Calcio – La Champions League torna ad essere la grande protagonista della settimana calcistica. Il martedì sera calcistico per Juventus e Lazio, il mercoledì per Atalanta d Inter.
Ultima nel gruppo B di Champions, l’Inter si prepara a ricevere a San Siro il Real Madrid. Dopo la sconfitta della gara di andata in Spagna, è importante per i nerazzurri non perdere di nuovo, per tenere vive le speranze di accedere agli ottavi di finale. Nel Real Radrid Sergio Ramos e Benzema non saranno della partita mentre Casemiro è a disposizione di Zidane. Nell’elenco dei 21 convocati del Real Madrid per la sfida di mercoledì sera in casa dell’Inter a San Siro – valida per la quarta giornata di Champions – non ci sono il difensore spagnolo e l’attaccante francese, che non hanno recuperato dai problemi fisici. Sergio Ramos aveva rimediato con la Spagna una lesione muscolare al bicipite femorale della coscia destra. Benzema invece non ha recuperato da alcuni problemi muscolari. Nell’elenco dei giocatori a disposizione di Zidane non figurano nemmeno Federico Valverde (caviglia), Militao, Jovic e Odriozola. Recuperato in extremis invece Casemiro, guarito dal coronavirus. L’Inter, dopo aver ottenuto appena due punti nelle prime tre giornate, deve obbligatoriamente vincere per sperare ancora nel passaggio del turno.
Alla vigilia, il tecnico nerazzurro Antonio Conte ha risposto alle domande dei cronisti.
Zidane all’andata ha definito la doppia sfida fra Inter e Real una finale. Quali sono per l’Inter le difficoltà di gestione di una partita che rappresenta un bivio?
“Sì è una finale. Dopo la sconfitta col Real all’andata e i due pareggi successivi, ci aspetta una partita molto difficile contro il Real, squadra che conosciamo per importanza e storia recente. Dovremo fare una grande gara. Non abbiamo tante vie di scampo. Ma sappiamo anche che se vogliamo possiamo, migliorando alcune cose rispetto all’andata. A Madrid abbiamo dimostrato di poterci giocare la partita. Con attenzione, umiltà e concentrazione dobbiamo cercare di vincere la partita”.
“Il salto di qualità lo dobbiamo fare e non lo abbiamo fatto. Ci si aspetta moltissimo da noi. Le chiacchiere stanno a zero. Contano i fatti, e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, da me ai giocatori, fino al club. Se ancora il salto non c’è stato, significa che qualcosa dobbiamo rivederla tutti”.
Lo scorso anno l’Inter segnava di più in avvio di partita, quest’anno va meglio nei secondi tempi. Si è chiesto perché?
“Lo scorso anno partivamo spesso col piglio giusto e la giusta cattiveria. Quest’anno molti si presentano contro di noi abbottonati e chiusi. Serve più pazienza a trovare la via del gol. Anche per questo è aumentato tantissimo il possesso palla. Abbiamo tantissimi minuti in più la palla, e cerchiamo di verticalizzare. Al tempo stesso, stiamo concedendo qualcosa in più. Se vogliamo essere competitivi, dobbiamo alzare l’attenzione, la fame, la cattiveria agonistica”.
La colonna vertebrale del Real Madrid è composta da Sergio Ramos, Valverde e Benzema. Il fatto che non ci siano, pensa che cambierà il modo in cui i blancos affronteranno la partita?
“Non penso che il Real possa piangere per gli infortuni. Stiamo parlando di una rosa importante, completa, con tantissimi giocatori bravi, da Real Madrid. Il fatto che la stampa parli delle assenze mi fa un po’ sorridere”.
Vi danno fastidio le critiche che l’Inter riceve sempre? Col Torino domenica l’Inter ha vinto ma sembrava quasi avesse perso.
“È un dato di fatto che si cerchi a prescindere di negativizzare tutto. Per me lo scorso anno era il primo da allenatore dell’Inter, e mentalmente ero preparato. Qualcun altro può non esserlo in squadra, fra i calciatori. Ma quando giochi in squadre importanti o è tutto bello o è tutto brutto. Questo deve darci ancora più forza. L’unico modo per non andare incontro a chiacchiere, cagate e scemenze è dare risposte sul campo. Altrimenti, si scelgono squadre medie e basse e si vive una vita tranquilla”.
Come vede Alexis Sanchez in campo come trequartista dietro a Lautaro e Lukaku?
“Potrebbe essere una soluzione a partita in corso, contro squadre di livello inferiore rispetto all’Inter. Siamo già abbastanza offensivi. Abbiamo esterni che sono ali. I centrocampisti sono più offensivi che difensivi. Difficile immaginare di potere schierare dall’inizio tre attaccanti. Durante la partita, invece, si possono rischiare i tre centrocampisti”.
Considerando che la gara è decisiva e ripensando alle sconfitte per 3-2 a Dortmund, contro il Siviglia, a Madrid, cosa deve fare l’Inter?
“Vincere la partita. Non ci sono altre vie. Per qualificarci dovremo fare 7 punti. Abbiamo trovato il girone più difficile dell’intera Champions League. Meritavamo qualcosa di più, ma se i risultati non sono arrivati dobbiamo cercare di fare le cose meglio”.
Partita molto difficile per l’Atalanta soprattutto dopo la netta sconfitta dell’andata. “L’Atalanta resta una minaccia”. Il risultato dell’andata non tranquillizza Jurgen Klopp, che al suo Liverpool chiede la massima attenzione in vista della sfida contro i nerazzurri di Gasperini: “All’andata siamo stati eccezionali, abbiamo fatto tutto nel mondo giusto, ci è riuscito tutto. Ma sappiamo che quella partita non ha niente a che fare con la gara di domani. Sono un top team con un modo speciale di giocare, mi aspetto che ci creino dei problemi”. Il Liverpool ritrova un elemento cruciale come Mohamed Salah, fermato dal coronavirus che aveva contratto durante la sosta per le nazionali: “Momo si è allenato benissimo, mi sembra stia bene, è comunque a disposizione. Vincere ci potrebbe permettere di chiudere il discorso qualificazione ma è inutile pensarci. Non possiamo giocare due o tre partite in una. Tutti conoscono la situazione, c’è da giocare e lavorare sodo”. Da parte del tecnico tedesco arriva anche un punto di vista fuori dal coro sul pubblico negli stadi: “Non capisco perché da noi possono entrare solo 2000 persone anche se lo stadio può contenerne 60 mila. Ma e’ comunque una buona notizia la riapertura da inizio dicembre”.
Vigilia burrascosa per l’Atalanta. Il volo da Orio al Serio è stato rinviato a causa di non specificati problemi tecnici al charter della società. Inizialmente era previsto nel primo pomeriggio. Noie che scombussolano i piani, perché la rifinitura ad Anfield Road salta: la squadra resta in sede a Zingonia fino al trasferimento in aeroporto.