le intenzioni della società sul progetto. “Non è una partita che sposta le nostre idee, andiamo avanti per la nostra strada. Anche per l’allenatore? Certamente, questa linea continua. Siamo molto convinti di quello che stiamo facendo, andiamo avanti per questa strada. Ronaldo? E’ il migliore al mondo e ce lo teniamo stretto. Anno di transizione? Per la Juventus non esiste – chiosa Paratici -, è una parola che non sposo”.

Dal canto suo Inzaghi non può che festeggiare, il Benevento con la Juventus ha ottenuto 4 punti su 6: “Non capiterà tante volte in carriera di fare 4 punti contro la Juventus in campionato. C’era qualche critica ingiusta e infondata nei confronti della squadra dopo i record in serie B e l’andamento in serie A del girone di andata. Noi sapevamo quale sarebbe potuto essere il nostro percorso. I ragazzi sono stati straordinari, io li ringrazierò a vita per quello che abbiamo fatto. Sono contento per loro, i tifosi, il presidente, la società: siamo un gruppo vero. La vittoria di oggi ci deve dare grande carica ma non ci dobbiamo montare la testa. Per me da allenatore resterà una partita da incorniciare ma sono soprattutto felice per i ragazzi, i tifosi e il club”.

Tensioni e festeggiamenti anche dopo il posticipo serale tra Roma e Napoli con la doppietta di Mertens che ha regalato tre punti d’oro al Napoli ed una brutta serata a Fonseca.

L’allenatore della Roma non le manda certo a dire:” Evidentemente non abbiamo la giusta mentalità per lottare con le grandi”. Paulo Fonseca non nasconde l’amarezza: “Ho visto una squadra senza coraggio, almeno nel primo tempo. Di chi é la colpa? Di tutti, siamo tutti responsabili. Quando abbiamo paura di perdere e di giocare è difficile far risultato. Nel secondo tempo abbiamo preso l’iniziativa e questa è la dimostrazione che siamo capaci di giocare. Ma non possiamo entrare con la mentalità del primo tempo, senza coraggio e con paura. Non capisco perché per cambiare atteggiamento dobbiamo aspettare di prendere gol. E’ difficile spiegare per quale motivo non proviamo a giocare per tutta la partita con la stessa mentalità. È vero che il fatto di non vincere con le grandi crea ansia ma solo noi possiamo cambiare questo trend. E l’unico modo è avere coraggio. Poi possiamo anche perdere, dicendo che non avevamo le capacità, ma non avere coraggio é inaccettabile. E’ una questione di motivazioni. Probabilmente manco io qui ma abbiamo bisogno di capire che contro queste squadre se manca la voglia di vincere è tutto più difficile”.

“Bravo Gattuso. Brava tutta la squadra. Avanti così! Forza Napoli Sempre”. Il messaggio sui social  del presidente De Laurentis ha rasserenato il tecnico e i giocatori, che ci erano rimasti un po’ male per la mancata visita del presidente negli spogliatoi, al 90′. Dopo aver ricevuto tante critiche, talvolta perfino feroci, gli azzurri si erano meritati in effetti quanto meno una pacca sulle spalle: per il secondo successo consecutivo in trasferta in uno scontro diretto per la zona Champions, a sette giorni di distanza da quello di San Siro contro il Milan.

A proposito del Milan ancora una volta la squadra non ha mollato. Dopo essere andata in vantaggio a Firenze i due gol dei viola avrebbero potuto mettere i ragazzi di Pioli ko ed invece, non solo hanno pareggiato ma anche vinto!

Stefano Pioli si dice soddisfatto della reazione dei suoi: “Abbiamo fatto una prestazione di alto livello. Ci aspettavamo una reazione dopo l’eliminazione in Coppa e volevamo superare la forte delusione: abbiamo dato le risposte che mi attendevo. È una vittoria meritata e importante. Era una partita difficile: sono stati bravi i ragazzi a raschiare il fondo del barile e a vincere una sfida che pesa. “Ci sono tante squadre che sono là davanti: ci giochiamo tutto nelle ultime dieci partite”, ha aggiunto Pioli. “Abbiamo battuto tanti record, però, se non faremo bene le ultime gare il tutto non sarà valso a nulla. Sapevamo che stasera potevamo non essere lucidissimi e brillantissimi, però dovevamo provare a fare il massimo e lo abbiamo fatto. Ibrahimovic parla di scudetto? Fa bene, siamo stati là davanti per tanto tempo, dobbiamo provare a vincerle tutte. Le partite del campionato sono sempre difficili, visto che tutte le squadre hanno bisogno di punti.

