Calcio- Europa League – Crollo Milan, manita Roma, Napoli corsaro

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Calcio – Europa League – Due vittorie ed una sconfitta è il bilancio delle italiane in Europa League. Sconfitta inattesa del Milan che cade sotto i colpi di un redivivo Lille. Vittoria sofferta del Napoli contro una squadra menomata dagli infortunati, vittoria rotonda della Roma.

Facili successi per Young Boys, Real Sociedad e Sparta Praga (impegnate rispettivamente nei gironi di Roma, Napoli e Milan) nella terza giornata di Europa League. Gli svizzeri battono 3-0 il Cska Sofia (doppietta di Mambimbi e Sulejmani=, raggiungendo a 4 punti il Cluj. Nel gruppo F, quello del Napoli, la Real Sociedad supera 1-0 in casa l’Az Alkmaar grazie alla rete di Portu: in classifica ora tutte appaiate a 6 punti con il Rijeka ultimo a 0. Più combattuto il girone H del Milan con il sorprendente successo 4-1 dello Sparta Praga in Scozia: Celtic piegato dalla tripletta di Julis e dall’ex Bologna Krejci, inutile la rete biancoverde di Griffiths. In classifica Lille 7, Milan 6, Sparta Praga 3, Celtic 1.

Tutto facile per l’Arsenal che piega 4-1 il Molde: vantaggio ospite di Ellingsen, poi due autogol (Haugen e Sinyan) e reti di Pepe e Willock. Nello stesso girone, il B, cala il poker 4-3 anche il Rapid Vienna al Dundalk del tecnico italiano Giovagnoli. Classifica: Arsenal 9, Molde 6, Rapid 3, Dundalk 0. Riscatto europeo per il Tottenham che vince 3-1 in Bulgaria contro il Ludogorets: a segno Kane, Moure e Lo Celso. Con la vittoria del Lask Linz in casa dell’Anversa per 1-0, ora nella classifica del girone J Spurs, austriaci e belgi si trovano appaiate a quota 6, ultima a 0 la squadra bulgara. Sfide ricche di gol nei gruppi C e D. Poker 4-2 del Bayer Leverkusen in Israele all’Hapoel Beer Sheva e 3-2 dello Slavia Praga al Nizza. Classifica: Bayer e Slavia 6, Nice e Hapeol 3. Spettacolare 3-3 tra Benfica e Rangers che restano prime a 7, tris del Lech Poznan che supera 3-1 lo Standard Liege, lasciando i belgi a quota zero.

Nel girone E rotondo 2-0 del Granada in casa dell’Omonia Nicosia, mentre il Paok ha vita facile sul Psv, battuto sonoramente 4-1. Classifica: Granada 7, Paok 5, Psv 3, Omonia 1. Trasferta vincente per l’Aek Atene di Massimo Carrera che strapazza 4-1 gli ucraini del Zorya (doppietta dell’ex Inter Livaja) e torna in corsa per la qualificazione. Poker anche del Leicester sul Braga, piegato 4-0. Classifica: Leicester 9, Braga 6, Aek 3, Zorya 0. Nel gruppo K vittorie casalinghe di Dinamo Zagabria, 1-0 al Wolfsberger, e Feyenoord, 3-1 al Cska. Classifica cortissima con i croati a 5, Wac e Feyenoord a 4 e Cska a 2. Infine il gruppo L: pokerissimo dell’Hoffenheim che strapazza 5-0 lo Slovan Liberec, importante successo della Stella Rossa di Dejan Stankovic per 2-1 sul Gent. Classifica: Hoffenheim 9, Stella Rossa 6, Slovan 3, Gent 0. Un fortissimo acquazzone ha fatto ritardare l’inizio di Villarreal-Maccabi Tel Aviv, nello stesso girone, l’I, 2-0 del Sivaspspor al Qarabag.

Ritornando alle italiane iniziamo la nostra analisi dalle dolenti note. Brutto ko per il Milan tra le mura amiche.

Dopo ventiquattro risultati utili consecutivi, cade l’imbattibilità rossonera (ultimo ko contro il Genoa l’8 marzo, nel pre lockdown) nel match casalingo contro il Lille, che si impone per 3-0 e si prende anche il primo posto nel gruppo H (7 punti) scavalcando proprio i lombardi (fermi a 6). Nel primo tempo ospiti avanti grazie a un rigore molto dubbio realizzato da Yazici. Nella ripresa i francesi segnano altre due reti sempre con il giocatore turco che si porta a casa il pallone. Rossoneri mai in partita, lenti e sottotono.

Pioli, nel suo 4-2-3-1, non rinuncia a Ibra come punta avanzata, mentre dietro a lui schiera Castillejo, Brahim Diaz e Krunic. Centrocampo affidato a Kessie e Tonali. Modulo speculare per Galtier con David centravanti e Ikone, Yazici e Bamba a supporto. I rossoneri sembrano cominciare col piede giusto, con un possesso palla prolungato che non permette al Lille di ripartire. Ibrahimovic ci prova di testa, ma è un passaggio al portiere. Dall’altra parte Bamba scalda i guantoni di Donnarumma con un tiro fiacco. Theo Hernandez prende l’esterno della rete al 18′, mentre due minuti dopo un grave errore di Dalot lancia David verso la porta e ci vuole il miglior Donnarumma per evitare il ko.  La svolta arriva quando l’arbitro polacco Frankowsi  punisce con il rigore una leggera spinta di Romagnoli ai danni di Yazici. Lo stesso turco va sul dischetto e spiazza Donnarumma.
L’unica reazione rossonera è un potente calcio di punizione di Ibrahimovic che Maignan respinge. Poi i francesi prendono decisamente ed  il Milan non riesce più a rendersi pericoloso subendo il gioco avversario e non riuscendo mai ad alzare i ritmi.  Alla mezz’ora Celik con una gran botta da fuori manda la sfera di poco sul fondo, mentre Maignan controlla un sinistro debole di Theo Hernandez. A inizio ripresa, Pioli fa entrare Calhanoglu e Leao al posto di Krunic e Castillejo. Al 50′ doppia chance per il pari: angolo di Calhanoglu e colpo di testa di Kjaer, deviato però ancora in angolo da Fonte. Si batte, palla in area e Kessie gira alto.

