Calcio – La Fiorentina accoglie Prandelli e saluta Iachini

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Prandelli – Altra sosta altra panchina! Le soste per le partite delle nazionali son o spesso “fatali” per le sorti dei tecnici sportivi, specialmente quelli inerenti il dorato pianeta del calcio.
Così eccoci a commentare l’esonero che, in verità era nell’aria da tempo, del tecnico della Fiorentina Iachini; la “ACF Fiorentina comunica di avere sostituito Giuseppe Iachini allenatore della Prima Squadra con Cesare Prandelli”.
L’annuncio ufficiale arriva in serata, quando in realtà negli Stati Uniti, dove Rocco Commisso è tornato a presidiare il quartier generale della sua azienda Mediacom, è appena terminato il pranzo. Dopo lunghe giornate di riflessione, iniziate al termine della sconfitta contro la Roma di una settimana fa, il presidente si è consultato con la dirigenza che spingeva per l’esonero di Iachini e per il ritorno di Cesare Prandelli, già allenatore dei viola tra il 2005 e il 2010 quando i Della Valle erano al massimo della popolarità a Firenze.
Una squadra, quella di Prandelli, che ha fatto sognare i tifosi coi suoi interpreti e con le notti di Champions impossibili da dimenticare. Sono passati dieci anni, sembra un’eternità.
“Beppe Iachini nella passata stagione ha dovuto gestire una situazione particolarmente difficile e, in un contesto generale molto complicato, è riuscito a risollevare le sorti della squadra chiudendo il campionato al decimo posto – si legge nella nota ufficiale della Fiorentina – Purtroppo, dopo un’attenta e scrupolosa analisi dell’inizio di questa nuova stagione e dei risultati fino a oggi ottenuti, la Società ritiene che la soluzione migliore sia quella di revocare l’incarico all’attuale allenatore. Il Presidente Commisso e tutta la Dirigenza viola desiderano esprimere la propria gratitudine a Beppe Iachini e a tutto il suo staff per l’impegno e la professionalità dimostrati sin dal loro arrivo e gli augurano i migliori successi professionali per il prosieguo della carriera. Il Club viola ha scelto come suo successore Cesare Prandelli”.
Queste le dichiarazioni sul cambiamento della gestione tecnica della Fiorentntina del Presidente Rocco Commisso: “Prima di tutto voglio ringraziare personalmente Beppe Iachini, allenatore capace e determinato, che, nel momento più difficile della scorsa stagione, ha trascinato e guidato la squadra, col suo lavoro, la sua dedizione e il suo carattere. Purtroppo, gli attuali risultati impongono un cambio di guida tecnica, ma la mia stima e la gratitudine verso l’uomo e il professionista rimangono del tutto immutati. Voglio inoltre dare il mio personale benvenuto a Mister Prandelli. Riteniamo che le sue capacità, la sua storia professionale e la sua umanità, riconosciute e apprezzate da tutto il mondo del calcio, rendano Prandelli la persona più adatta a sedere sulla panchina viola. Ho condiviso la scelta della Dirigenza di puntare su Cesare Prandelli, quale nuovo tecnico, considerandolo il candidato ideale per le sue esperienza e la sua massima motivazione di tornare a lavorare per i nostri colori. Motivazione e decisione che ci aspettiamo di ritrovare in tutti i giocatori e in tutto l’ambiente che lavora intorno alla squadra. Mi auguro che il nuovo allenatore riuscirà a valorizzare e utilizzare al meglio la nostra rosa e, attraverso il gioco e ai futuri risultati che otterremo, a regalare nuove soddisfazioni alla città di Firenze e alla grande Famiglia Viola”. Prandelli non è preoccupato per il ruolo di “traghettatore” fino al 30 giugno. Il richiamo di Firenze e delle Fiorentina è più forte di qualsiasi altra cosa. Quando la dirigenza viola, gli ha comunicato la decisione, ha faticato a trattenere le lacrime. Ieri anche il primo allenamento con la squadra.

