Calcio – L’Italia comincia con i tre punti il suo cammino verso i mondiali. Dopo il percorso netto (10 su 10) nelle qualificazioni europee, batte con il minimo sforzo (2-0) anche l’Irlanda del Nord all’esordio delle qualificazioni mondiali.
Roberto Mancini ha riabbracciato Bonucci (presenza numero in azzurro) e Chiellini, a cui ha affidato le chiavi della difesa, ma ha dovuto rinunciare a Jorginho, rimasto a casa per colpa di una botta al ginocchio. Per cui a centrocampo ha confermato Locatelli e ha preferito Pellegrini a Barella, appena arrivato in ritiro dopo la quarantena per Covid dell’Inter. In attacco, infine, ha preferito, Berardi e Immobile a Chiesa e Belotti.
Scelte rivelatesi giuste constatato che proprio i due hanno ripagato il ct segnando le prime due marcature nel primo tempo in cui l’Irlanda ha fatto quel che ha potuto cercando di chiudere gli spazi schierandosi con un accorto 5-3-2.
L’attaccante del Sassuolo, al 3° gol di fila in nazionale, ha sbloccato il risultato al 14’ sfruttando nel migliore dei modi un lancio smarcante di Florenzi, il laziale, in rete in azzurro dopo un digiuno di 16 mesi, ha sfruttato al 39’ un assist di Insigne per battere un incerto Peacock-Farrell con un sinistro radente sul primo palo.
Nella ripresa gli azzurri si sono accontentati e non hanno inciso con convinzione per arrotondare un risultato che sarebbe stato utile incrementare.
Le occasioni gli azzurri le hanno creato ma non basta, bisogna crederci di più. Così dopo aver fallito il tezo gol con un colpo di testa di Immobile su cross di Insigne gli azzurri si sono rilassati commettendo anche degli errori da non ripetere. Così due errati disimpegni per pochissimo non sono costati cari: sul primo, un passaggio corto all’indietro di Locatelli, Donnarumma ha rimediato uscendo sui piedi di Whyte, sul secondo McNair ha sprecato tutto calciando alto un rigore in movimento su un cross dalla destra del subentrato Lavery.
Soltanto nel finale, complice soprattutto l’innesto di Spinazzola al posto di Emerson, l’Italia si è risvegliata sfiorando per tre volte il tris con Immobile, con lo stesso terzino romanista e con un altro subentrato, Chiesa, che ha lisciato incredibilmente un sinistro al volo da pochi passi su lancio di Verratti.
Nel frattempo la Svizzera lancia un primo messaggio all’Italia. I rossocrociati vincono la partita d’esordio del Gruppo C in Bulgaria: un netto 1-3 che candida gli elvetici come principale antagonista degli azzurri.
Pratica archiviata in meno di un quarto d’ora: segnano Embolo, Seferovic e Zuber, tutto nei primi 13’. Dell’ex cagliaritano Despodov a inizio ripresa il gol della bandiera dei bulgari.
MANCINI POST PARTITA
Roberto Mancini è contento a metà del risultato e della prestazione dei suoi ragazzi: “Ottimo primo tempo, nella ripresa potevamo far meglio. Per 45’ abbiamo fatto vedere buone cose, con giocate beloci. Nella ripresa abbiamo calato un po’ troppo i ritmi e non dovevamo. Ma è un calo che comprendo: dopo 5 mesi ci può stare. L’Irlanda del Nord è una squadra fisica e sapevamo che ci avrebbe messo in difficoltà per cercare di recuperare il risultato. Abbiamo corso qualche rischio di troppo nella costruzione dal basso? A volte quando si è pressati la palla può anche essere calciata in avanti..
Mancini applaude Pellegrini e Locatelli che erano chiamati a non far rimpiangere i titolari Barella e Jorginho: “Hanno disputato un’ottima partita. E poi sono felice per il gol di Immobile (non segnava in azzurro da 16 mesi, ndr): ora speriamo che gli altri attaccanti facciano come lui”. Chiosa finale per ricordare Guerini, giocatore della Primavera della Lazio scomparso a causa di un incidente a soli 19 anni. “Una tragedia immane, sono cose che non dovrebbero mai succedere. E’ un dispiacere per tutti noi”.
