Calcio – Il Sassuolo passa a Benevento: ora le Coppe

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Il Sassuolo sbanca il Vigorito per 1-0 e supera in classifica il Verona portandosi all’ottavo posto a quota 43. Nulla da fare per il Benevento che, dopo il pari col Parma, incassa l’ennesimo ko casalingo e resta a 30 punti, a +8 sulla terzultima, il Cagliari. Campani anche sfortunati e puniti allo scadere del primo tempo da un autogol di Barba su cross di Boga. Nella ripresa la reazione dei giallorossi, ma nel finale di gara un super Consigli salva i suoi ed evita il meritato pari dei campani

FILIPPO INZAGHI
Il tecnico dei sanniti dopo il ko contro il Sassuolo è molto chiaro: “Quando il portiere è il migliore in campo degli avversari vuol dire che la squadra ha dato tutto quello che aveva. Dispiace per la rete subita, ma in quel caso Boga non può passare senza dribblare. Abbiamo preso un gol non da noi, poi nella ripresa siamo stati eccezionali. Alla fine abbiamo rischiato qualcosa, ma abbiamo avuto tante chance. Accettiamo il risultato, è ancora tutto nelle nostre mani”.
“Siamo ripartiti con Sau, abbiamo avuto quella occasione con Depaoli, mentre dalla panchina sapevamo di avere delle armi in più. Probabilmente lo avremmo anche meritato il pareggio. A questo punto del campionato abbiamo un buon vantaggio, abbiamo stupito tutti, anche se la nostra classifica ha ancora bisogno di 7-8 punti per la salvezza”. Sugli assenti: “Dobbiamo ritrovare certi giocatori. In questo momento avere due sistemi di gioco è importante, ma non è questo che ti fa vincere le partite. Secondo me non aveva senso cambiare di nuovo, ora i trequartisti stanno meglio. Dobbiamo mantenere la nostra spensieratezza e chiudere il cerchio.
Oggi, sono felice di quello che abbiamo raggiunto. Siamo vicini a un traguardo che coronerebbe due anni fantastici – ha detto ancora Inzaghi -. Rinnovo? E’ ingeneroso pensare a un contratto ora, per il bene dei tifosi che ci stanno mancando tanto. Voglio che quando tornino sugli spalti, la squadra sia in Serie A”. Sul fratello Simone, che è alle prese con il Covid-19: “Sabato farà il tampone, mi auguro che la sua famiglia stia bene. I miei nipoti ci hanno fatto preoccupare, mi piacerebbe rivederlo in panchina domenica”, ha concluso Filippo Inzaghi.

ROBERTO DE ZERBI
Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, dopo la vittoria per 1-0 contro il Benevento: “Aver vinto in un campo così difficile è motivo d’orgoglio. All’ultimo minuto però ci ha salvati una parata strepitosa del nostro portiere. Avremmo dovuto chiudere la partita e questa è la fotografia del Sassuolo. Il giorno in cui andrò via questa squadra potrà fare qualcosa in più di quello che ha fatto con me. È una squadra completa, ma ci rimane sempre l’amaro in bocca. Non parlo solo di classifica, perché davanti a noi abbiamo squadre fortissime, ma come numero di punti e numero di gol sembra sempre che possiamo fare meglio”.
Europa League? Giocheremo sempre per vincere, ma il distacco è elevato. Il mio compito è rimarcare le cose negative in una serata vittoriosa. Si può migliorare dopo le vittorie se si capisce cosa non si è fatto bene”. “La sconfitta contro l’Inter non la vedo come l’ha vista gran parte della critica”,
“Sono felice, ho fatto delle belle parate alla fine, permettendoci di mantenere la porta inviolata. Qui è sempre difficile giocare”. Così il portiere del Sassuolo, Andrea Consigli. “Ultimamente avevamo fatto delle ottime prestazioni, raccogliendo poco, anche se oggi potevamo chiuderla prima. Ci manca chiudere le partite: creiamo tantissimo e a volte non siamo concreti. Qualificazione in Europa League? Difficile, ma speriamo che qualcuno faccia dei passi falsi.

GIUDICE SPORTIVO
Nel frattempo il giudice sportivo dà ragione a Maresca. Ibrahimovic non potrà giocare domenica prossima contro il Genoa. L’espulsione ricevuta a Parma costa all’attaccante una giornata di squalifica e un’ammenda di 5000 euro. L’attaccante svedese è stato sanzionato “per avere, al 15’ del secondo tempo, proferito, con atteggiamento provocatorio, una critica irrispettosa al direttore di gara”. Ricostruzione che era stata contestata dal Milan e dallo stesso giocatore: in realtà si sarebbe trattato di un fraintendimento delle parole dello svedese dovute alla distanza tra i due durante l’azione. Gli argomenti della società forse hanno avuto un peso viste che con un cartellino rosso diretto Ibra rischiava una squalifica più lunga, contro la quale il Milan era pronto a ricorrere portando prove audio in sua difesa.
Tutte squalifiche per una sola partita comminate questa settimana dal giudice sportivo: Alessandro Tuia (Benevento), Domenico Criscito (Genoa), Cristian Romero (Atalanta), Felipe Caicedo (Lazio), Riccardo Gagliolo (Parma), Hirving Lozano (Napoli), Lorenzo Pellegrini (Roma). Un turno di squalifica anche per il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic.

GASPERINI
Guai anche per il tecnico dell’Atalanta, Gasperini: “Ha insultato un ispettore durante un controllo a sorpresa e inveito contro l’intero sistema antidoping, interrompendo un test in corso su un calciatore dell’Atalanta e obbligando il giocatore ad andare ad allenarsi”. Con questa motivazione (violazione dell’art.3 comma 3 del codice), il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani, lo rivela l’ANSA, ha deferito con richiesta di 20 giorni di squalifica il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini. L’allenatore sarà giudicato dal tribunale nazionale antidoping il 10 maggio prossimo. Nel caso venisse sanzionato, in base alle norme non potrebbe avere contatti con tesserati per tutta la durata della sospensione, saltando anche le ultime tre partite di campionato e la finale di Coppa Italia contro la Juve.
L’episodio contestato a Gasperini è avvenuto il 7 febbraio scorso: al campo di allenamento dell’Atalanta si è presentato un ispettore di Nado Italia per un controllo antidoping «out of competion», ovvero a sorpresa, su 4 calciatori. L’ atleta, il cui test era stato interrotto da Gasperini, ha poi completato l’operazione a fine allenamento grazie alla «mediazione» del medico sociale. I test dei calciatori evidentemente sono risultati negativi, dato che non ci sono state comunicazioni al riguardo: ma il comportamento di Gasperini ha indotto il procuratore Laviani a contestargli l’infrazione proponendogli un patteggiamento (per la violazione dell’art.3 comma 3 del codice antidoping il tecnico rischia fino a sei mesi di squalifica) per una sanzione di 10 giorni di stop. Gasperini non ha accettato il patteggiamento e ha chiesto un’udienza dibattimentale che è stata fissata il 10 maggio davanti al tribunale nazionale antidoping presieduto da Adele Rando.




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