Calcio – Il Milan vince e convince nell’insidiosa trasferta di Zagabria dominando la partita dall’inizio alla fine.
LA PARTITA
Tutto facile, il Milan ha fatto sembrare tutto facile nella trasferta di Champions a Zagabria anche se tutto facile non era. La squadra di Pioli, costretta praticamente a vincere per continuare a rincorrere l’obiettivo ottavi di finale, ha esondato al Maksimir, gestendo la foga dei padroni di casa nella prima mezz’ora per poi scappare via una volta sbloccato il match. Il 4-0 finale alla fine racconta il divario tra le due squadre in campo che nel finale di gara sarebbe potuto essere maggiore senza errori di misura davanti al portiere. Nell’ultimo turno del Gruppo E, il Milan a San Siro contro il Salisburgo si presenterà con due risultati a disposizione su tre.
Per disinnescare lo stadio della Dinamo, con un tifo caldo anche nel finale sotto di quattro gol, Pioli ha schierato una difesa obbligata con l’inedita coppia centrale Gabbia-Kjaer tra Kalulu ed Hernandez, ma soprattutto ha dato un senso offensivo alla sua squadra optando per Rebic, Leao e De Ketelaere alle spalle del riposato Giroud. Ne è uscita una prima parte di gara piuttosto equilibrata per la poca fase difensiva degli esterni d’attacco che hanno dato a Ljubicic e Moharrami spazio per provare giocate interessanti disinnescate da Kjaer, Gabbia e Tatarusanu. Allo stesso tempo in attacco il Milan ha sempre dato la sensazione di poter trovare la giocata giusta negli ultimi metri, nonostante un De Ketelaere sempre alla ricerca della posizione giusta tra le linee.
L’episodio che ha cambiato il corso della serata è arrivato al 39′ con un calcio di punizione dal limite, e conseguente schema, pennellato da Tonali sulla testa di Gabbia per il gol del vantaggio che ha rotto l’equilibrio poco prima dell’intervallo. Il Milan però la partita l’ha vinta al rientro dagli spogliatoi con un approccio ancora più aggressivo e determinato che nel giro di quattro minuti ha portato De Ketelaere a sprecare un pallone importante in area e Leao, aiutato dal movimento di Hernandez alla sua sinistra e da una difesa passiva della Dinamo, a firmare il raddoppio che ha raffreddato le ambizioni di rimonta dei ragazzi di Cacic.
Pochi secondi dopo il triplo cambio da all-in del tecnico di casa per provare l’impresa, Tonali si è conquistato il rigore che Giroud ha trasformato nel 3-0 e dieci minuti più tardi è stata l’autorete di Ljubicic a far calare il sipario sul tabellino della sfida prima di qualche errore di superficialità di Krunic e Rebic nel finale. Per il Milan un successo d’oro a Zagabria, per la Dinamo fine della striscia da 31 partite di imbattibilità davanti ai propri tifosi.