Importante la vittoria della Lazio ad Udine contro una squadra che non si arrende mai ed ha cercato il pareggio sino alla fine. Applausi ai suoi ragazzi da parte del tecnico biancoceleste: “Arriviamo alla sosta con due vittorie consecutive, dobbiamo guardare avanti. Ci aspettavamo una partita complicata e faccio i complimenti ai ragazzi, che hanno interpretato la gara bene dall’inizio, pagando qualcosa nel secondo tempo dopo una trasferta non agevole come quella di Monaco”. Radu? “Radu: “Si merita tutto per l’amore che mette nella professione, è sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Finché manterrà questa voglia e concentrazione, farà divertire i tifosi della Lazio ancora per tanto tempo”.

La Sampdoria ritorna alla vittoria contro il Torino grazie ad un gol di Candreva.  Ranieri: “Dal momento che abbiamo vinto, abbiamo fatto 3 punti e abbiamo fatto il massimo per non subire gol, la contentezza è doppia. Era una partita difficile, lo sapevamo, il primo tempo è stato bello, poi sapevamo che il Torino non è l’ultimo arrivato, ha fatto risultati importanti di recente come l’exploit con il Sassuolo. Sapevamo che avrebbero messo tanti palloni nella nostra area di rigore scavalcando la nostra linea di centrocampo, sapevamo di dover lottare su ogni centimetro.”

Quindi il, tecnico doriano aggiunge:”Abbiamo fatto un girone d’andata molto bello in cui ci siamo tolti delle soddisfazioni, e poi non stavamo facendo punti, pur non giocando male. A me non piace attaccarmi a fortuna e sfortuna, voglio parlare di determinazione. Ho detto alla squadra: perché sporcare quanto di bello abbiamo fatto con una seconda parte anonima? Dobbiamo finire nella parte sinistra, c’è da lottare e da giocare bene ma sono sicuro che questa squadra ha i requisiti per farlo”.

“I numeri dicono che abbiamo giocato una partita importante, con un numero enorme di palloni messi in area”. Davide Nicola cerca qualche cosa di positivo nella sconfitta di Genova con la Samp. “Siamo molto arrabbiati – continua Nicola – perché la partita abbiamo cercato di farla anche nel primo tempo, dove però il palleggio era un po’ lento. Paradossalmente abbiamo avuto forse i nostri migliori numeri come possesso palla e possibilità di attacchi laterali. Per la supremazia territoriale e la percentuale di giocate utili è una delle nostre migliori prestazioni, la differenza l’ha fatta il non riuscire ad entrare con qualità e con convinzione nella zona di rifinitura. E’ vero che era la terza partita in una settimana, ma dal punto di vista sia fisico che di produzione non si è visto. La difficoltà si è vista soprattutto nell’ultimo terzo di campo, non siamo riusciti a portare via nemmeno un pareggio che secondo me era sacrosanto”.

L’Atalanta non si ferma più ed appare la favorita per un posto in Champions League.  “E’ stata un’ottima gara da parte nostra e una reazione forte dopo il Real, anche se non è che fossimo così abbacchiati a Madrid. La qualificazione in Champions era complicata, ora ci siamo ributtati in campionato con grande attenzione perché era difficile affrontare questo Verona”. Queste le parole di Gasperini, dopo la vittoria per 2-0 al Bentegodi contro il Verona. “Sarà una gara a eliminazione con tutte le migliori che sono lì nel giro di pochi punti, non dobbiamo mollare niente. Ora c’è la sosta, speriamo le nazionali non facciano scherzi perché abbiamo sempre avuto problemi a ripartire”, ha concluso Gasperini.

Allo Spezia va lo spareggio per non retrocedere contro il Cagliari (2-1). Partita combattuta e finita con un giallo finale: al 94esimo il Var ha annullato la rete del pareggio sarda.

Semplici è dispiaciuto per la sconfitta del Cagliari: “Abbiamo disputato un buon primo tempo, purtroppo alla prima indecisione della ripresa abbiamo preso gol complicando il nostro discorso. Poi ci siamo divorati due gol con Pereiro e Simeone ed è arrivato il secondo gol. Non ci siamo comunque arresi, le abbiamo provate tutte. I ragazzi hanno dato tutto, ma certi tipi di errori in queste partite non puoi permetterteli”.

