Calcio – La serata tanto attesa per la Lazio si è trasformata in un incubo. Troppo forte il Bayern Monaco, troppo vulnerabile la difesa della Lazio in una serata storta che non ha visto nessuno salvarsi da un naufragio senza attenuanti. L’arbitro? Pessimo! Il rigore? Netto! ma tutto questo non basta per smorzare la delusione dopo una serata così.
Che la Lazio fosse entrata in campo con “paura” si era visto dopo pochi secondi quando, Lazzari ha svirgolato un innocuo pallone regalando un corner ai tedeschi.
Dopo una manciata di minuti la frittata che ha indirizzato la partita: Musacchio anche su indicazione dei compagni di reparto Patric ed Acerbi serve un pallone indietro a Reina ma il pallone colpito male e rallentato da un campo oltremodo bagnato prima della partita è preda di Levandosky che realizza un gol facile facile. La Lazio è stordita e rischia più volte ma ci pensa l’arbitro a chiudere definitivamente la partita non vedendo un fallo su Milinkovic appena entrato in area. Pochi minuti dopo quell’episodio il raddoppio che virtualmente ha chiuso le ostilità e tramortito la Lazio. I capitolini hanno provato nella ripresa a reagire ma hanno subito un gol in apertura che ha definitivamente tagliato loro le gambe. Questa partita dimostra quanto sia importante avere tradizione in Champions League: giocarla tutti gli anni e qualche volta vincerla.
In conclusione un Bayern Monaco che probabilmente vincerà la Champions League ed una Lazio che non ha superato la prova di maturità e che continua ad avere difficoltà quando non ha la possibilità di schierare gli undici titolari.
Ma torniamo alla cronaca della gara. Inzaghi ha cambiato il minimo rispetto alla gara con la Samp. Ha rimesso dentro Lazzari, che era squalificato in campionato, e ha spostato a sinistra Marusic. Flick sul fronte opposto ha risposto confermando Alaba al centro della difesa e ha messo Goretzka accanto a Kimmich in mediana. Infine davanti, nel tridente dei trequartisti, ha puntato sul 17enne Musiala, piazzato alle spalle di Lewandowski.
Lewandowski segna su errore di Musacchio, rigore negato a Milinkovic-Savic
La Lazio è partita contratta, lasciando l’iniziativa agli avversari, e al 9’ ha combinato un patatrac: Musacchio ha sbagliato a dosare un retropassaggio a Reina e, di fatto, ha servito Lewandowski che ha saltato il portiere e ha insaccato. La Lazio ha rischiato subito il raddoppio su un colpo di tacco fuori misura da pochi passi di Sané ma poi ha abbozzato una reazione. E al 18’ si è vista negare il rigore del possibile 1-1: Milinkovic-Savic ha tentato di andar via in area a Boateng che lo ha steso. L’arbitro ha lasciato correre, facendo intendere che il difensore bavarese era girato, e il Var, erroneamente, non lo ha corretto. La Lazio ha provato a sfogare la sua rabbia con Luis Alberto, servito in area da Correa ma la conclusione dello spagnolo non ha impensierito Neuer.
Musiala e Sané letali
Così il Bayern al 24esimo minuto ha raddoppiato con un preciso destro dal limite di Musiala su assist di Goretzka e con Reina poco reattivo sul tiro. Un gol che gli permette di diventare il più giovane giocatore inglese a segnare in Champions.
Inzaghi ha provato a correre ai ripari inserendo Lulic al posto del frastornato Musacchio e abbassando tra i tre di difesa Marusic ma la musica non è cambiata. Sulle ali dell’entusiasmo il Bayern ha insistito e, approfittando di un altro errore biancoceleste di Patric, ha costruito in contropiede l’azione dello 0-3 siglato da Sané, lesto a riprendere una corta respinta di Reina dopo una conclusione di Coman, sfuggito in area ad Acerbi.
Autorete di Acerbi, Correa segna il gol della bandiera
Il secondo tempo è iniziato nel peggiore dei modi per la Lazio che si è segnata da sola lo 0-4 con Acerbi che, nel tentativo di impedire a Coman di rimessa di servire in area Davies, ha infilato il pallone nella propria porta.
Nonostante il colpo durissimo i biancocelesti hanno avuto il merito di non mollare. Dopo appena 2’ hanno accorciato le distanze con una bella verticalizzazione di Luis Alberto per Correa, bravo a infilare Neuer dopo aver saltato anche Alaba, poi ci hanno provato ancora, chiamando in causa il portierone tedesco con un altro tiro a giro di Correa e con una conclusione da fuori di Immobile. Il Bayern non si è spaventato e, iniziando a tessere un lungo possesso palla, ha finito per gestire bene fino in fondo il risultato sfiorando anche in un paio di circostanze l’1-5 con una punizione di Alaba e un sinistro ravvicinato di Lewandowsi. Per la Lazio è tempo di voltare pagina: c’è il campionato che aspetta e un quarto posto che va assolutamente conquistato per riprovarci l’anno prossimo con una squadra più attrezzata!
INZAGHI AMAREGGIATO
“Era una partita molto importante e noi siamo partiti troppo contratti. A questo si aggiunge anche il fatto che li abbiamo facilitati nei gol. Dei 4, 3 ce li siamo fatti da soli. Questo è il dispiacere più grande” ha sottolineato l’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi a fine partita.
Il tecnico biancoceleste ha tanti rimpianti. ” In tanti dicevano che non ci sarebbe stato match, ma potevamo giocarcela in modo diverso. Conoscevamo il valore dell’avversario, sapevamo che era un turno proibitivo. Non è andato bene niente, abbiamo commesso tanti errori. Per determinate partite non siamo ancora pronti. Ora guardiamo avanti, voltiamo pagina, pensiamo al campionato”.
“Il rigore c’era ma abbiamo commesso troppi errori”
Resta comunque il rimpianto per il rigore negato sullo 0-1. “Sì è vero ma con determinati errori certe partite non le puoi portare a casa. Ovviamente non dico che il Bayern non abbia meritato, ma gli episodi hanno indirizzato la gara. Il nostro traguardo erano gli ottavi, ma è una gara che ci servirà per crescere ulteriormente”, le parole dell’allenatore biancoceleste.
Reina: “Sbagliato l’approccio”
Pepe Reina spiega così la sconfitta: “Quando si sbaglia l’approccio con questi rivali, si paga. Se ti spari nel piede da solo la strada diventa in salita. La squadra non è abituata a questo che non ha niente a che vedere con il campionato italiano. Noi siamo una squadra che da 20 anni non si giocava gli ottavi di finale, pochi ragazzi hanno giocato in questa competizione e davanti avevamo un avversario che è il più pericoloso al mondo. La loro pressione è stata fatta bene, noi abbiamo fatto errori tecnici e una squadra così forte ti punisce se sbagli. Dobbiamo metterci questa partita alle spalle perché con il momento di forma che abbiamo si può sbagliare contro una squadra così, ma è necessario ripartire”.
Lucas Leiva: “Peccato, di solito non commettiamo certi errori”.
E’ amareggiato anche Lucas Leiva il cuore e la grinta della Lazio di Inzaghi: “E’ una serata difficile da accettare. Era difficile vincere contro il Bayern, ma siamo dispiaciuti per come è andata. Possiamo fare molto meglio rispetto a stasera: dobbiamo imparare da questa partita, abbiamo commesso errori che di solito non facciamo e che non è possibile commettere a questi livelli. L’errore di Musacchio? Può succedere, non è colpa sua se abbiamo perso, perché poi abbiamo subito altri tre gol. Abbiamo perso tutti, abbiamo giocato male tutti”.