Come potrebbe scendere in campo la Fiorentina “targata” Cesare Prandelli?
Al Genoa ha giocato, in un più di una circostanza, con la difesa a tre, ma a Firenze potrebbe affidarsi al 4-2-3-1. Nella sua prima avventura in viola, il modulo preferito ha sempre previsto difesa a 4 e anche successivamente, tra Nazionale, Galatasaray e Valencia la linea davanti al portiere è sempre stata disposta così. In tal senso le disponibilità di terzini di ruolo come Lirola, Venuti, Biraghi e Barreca oltre alla possibilità di adattare Milenkovic o Caceres aiuterebbero la transizione. Diverso il discorso a centrocampo dove il gioco delle coppie potrebbe chiamare in causa Amrabat e Pulgar, o in alternativa Duncan e Borja Valero, in modo da liberare Castrovilli e Bonaventura a un ruolo più offensivo. In assenza di un regista davanti alla difesa, e considerate le caratteristiche da esterni sia di Ribery che di Callejon oltre a Kouame, entrambi i centrocampisti potrebbero completare la linea a tre alle spalle della punta da scegliere tra Vlahovic e Cutrone..
I primi successi si materializzano nella stagione successiva, quando alla guida del Verona il tecnico lombardo vince il campionato di serie B: confermato alla guida degli scaligeri l’anno seguente, conquista un eccellente nono posto in serie A, risultato eccezionale per una neo-promossa. Tornato in serie B per guidare il Venezia, conclude il campionato cadetto al quarto posto, ottenendo un’altra promozione in A. Rimasto sulla panchina dei lagunari, viene tuttavia esonerato solo dopo cinque partite di serie A. Il rilancio ad alti livelli avviene nel 2002/2003: Prandelli è il tecnico del Parma che giunge quinto in campionato e si qualifica con facilità per la Coppa Uefa. Il risultato viene bissato l’anno successivo, con un altro quinto posto ottenuto grazie anche a talenti del calibro di Adriano e Mutu, e a un giovane astro nascente: Alberto Gilardino. Nel 2004 viene chiamato, con grandi ambizioni, dalla Roma, ma prima dell’inizio del campionato si dimette per problemi personali, a causa della malattia che ha colpito la moglie Manuela. Il ritorno sui campi avviene nella stagione 2005/2006, quando i fratelli Della Valle gli affidano la panchina della Fiorentina. I viola arrivano quarti alla fine del campionato, guadagnando la qualificazione ai preliminari di Champions League, ma le sentenze del processo sportivo di Calciopoli penalizzano la squadra di trenta punti. Non solo: nella stagione 2006/2007, la Fiorentina subirà una penalizzazione di quindici punti. Nel mese di dicembre del 2006, Prandelli vince il premio Panchina d’Oro, assegnato dai suoi colleghi, mentre l’anno successivo si spegne Manuela, la moglie, che lascia i figli Niccolò (più tardi diventerà preparatore atletico della Nazionale) e Carolina. Segue un periodo di grandi soddisfazioni (almeno dal punto di vista sportivo) per l’allenatore bresciano, che conclude la stagione 2007/2008 al quarto posto, che vale l’accesso ai preliminari di Champions, sfiorando la finale di Coppa Uefa: ai rigori la Fiorentina viene eliminata in semifinale dai Rangers di Glasgow. L’esperienza in Champions si conclude prematuramente nella stagione 2008/2009, ma i viola si confermano al quarto posto in campionato, ottenendo quindi una nuova partecipazione alla massima competizione continentale. Risolto il contratto con la società toscana il 3 giugno del 2010, Cesare Prandelli viene nominato Commissario Tecnico della Nazionale italiana, e prende il posto di Marcello Lippi. Seguono le “avventure” con Valencia, Al Nasr e Genoa.,
Ora una nuova grande occasione con la Viola!




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