 

Una vittoria fondamentale per Vincenzo Italiano e il suo Spezia dopo il 2-1 al Cagliari porta a 7 punti il vantaggio sulla zona retrocessione. “La vittoria mancava da un mese e ci tenevamo a festeggiare. Ma i nostri ventinove punti sono ancora pochi, dietro di noi iniziano ad andare forte e fare risultato. Oggi ci siamo fatti trovare pronti. A parte gli ultimi minuti, la squadra ha fatto una grande partita contro una squadra forte. Ora dobbiamo andare avanti, la squadra non perde fiducia e vogliamo aggrapparci ai principi e all’identità che stiamo dimostrando di avere”. E sugli elogi di Zeman: “È una soddisfazione enorme. Ho sognato di giocare per lui, ma non ci sono mai riuscito. Per me è un maestro e sono felice della sua stima. Le sue parole sono una carica in più. Sapevamo che avremmo incontrato una squadra che sarebbe venuta a pressarci alta. Nel primo tempo, ai punti, avremmo vinto noi, ma conta fino a un certo punto. Oggi non meritavamo di perdere e non potevamo permettercelo. Pazienza, guardiamo avanti e pensiamo a lavorare duramente durante la sosta. La squadra è tornata a proporre, ma in fase difensiva qualche errore è stato commesso: bisogna essere più attenti ed equilibrati. La classifica è difficile, ma il destino è nelle nostre mani: non faccio tabelle, la corsa la facciamo su noi stessi”.

Il Parma aveva creduto di vincere contro il Genoa ma alla fine è arrivata la sconfitta. “Una gara contrassegnata dalle nostre occasioni da gol – dice D’Aversa – e da due gol su tre tiri in porta effettuati dall’avversario. Cosa dire? Complimenti al Genoa.  Se analizziamo la partita sui numeri non c’è stata partita, conta però il risultato finale. Abbiamo avuto tre occasioni nell’area piccola, Perin è stato il migliore in campo e non c’è soddisfazione nel giocare così e perdere. Il primo gol nasce concedendo troppo facilmente, potevano fare meglio. Il Genoa c’è stato superiore su quell’aspetto, noi abbiamo diverse situazioni e non abbiamo concretizzato, merito a loro. Quello che conta è il risultato finale”.

Ballardini  ammette le difficoltà: ” Il primo tempo è stato il peggiore da quando sono qui. Non eravamo da nessuna parte, molto male. Nel secondo tempo siamo stati squadra, va sottolineato che il Parma è da cinque anni che ha questo allenatore, fai fatica a spiegarti perché è lì e te lo spieghi per le difficoltà tremende del nostro campionato, che ha equilibrio e attenzione che ti porta ad essere sempre molto bravo. Dopo un primo tempo bruttissimo il Genoa ha giocato alla pari, e dopo abbiamo vinto e va bene tutto, però sono contento per la reazione nel secondo tempo”.

Incredibile quanto successo a Crotone, dove i padroni di casa, in vantaggio di sue reti si sono fatti raggiungere e superare dal Bologna.

Cosmi appare affranto ma non si arrende: ” Al termine della partita mi sono chiesto come avessimo fatto a buttare via una partita che nel primo tempo ci aveva visto uscire in vantaggio con merito. Eravamo stati a dir poco perfetti ed anche dopo abbiamo avuto l’occasione per allungare ulteriormente. Però un segnale ce l’avevo avuto: il primo pallone della ripresa, consegnato all’avversario banalmente. Ecco, lì ho capito che potevamo anche sciuparla. Penso che sia sopraggiunta della rilassatezza che non possiamo permetterci nella nostra situazione. Sarebbe bastato ripetere l’attenzione della prima parte, io credo. Bisognava difendere saperlo fare e poi riproporre, perché per una pura questione matematica con una palla logica in avanti ci saremmo trovati , nella peggiore delle ipotesi, in parità numerica. E invece è una bella mazzata. Anche perché veniamo da otto gol segnati nelle ultime tre. E ne abbiamo vinta solo una. Enorme disagio, un segnale chiaro. Però una cosa la dico chi si aspetta nelle ultime dieci un Crotone arrendevole è avvisato. Ci aspettano dieci persone che ci vedranno dare quello che abbiamo dato ma con più orgoglio e rabbia”.

 




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