Calcio – In attesa di analizzare Napoli, Lazio e Milan impegnate questa sera, l’Inter e l’Atalanta appaiono le più serie candidate ad aggiudicarsi i primi due posti del campionato di serie A mentre per la Juve entrare nelle prime quattro si fa sempre più difficile vista la numerosa concorrenza. In coda il Parma perdendo in casa con il Crotone vede ridotte al lumicino le speranze di salvezza mentre il Cagliari battendo la Roma è momentaneamente salva ai danni di un sempre più inguaiato Benevento sconfitto in casa da una buona Udinese.
Da segnalare le proteste contro gli arbitraggi di Verona e Bologna che seguono i clamorosi errori contro la Lazio nella partita di Napoli.
A tal proposito Mihajlovic non le manda a dire: “Se quello del 2-0 è rigore, bisogna darne dieci a partita. Siamo partiti bene, ma non avevamo fatto i conti con l’arbitro. Nei primi venti minuti dovevamo essere 2-0, rigore ed espulsione hanno cambiato la partita”. Sinisa Mihajlovic avrebbe voluto giocare questo Atalanta-Bologna senza il penalty del momentaneo 2-0: “Non è la prima volta, spero sia l’ultima. Mi dispiace. Loro hanno vinto meritatamente ma fino all’1-0 la partita era equilibrata, se quello è rigore se ne danno dieci a partita ma li fischiano solo a noi. Non siamo riusciti a sbloccarla e loro sono stati bravi ad andare in vantaggio. Come diceva il grande Boskov, meglio perdere una volta 5-0 che cinque volte 1-0”. Siamo in emergenza dietro, ci mancano i due titolari sulle fasce. Con Tomiyasu e Dijks avremmo potuto giocare alla pari, i ragazzi hanno fatto bene pur con un modulo diverso, pensato per pressarli alti e giocare nella loro metà campo. I ragazzi hanno identità e giocano a memoria, hanno una mentalità strutturata per giocare con tutti allo stesso modo. Siamo partiti bene anche oggi, pur sapendo che l’Atalanta è più forte di noi. Mi è dispiaciuto non poter scendere in campo con tutti i titolari. Stiamo battendo tanto sull’atteggiamento mentale che è fondamentale, quest’anno forse solo contro la Roma in casa l’abbiamo sbagliato”.
JURIC
Proteste anche di Juric dopo la sconfitta contro l’Inter: “Sono un po’ perplesso per lo scontro in area nerazzurra tra Faraoni e Handanovic – ha detto il tecnico ai microfoni di Dazn -. Io non ho visto nulla di irregolare ma l’arbitro ha interpretato altro e va bene così. Per me era un gol regolarissimo, e dispiace per questo. Noi siamo una squadra normale. Sappiamo che dobbiamo soffrire ma penso che a oggi le nostre prestazioni non sono mai state al di sotto della nostra media”, ha detto Juric. Sul futuro:” Se resto? Non lo so sinceramente, bisogna vedere tante cose, quello che dovremo fare. Io voglio competere, non mi interessano i soldi. Se possiamo comprare giocatori per migliorare io resto, ma decide come sempre il presidente, vedremo a fine stagione”.
CONTE
E Conte: “Il pallone inizia a pesare, la pressione la stiamo sentendo. Penso che oggi la partita l’abbiamo fatta. Riuscire a vincere quest’anno significa mettere nella testa dei calciatori che sei un vincente. Altri perdono punti, noi abbiamo una marcia costante e mantenendo il piede sull’acceleratore. Oggi vincere contro una squadra che crea difficoltà non sono tre punti, diventano nove. L’esultanza? La vittoria vale il 95% dello scudetto. Non dimentichiamo che quella di oggi è stata la terza partita in 7 giorni e ho sempre utilizzato gli stessi giocatori. Anche nelle ultime partite meritavamo di più. Oggi abbiamo fatto una bella partita contro un Verona che non ti permette di scendere in campo in modo superficiale. I calciatori è da un po’ che sentono la pressione di poter vincere qualcosa di importante, l’Inter è tanto che non vince uno scudetto. Essere noi protagonisti adesso mette un po’ di pressione con alcune giocate che sono difficili da spiegare, quando la mente è più sgombra magari fai gol, invece sbagliamo troppo. Partire sempre da zero è stancante e faticoso – ha spiegato il tecnico nerazzurro -. Io sul lavoro sul campo, sulla testa e su tutto, se comincio io voglio continuare per tanto tempo. I ragazzi sanno cosa voglio e sarei contento allora di poter continuare con loro. Detto questo, c’è bisogno a bocce ferme di capire che cosa si può fare, insieme ai dirigenti. Anche per quanto riguarda la comunicazione coi media, alla fine tutto cade sull’allenatore, il mio cognome è pesante e porta responsabilità. Ma tante volte negli anni io mi sono ritrovato a competere in Champions League con squadre che non potevano farcela”.
