QATAR 2022 continua a stupire. Dopo la Spagna ecco l’altra sorpresa (semmai si possa considerale tale): la Croazia manda a casa il Brasile. Dopo i gol di Neymar e Petkovic, rigori decisivi dove sbagliano Rodrygo e Marquinhos mandano a casa i carioca e regalano alla Croazia la semifinale contro l’Argentina di Messi.
LA PARTITA
Il Brasile grande favorito saluta il Mondiale in Qatar ai quarti di finale. La squadra di Tite soffre, passa per prima avanti nei supplementari, ma si fa raggiungere e poi cede alla lotteria dei calci di rigore contro una Croazia che si conferma implacabile dagli 11 metri e, dopo il Giappone, manda a casa anche la Seleçao. La lacrime di Neymar (che festeggia amaramente l’aver eguagliato il primato di Pelé come gol in Nazionale) dopo il penalty fallito da Marquinhos sono l’emblema di un popolo intero, che per l’ennesima volta negli ultimi 20 anni torna in patria a mani vuote e vede sfumare una grandissima chance. Rigori a parte, i brasiliani avevano fatto decisamente meglio dei croati ma, seppur senza brillare troppo, sono stati puniti dall’unico tiro in porta degli avversari, quello scoccato da Petkovic al 117′ e deviato da Marquinhos. Per l’attaccante della Dinamo Zagabria, un passato in Italia senza troppi acuti, a 28 anni il gol più importante della carriera. insieme a Modric e al pararigori Livakovic, l’ex Bologna è l’eroe di un pomeriggio che un popolo intero non dimenticherà mai.
Due cambi per Dalic rispetto alla squadra che ha iniziato il match con il Giappone: Sosa ha recuperato dal problema muscolare e manda in panchina Barisic, mentre l’atalantino Pasalic, l’autore del rigore decisivo contro i nipponici, è preferito a Petkovic. Modulo a specchio con il 4-2-3-1, con Modric avanzato e adibito a disturbare Casemiro in fase di costruzione. Nessuna sorpresa da parte di Tite, che conferma in blocco l’11 che ha travolto la Corea del Sud. Alex Sandro è recuperato ma solo per la panchina, quindi sulle fasce ci sono Eder Militao e Danilo. Richarlison è la punta più avanzata, con Raphinha, Neymar e Vinicius alle sue spalle.
Il canovaccio tattico del match è subito chiaro, con la Croazia corta e ordinata per non lasciare spazi alla Seleçao, con il 4-2-3-1 che diventa un 4-5-1. La formazione di Dalic si affida esclusivamente alle ripartenze, in particolare sulla fascia destra dove Juranovic è il più intraprendente. Il Brasile, invece, non riesce mai a prendere velocità e anche nelle giocate individuali risulta essere impreciso e prevedibile. Così Livakovic, a parte un paio di tiri telefonati di Vinicius e Neymar, non corre alcun rischio. Identica sorte per il collega Alisson, mai impegnato se non con i piedi: l’unico spavento per il portiere del Liverpool al 13′, quando Perisic anticipa Militao ma strozza la conclusione di destro che termina fuori. Poche emozioni e poche occasioni per un primo tempo davvero deludente.
Nessun cambio all’intervallo da parte di Tite e Dalic. Il Brasile parte forte e al 47′ Gvardiol rischia l’autogol, provvidenziale il salvaggio con il piede di Livakovic (47′). Da questo momento il portiere della Dinamo Zigabria diventa il grande protagonista del match, fermando altre tre occasioni dei verdeoro: al 55′ ancora con di piede ferma Neymar, poi al 66′ d’istinto salva su Paquetà e al 76′ si salva ancora una volta in angolo sul tentativo di O Ney. La Croazia dal punto di vista offensivo è innocua e il game plan appare chiaro: andare almeno ai supplementari, come 7 volte nelle ultime 8 sfide a eliminazione diretta tra Mondiali ed Europei. Tite si gioca anche le carte Antony, Rodrigo e Pedro, ma i tre nuovi non danno la scossa ai compagni. Dalic, invece, inserisce Petkovic e Vlasic per Kramaric e Pasalic, senza mai cambiare l’atteggiamento della squadra, che pensa solo ed esclusivamente a difendersi.
Nel primo tempo supplementare è sempre il Brasile a provarci con maggiore convinzione, ma il muro croato pare reggere come nei primi 90′. Brozovic non capitalizza una bella azione di Petkovic, concludendo alto dal limite, poi Neymar trova una crepa nella retroguardia avversaria, scambia con Paquetà, salta Livakovic e deposita in rete. I tifosi brasiliani esplodono e vedono la semifinale. Tite mette dentro Fred ed Alex Sandro, nel secondo tempo non succede nulla fino all’impensabile: Orsic, appena entrato al posto di Brozovic, serve al limite Petkovic, la cui girata di sinistro è deviata da Marquinhos e non lascia scampo ad Alisson (117′). Si va alla lotteria dei rigori e alla fine a piangere è il Brasile: croati infallibili con Vlasic, Majer, Modric e Orsic, mentre per il Brasile segnano solo Casemiro e Pedro, sbaglia il primo rigore Rodrygo e quello decisivo di Marquinhos si stampa sul palo. La Croazia, come 4 anni fa in Russia, è ancora in semifinale, la terza in 24 anni. Il Brasile torna a casa in lacrime e con la consapevolezza di aver buttato via una grande occasione di tornare sul tetto del mondo dopo 20 anni di astinenza.
IL TABELLINO
CROAZIA-BRASILE 5-3 DCR (1-1 DTS, 0-0 AL 90′)
Croazia (4-2-3-1): Livakovic 8,5; Juranovic 7, Lovren 7, Gvardiol 6,5, Sosa 6 (5′ 2°ts Budimir 5); Kovacic 6 (1′ 2°ts Majer 6), Brozovic 5,5 (9′ 2°ts Orsic 6,5); Pasalic 6 (17′ st Vlasic 6), Modric 8, Perisic 5,5; Kramaric 5 (17′ st Petkovic 7). A disp.: Grbic, Ivusic, Erlic, Stanisic, Barisic, Livaja, Vida, Sutalo, Susic, Jakic. All.: Dalic 7
Brasile (4-2-3-1): Alisson 6; Eder Militao 6 (1′ 2° ts Alex Sandro 6), Thiago Silva 6,5, Marquinhos 5, Danilo 6, Casemiro 6, Paquetà 6,5 (1′ 2°ts Fred 5,5), Vinicius 5 (19′ st Rodrygo 5), Neymar 6,5, Raphinha 5 (11′ st Antony 5,5), Richarlison 5 (39′ st Pedro 6). A disp.: Ederson, Weverton, Dani Alves, Fabinho, Bruno Guimaraes, Everton Ribeiro, Bremer, Martinelli. All.: Tite 6
Arbitro: Oliver (Inghilterra)
Marcatori: 16′ 1°ts Neymar (B), 12′ 2°ts Petkovic (C)
Rigori: Vlasic (C) gol, Rodrygo (B) parato, Majer (C) gol, Casemiro (B) gol, Modric (C) gol, Pedro (B) gol, Orsic (C) gol, Marquinhos (B) palo
Ammoniti: Danilo (B), Brozovic (C), Casemiro (B), Marquinhos (B), Petkovic (C)
Espulsi: –
Note: Recupero 1′ + 4′ + 3′ + 2′