Alessandria – Una battaglia calcistica infinita ,tra mille emozioni, conclusa con una beffa atroce per il Padova. La spunta l’Alessandria ai rigori, con l’errore di Gasbarro dal dischetto e il gol di Rubin. I grigi sono in Serie B, il Padova rimane in Serie C. Partita brillante nonostante il gran caldo e occasioni a ripetizione su entrambi i fronti. Parte fortissimo il Padova, che nei primi minuti sfiora il gol prima con Kresic, che di testa mette a lato di pochissimo. C’è pure una punizione dal limite di Chiricò, che spreca un’ottima chance. Dopo i primi dieci minuti esce dal guscio l’Alessandria, che carica per una manciata di minuti sfiorando il gol con Corazza e Parodi. In entrambi i casi è attento Dini. Al 20esimo la migliore chance per il Padova, con Jelenic che si presenta solo davanti a Pisseri, ma non riesce ad angolare a sufficienza il diagonale. Al 21esimo è l’Alessandria a sfiorare il vantaggio con un bel tiro a giro di Arrighini, su cui è ancora Dini a metterci una pezza. Nel finale si vede Chiricò, che con il suo solito tiro a giro sfiora il palo dopo una deviazione. Palla a lato davvero di pochissimo. Nella ripresa si continua sulla falsariga del primo tempo. L’Alessandria squilla al minuto 30, quando Mustacchio mette a lato di pochissimo un pallone su cui non arriva per poco Arrighini. Ma la chance migliore la spreca ancora Biasci, su grande giocata di Ronaldo che lo smarca solo davanti a Pisseri. Tiro ciabattato e pallone respinto dal portiere dei grigi. La partita continua a produrre occasioni e al 31 esimo Dini si salva sul colpo di testa di Mustacchio servito da Arrighini. Poco dopo è Saber con un tiro quasi dalla linea di fondo a trovare la risposta di Pisseri. Si va ai supplementari, ma non ci sono più occasioni. Ecco i rigori: decisivo l’errore di Gasbarro
Moreno Longo, tecnico dell’Alessandria, ai microfoni della Rai ha parlato a caldo della promozione in Serie B arrivata dopo i calci di rigore contro il Padova: “Una grande emozione, abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Sono arrivato qui neanche 5 mesi fa per portare avanti un progetto e oggi festeggiamo qualcosa di straordinario, festeggiamo una Serie B che mancava da quasi 50 anni. Se lo merita la società e la piazza e vedere questa gioia mi riempie d’orgoglio. Ho visto la squadra crescere giorno dopo giorno, questi ragazzi hanno saputo attingere delle energie che non sapevano neanche di avere. La svolta? Dopo la sconfitta contro il Piacenza. Lì ho capito che potevamo farcela, è stata una sconfitta salutare che ci ha portato fino a qui perché abbiamo trasformato la rabbia e la delusione in energia positiva. Colloco questa promozione assieme alle altre grandi emozioni che ho provato nella mia carriera. Perché quando si vince è sempre una cosa fantastica”.
“A luglio io l’avevo detto: vinciamo il campionato. E qualcuno mi ha preso per matto, ma io ho sempre creduto in questo traguardo, in una stagione difficile, complicata dal Covid, senza la nostra gente. Lo sapete, io sono un tifoso e ritrovare il popolo grigio è stato meraviglioso”: così, il presidente dell’Alessandria Luca Di Masi dopo la promozione dei suoi in B.
Il numero uno dei grigi prosegue poi: “Alle 18, dal Moccagatta, partirà il pullman scoperto con tutta la squadra, il mister, la società: attraverseremo una città che siamo orgogliosi di aver riportato dove merita di stare. In otto anni e mezzo abbiamo fatto grandi cose, la cavalcata in Tim Cup, la vittoria della Coppa Italia di C. Questo è il capolavoro e sono felice che l’abbia conquistato una grande squadra, fatta di uomini eccezionali, con valori forti, con un mister che ho voluto e che con noi ha accettato di rimettersi in gioco, con il ds Artico, con tutte le persone che hanno creduto in questo progetto. Vado a buttarmi di nuovo in mezzo alla gente”.
Matteo Rubin, match-winner della finale playoff tra Alessandria e Padova, a racconta le emozioni della promozione in Serie B: “È il primo rigore della mia carriera. Non era semplice, ma speravo di batterlo. È stata un’annata durissima, difficile da descrivere. Eravamo a un passo dalla vittoria diretta, peccato per le assenze che ci hanno limitato. Siamo stati forti e determinati nel raggiungere la finale e superando squadre toste come l’AlbinoLeffe. Dedico la vittoria a mio zio, ai miei genitori e soprattutto alla mia compagna e ai nostri figli”
Giungono anche i complimenti del sindaco Gianfranco Cuttica: “L’altro giorno ho detto che se Alessandria vuole, Alessandria può: e lo ha dimostrato. L’ho vissuta al cardiopalma. Una vittoria sudata, ma anche meritata, credo. La squadra e la società hanno fatto un grande regalo alla città, perché questa è una iniezione di entusiasmo, ce n’era bisogno per tutti. La città che deve essere consapevole che quando vuole i risultati li raggiungono”.