Proseguono i guai per la Juventus. Un’altra prestazione modesta della squadra di Pirlo con una classifica che si fa sempre più difficile. Pirlo ha cambiato modulo per le assenze di Danilo e Chiesa, passando al 3-5-2 e occupando malissimo il campo sia fase di possesso sia di copertura: la configurazione del centrocampo, con due mediani larghi (Bentancur e Rabiot) e una mezzala mobile (Ramsey), ha fatto sì che mancasse un punto di riferimento centrale per l’impostazione, così l’azione è quasi sempre partita dai piedi di De Ligt e Chiellini, che salivano fin sulla trequarti per appoggiare la palla a compagni marcatissimi. La Fiorentina ha così preso coraggio, ha alzato il baricentro e cresciuta nel coraggio.
PIRLO
Non sono contento e penso non lo sia neanche la società”. Andrea Pirlo sintetizza così la delusione per il pareggio con la Fiorentina che complica ulteriormente il cammino verso la Champions della Juve: “Era una gara fondamentale e, invece, abbiamo disputato un bruttissimo primo tempo: arrivavamo sempre tardi sulla palla, lasciavamo spazi agli avversari. Per fortuna nella ripresa siamo andati un po’ meglio. Ronaldo deludente? Non ha fatto male, le gambe giravano meglio di altre partite. Dovevamo attaccare di più la profondità e lo abbiamo fatto solo in parte nella ripresa”.
IACHINI
Il tecnico viola Iachini invece recrimina: “Peccato per quel gol preso a freddo in avvio di ripresa, avremmo potuto vincere”. Beppe Iachini recrimina dopo il pari con la Juve: “L’abbiamo preparata bene, potevamo concretizzare meglio qualche occasione e comunque eravamo andati avanti. Dispiace per la situazione dell’1-1. Se non avessimo preso gol avremmo potuto gestirla diversamente e chiuderla senza rischiare molto”.
SEMPLICI
Il Cagliari ha sconfitto la Roma per 3-2 in una partita densa di emozioni. Semplici è contento della prova del suo Cagliari: “Prestazione bella e di carattere contro una squadra importante come la Roma. Siamo felici di questo risultato. 9 punti in 3 partite ci portano a riemergere ed a lottare per il nostro obiettivo. Il cammino è lungo, ma siamo sulla strada giusta. Non possiamo mollare proprio ora che siamo sulla strada giusta. Serve umiltà, a livello mentale non cambia nulla. Questa squadra ha delle qualità, ma purtroppo non è riuscita a dimostrarle finora. I ragazzi hanno mostrato gli attributi ed hanno recepito il mio messaggio. Una squadra come la nostra dovrebbe fare un altro tipo di campionato, anche perdendo, ma in un altro modo. Il gruppo sta crescendo e si sta convincendo di non temere nessuno. Questo è l’aspetto più importante”.
FONSECA
Nella Roma Fonseca non fa drammi: “Non è stata una questione di atteggiamento. Con il Torino non abbiamo fatto tutto e lottato per il risultato, oggi no. Abbiamo preso gol al 4′, la squadra ha reagito bene e giocato con intensità con il Cagliari più basso. Abbiamo segnato l’1-1, abbiamo cercato di essere più vicini all’area del Cagliari, poi con un errore nostro hanno segnato il 2-1. Ma paragonandola alla partita col Torino, la squadra ha mostrato un altro atteggiamento. Sulla partita a Manchester, chiarisce: “Il Manchester è molto forte in contropiede, ma la prima cosa che dobbiamo pensare è che se andiamo solo a difendere, penso che sia importante avere la palla e non lasciarlo costruire. Vogliamo difendere bene in tutte le zone, ma se pensiamo di andare e abbassare tutta la linea solo per difendere, sarà difficile. La squadra deve dimostrare personalità per avere la palla”.
VIGORITO
Per il Benevento è crisi :il presidente Oreste Vigorito, che conferma Filippo Inzaghi e annuncia il silenzio stampa: “E’ un momento delicato, nessun problema con Pippo ma preferisco parlare solo io perché adesso non avrebbe senso discutere di questioni tecniche o altro. Chiediamo scusa ai tifosi, alla città e anche ai mezzi di informazione”.
GOTTI
Gotti è orgoglioso dei suoi ragazzi: “Abbiamo fatto 39 punti e non ci ha regalato niente nessuno. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto in un percorso lungo. Adesso possiamo guardare alle ultime partite senza paura e con l’opportunità di divertirci”.
DE ZERBI
Il Sassuolo di De Zerbi vince e vede l’Europa: “Non siamo stati bellissimi ma è una grande vittoria. Non è finita, spingiamo ancora di più in questo finale”.
D’AVERSA
Infine D’Aversa dopo il dopo il ko col Crotone: “La matematica non ci condannava e i punti sono sempre importanti. Purtroppo abbiamo ancora commesso degli errori incredibili. Proseguire con la massima serenità. A fine campionato ci incontreremo con la società”.