Calcio – Delusione in casa Lazio nell’insolito sabato calcistico alla vigilia di Pasqua. Finisce infatti 1-1 la sfida dell’Olimpico tra Lazio e Torino, valida per la 33esima giornata di Serie A. Dopo un primo tempo equilibrato i granata la sbloccano a inizio ripresa con la zuccata di Pellegri (56′), subentrato all’infortunato Belotti. Gli uomini di Juric gestiscono bene il vantaggio, ma in pieno recupero vengono puniti da un gran colpo di testa di Immobile (92′). Per i biancocelesti è comunque un passo falso nella corsa all’Europa.
La Lazio frena dopo due vittorie di fila, al termine di un match giocato troppo sotto ritmo e con poche idee, specialmente nel secondo tempo. Il solito Immobile la salva dalla sconfitta, ma non da un risultato comunque deludente, per una squadra che continua a procedere a corrente alternata. Il Toro nel complesso crea di più e finisce per illudersi, salvo venire punito da uno svarione difensivo che non può che lasciare l’amaro in bocca.
Sarri si affida all’undici previsto, con Felipe Anderson e Zaccagni ai lati di Immobile, mentre Juric rispolvera un po’ a sorpresa Aina sulla corsia di sinistra, confermando Ricci in mediana. Le squadre si affrontano da subito a viso aperto e con buona intensità, ma faticando molto a presentarsi con pericolosità in area avversaria. La prima palla gol del match arriva solamente alla mezzora ed è per il Torino: sul corner perfetto di Rodriguez svetta Bremer, che colpisce di testa e centra in pieno il palo. Sul tap-in di Ricci è invece attento Strakosha. I granata ci credono e pochi minuti dopo sfiorano ancora il vantaggio, questa volta la palla buona è sul destro di Vojvoda, che però lo strozza troppo e conclude a lato di poco. L’unica buona chance per i padroni di casa arriva pochi minuti prima dell’intervallo, ma Berisha è reattivo sulla conclusione in spaccata di Milinkovic.
A inizio ripresa Juric lascia nello spogliatoio l’acciaccato Belotti e si gioca la carta Pellegri. Il Toro riparte con un’altra grande occasione sugli sviluppi di corner, ma la zuccata di Izzo è respinta sulla riga da Felipe Anderson, con Strakosha tagliato fuori. I granata si confermano micidiali dalla bandierina e la terza volta è quella buona: perfetto il cross di Rodriguez, perfetto lo stacco di Pellegri, che torna a segnare in Serie A a quasi cinque anni di distanza dall’ultima volta. Era il settembre 2017, vestiva la maglia del Genoa e l’avversario era sempre la Lazio (allora segnò una doppietta). Sarri prova a inventarsi qualcosa inserendo Cataldi e Basic per Leiva e Luis Alberto, ma la chance per l’1-1 arriva anche per i biancocelesti da calcio d’angolo, con Berisha che si supera sul colpo di testa di Milinkovic-Savic. Passano i minuti e per il Toro sembra fatta, ma proprio nel finale arriva la beffa. Dopo un gran recupero di Luiz Felipe la palla arriva a Milinkovic, troppo libero di portare palla e crossare: Berisha sbaglia l’uscita, Bremer si fa sfilare alle spalle da Immobile e per il bomber biancoceleste è fin troppo facile appoggiare in rete di testa. Negli ultimi secondi c’è spazio anche per una conclusione di Cataldi che sibila a fil di palo, ma il match si chiude sull’1-1.
SARRI
“Era una partita prevedibilmente difficile, ero un po’ in apprensione alla vigilia. Questa sera ho visto pochi movimenti senza palla, abbiamo sofferto la loro fisicità su diverse palle ferme. Per fortuna abbiamo reagito nei 20 minuti finali e dato l’andamento complessivo dell’incontro va bene così. Rimane il rammarico perché ho la sensazione che se fossimo riusciti a pareggiare qualche minuto prima…”. Maurizio Sarri, intervistato da DAZN, si accontenta del punto preso in recupero nell’incrocio con il Torino.
La Lazio è stata costretta a giocare “tanti palloni spalle alla porta e questa per gli attaccanti è una sofferenza continua, se non muovi la palla di prima contro avversari così non esci mai vincente dai duelli” ha aggiunto il tecnico.
Un punto perso nella rincorsa alla zona Champions? “Con la Juventus al quarto posto ed un distacco di sette punti a sei turni dalla fine non c’è un discorso Champions. Pensiamo a costruirci un posto in Europa” ha concluso Sarri.