IMMOBILE
Ciro Immobile accoglie l’11° gol in azzurro come una liberazione: “Era una rete importante per me e per la squadra, visto che la partita era complicata. Il mio pensiero e la mia dedica vanno a Daniel Guerini e alla sua famiglia, stanno passando cose che non si augurano nemmeno al peggior nemico. Quello che è successo ci ha scosso, ci stringiamo a loro”. Immobile stavolta ha vinto il ballottaggio con Belotti per una maglia da titolare. “La Nazionale dev’essere così, aumenta la voglia di segnare e giocare bene avendo una concorrenza come quella di Belotti e Caputo. Si dice sempre che gli attaccanti fanno fatica a trovare il gol ma bisogna avere fiducia in noi perché stiamo facendo un ottimo lavoro”,
BONUCCI
Leonardo Bonucci ha festeggiato la 1centesima presenza in nazionale con una vittoria: “Abbiamo sbagliato tanto a livello tecnico. Peccato perché c’erano gli spazi per far male all’Irlanda del Nord. Al di là di questo quello che piace da quando è arrivato Mancini è l’atteggiamento, la voglia di far gioco. E’ uno spirito che ci può portare lontano.
Di chi sono i meriti? del ct, dello staff e della disponibilità dei giocatori che sono pronti a recepire le idee. I giovani sono di grande talento con predisposizione al sacrificio. L’eliminazione dal Mondiale del 2018 e’ una ferita che rimarrà ma di li’ prenderemo la fame. Questa vittoria la dedichiamo a chi sta soffrendo. Vedere uno stadio vuoto non è bello, il tifo è la parte passionale del calcio che manca di più”.
CHIELLINI
Giorgio Chiellini è dello stesso avviso del compagno di reparto: “Un ottimo primo tempo, nel secondo un paio di errori di troppo. Un po’ di stanchezza e superficialità ma abbiamo meritato la vittoria, potevamo segnare di più ma si può essere soddisfatti di questo inizio.
Ora abbiamo due trasferte che sulla carta sono facili ma conosciamo bene le insidie delle partite europee. Se giocherò le prossime? Intanto va bene questa. Ma sono tranquillo con questo gruppo, il mister ha tante frecce nel proprio arco: giocheremo in tanti ma non cambierà il risultato”.
FLORENZI
Alessandro Florenzi spiega perché l’Italia è andata in difficoltà nella ripresa: “Ci hanno attaccato a uomo su Pellegrini e abbiamo perso un po’ di idee. Nel primo tempo Lorenzo aveva più spazio e costruivamo meglio il gioco in uscita.
Detto questo, loro non hanno fatto molto. Però noi siamo una squadra forte e possiamo evitare certe situazioni. Siamo un bel gruppo e in tanti bravi, tutti quelli che entrano sono forti. Siamo contenti della vittoria che contava più di tutto”.
ACERBI
Acerbi, che con i nordirlandesi non ha giocato ma sarà titolare domenica in Bulgaria, fuga le perplessità sulla cosiddetta costruzione dal basso, che ha causato qualche brivido nel secondo tempo: “È inevitabile costruire l’azione dalla difesa, con i giocatori tecnici che abbiamo”.
Il difensore della Lazio sottolinea piuttosto la forza del reparto, che non subisce gol da 382 minuti, dalla partita di Nations League con l’Olanda: significa che la scuola italiana, anche in una Nazionale come questa, votata all’attacco, resta fondata sull’abilità della fase difensiva: “Ci sono caratteristiche precise: molto banalmente i difensori italiani sono molto forti”.
SPINAZZOLA
Spinazzola, che a sua volta dovrebbe scendere in campo a Sofia dopo essere rimasto fuori con l’Irlanda del Nord, spiega come l’equilibrio nasca dall’ottimo bilanciamento tra le due fasi di gioco: “Quando perdiamo palla, recuperiamo subito la posizione”.
FIGC
La Figc ha intanto ufficializzato che saranno la Sardegna Arena di Cagliari e il Dall’Ara di Bologna a ospitare le ultime due amichevoli della Nazionale prima del Campionato Europeo.
Venerdì 28 maggio (ore 20.45) gli azzurri affronteranno San Marino a Cagliari e venerdì 4 giugno (ore 20.45) faranno le prove generali dell’Europeo a Bologna con la Repubblica Ceca. Prima della partita con San Marino il gruppo azzurro si ritroverà il 24 in Sardegna al Forte Village di Santa Margherita di Pula.
GRAVINA
Dal canto suo Il presidente della Figc Gravina ha preannunciato che l’Uefa darà il via libera all’Olimpico aperto al pubblico per il primo torneo continentale itinerante della storia.
“Sono certo che inaugureremo l’Europeo a Roma l’11 giugno con Italia-Turchia. E lo faremo con la presenza del pubblico. Non so ancora quanti spettatori ci saranno, ma il pubblico ci sarà di sicuro”. Gravina ha ribadito di essere ottimista sul cammino della nazionale italiana all’europeo tanto da ritenere possibile puntare all’obiettivo massimo: “Ci manca da tantissimi anni, stiamo lavorando per colmare questa sensazione di vuoto. L’ho definito già nel 2018 un rinascimento culturale”.