Difficile riassumere meglio lo stato d’animo biancoscudato di come abbiano fatto il ds Sean Sogliano e il capitano Ronaldo dopo la grande delusione del Moccagatta.
Poteva essere un risveglio gioioso e trionfale dopo una cavalcata durata una stagione intera, lunghissima, con in mezzo la beffa del campionato perso per la differenza reti negli scontri diretti con il Perugia. Poteva essere una stagione diversa quando hai il miglior attacco e la miglior difesa, conquisti 79 punti in 38 partite rimanendo in testa per più di due terzi di stagione l’amarezza è ancora più grande. Poteva essere una pratica chiusa prima perché Matelica e Modena sono stati due k.o. inspiegabili per una squadra che aveva dimostrato di essere da primato, mentre a Trieste quello che è successo ha davvero poco a che fare con il gioco del calcio ed è tutt’ora difficile da spiegare. Poteva essere un’annata da ricordare perché in estate la squadra era stata allestita per vincere ma gli errori che hanno fatto la differenza
Non è andata per tanti piccoli motivi ma soprattutto perchè il regolamento che dice che a parità di punti (e di scontri diretti) vale la differenza reti, ma negli scontri diretti stessi ma soprattutto perchè il calcio è così! Da oggi Padova deve guardare al futuro, rimboccarsi le maniche e riprovarci,
Prima gli scontri diretti, poi i rigori: e anche quest’anno per il Padova è sfumata la Serie B. Così, dopo il ko di Alessandria, il Ds biancoscudato Sean Sogliano; “Abbiamo perso un campionato da primi e dopo un mese abbiamo perso la finale ai rigori. Gli errori li facciamo tutti, però…. In finale c’è poca razionalità e poca logica, ci hanno trascinato fin qui e hanno dato tutto quello che avevano. Ronaldo, Chiricò e Saber non hanno dato il massimo? Ci sarà modo di parlare di tutto, ma per noi in questo momento è giusto cucire la ferita, non riesco a ragionare dal punto di vista tecnico. Il nostro popolo meritava la B, succede che però i rigori si possono anche sbagliare.
Ronaldo Pompeu Da Silva non ha peli sulla lingua: “A volte non basta essere più bravi. Dispiace veramente per quello che abbiamo fatto quest’anno. Dispiace per la società che ha fatto una squadra importante, dispiace per i miei compagni perché abbiamo dato tutto veramente. Dobbiamo rialzare la testa ed essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Mi fa male per i ragazzi questo epilogo. Fa più male del solito. Abbiamo sentito tante parole. Non ci dimentichiamo di com’è andato il finale di campionato. In questi playoff abbiamo dato tutto. A Trieste ci hanno rubato il campionato,
questo non viene sottolineato mai abbastanza. Ci hanno segnato di mano, invece si è parlato sempre di Modena e di altro. Oggi abbiamo sbagliato due gol davanti alla porta e purtroppo sono stati decisivi, poi purtroppo c’è stato l’errore di Gasbarro. E ci dispiace tanto. Da dentro vediamo cose diverse, ringrazio tifosi e società. E’ stato un anno importante, ma non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Adesso ho solo voglia di andare a casa e abbracciare mia moglie”
Con la promozione dell’Alessandria in Serie B, il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, dallo stadio Moccagatta traccia un bilancio della stagione appena conclusa. “Onore all’Alessandria che ha combattuto per la promozione fino all’ultimo secondo. Il finale ai rigori è crudele, chi vince esulta e chi perde deve avere l’onore delle armi. Oggi finisce il campionato terribile segnato dalla pandemia.
Per dare un giudizio bisogna pensare a cosa sia successo: oltre 120 partite rinviate o spostate di orario, 200mila tamponi, due squadre colpite dal Covid nei playoff, il campionato doveva terminare la prima settimana di giugno. Le critiche? Lasciano il tempo che trovano, non ho risposto e non rispondo. Abbiamo terminato un percorso di guerra con passione, organizzazione e grande stile.
Oggi, la reputazione della Serie C è alta, grazie si club, ai tecnici, ai calciatori e anche alla qualità del personale di Lega Pro che ringrazio. Un bellissimo risultato sportivo per le squadre promosse in serie B, dispiacere per chi è retrocesso, auguri a chi approda da noi, rammarico per chi ha sperato di essere promosso. Ora, sostenibilità economica e riforme questo è l’impegno prioritario. Grazie a tutti” conclude Ghirelli.