Il  Lille chiude la partita al minuto 55: uno-due al limite dell’area e bel sinistro di Yazici con Donnarumma che si fa sorprendere su un tiro francamente parabile. Passano tre minuti e arriva il tris francese che di fatto chiude l’incontro: difesa del Milan sorpresa da una palla profonda per David, tocco che smarca in area Yazici che non può sbagliare. Tripletta e pallone guadagnato e meritatissimo per il turco. Pioli prova ad affidarsi a Rebic per far riposare Ibra, ma Maignan dice di no al croato, ben servito in area da Brahim Diaz. Yazici cerca il poker, ma stavolta Donnarumma è attento. Ormai il Lille ha spazi enormi e Bamba al minuto 81 si divora un gol che sembrava fatto.

Gara convincente della Roma che spazza via gli avversari rumeni, dominandoli dall’inizio alla fine, e li stacca in testa al girone.

La Roma, con Villar provato come trequartista, ha impiegato meno di 1′ per sbloccare il risultato: solita discesa a sinistra di Spinazzola e perfetto cross per la testa di Mkhitaryan che ha piegato le mani a Balgradean. Dopo due disattenzioni scongiurate la Roma ha messo in cassaforte la partita:  con un perfetto colpo di testa di Ibanez su angolo di Veretout. I giallorossi hanno insistito e al 34esimo hanno triplicato con Borja Mayoral, bravo a segnare il primo gol in giallorosso.

Fonseca  ha continuato a fare esperimenti mettendo Jesus a sinistra a tutta fascia e riportando Villar, con l’ingresso di Pellegrini, nel naturale ruolo di regista. La Roma ha continuato a dominare e ha sfiorato altre due volte il poker con Mayoral. Lo spagnolo si è rifatto all’84’ sfruttando nel migliore dei modi un cross dalla destra di Bruno Peres.

Il Cluj, che in precedenza aveva fallito il 3-1 con il subentrato Carnat si è arreso e all’89’ ha subito anche il 5-0 da Pedro che, come su detto, ha sfruttato il lancio del subentrato Milanese, provato trequartista, battendo Balgradean con un preciso sinistro in diagonale.

Il Napoli fa una gran fatica ad imporsi a Spalato ed anzi alla fine risulta in debito con la difesa dei padroni di casa che spiana la vittoria ai ragazzi di Gattuso.

Il giovane tecnico Rozman annuncia un finto 5-4-1, perché è vero che a possesso palla del Napoli, tutti i fiumani sono dietro la linea del pallone, ma non appena il pallone cambia padrone i padroni di casa ripartono a grande velocità verso la porta partenopea.

Particolarmente interessante la prestazione  del 24 enne Luka Menalo, la cui intesa con Kulenovic,  maturata nelle Giovanili della Dinamo Zagabria crea seri problemi al Napoli provengono. Sul versante opposto sale Muric ed i tre combinano che è un piacere per gli appassionati del bel calcio. Un perfetto scambio Menalo-Kulenovic porta al gol del vantaggio: Kulenovic aspetta la sovrapposizione in area dell’ala e apre sul versante opposto un pallone che Muric, di sinistro, indirizza nell’angolino basso.

Il Napoli è in grandi difficoltà ma l’infortunio di Muric, che si tocca un fianco ripetutamente e proprio non ce la fa, dopo aver messo i brividi a Meret con un colpo di tacco sotto misura, penalizza notevolmente la squadra del giovane tecnico Rozman, perchè a rilevare un fine palleggiatore d’attacco entra il più ruvido nigeriano Yateke, che litiga con il pallone.
A fine tempo è un’ingenuità difensiva, la sola, dei croati, a consentire al Napoli di pareggiare. Un colpo di testa rimesso in area anziché sull’esterno dal giovane terzino Braut, viene allungato di testa, alla cieca, da Petagna. Un liscio sotto misura, di Elmas sembra far svanire l’occasione, ma  Mertens insegue caparbiamente la sfera e la calcia forte e basso davanti alla porta, là dove spunta  Demme che realizza.

Che non sia giornata per Braut, il ragazzino di fascia sinistra,  lo si vede anche nel secondo tempo, sul rocambolesco gol del successo del Napoli, un cross in area lisciato da Petagna, sfiorato da Politano, un flipper: la palla sbatte sul ginocchio del ragazzino e si infila. La rete arriva al 63’, dopo l’ultima fiammata locale, invero casuale, nata da un’incomprensione tra Koulibaly  e Lobotka di cui beneficia Yateke. Il nigeriano si avvicina all’area, Kulinovic fa un movimento in profondità per liberare Menalo, controllo e palla piazzata, deliziosa. Meret non ci può arrivare ma viene salvato dal palo.
Alla fine il Napoli aggancia l’AZ insieme al Real Sociedad per una classifica il cui finale appare ancora tutto da decifrare.




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