Champions League – Che cosa sta accadendo al Real Madrid?
Questa è la domanda che si pongono gli appassionati di calcio di tutto il mondo dopo la clamorosa eliminazione della blasonata compagine spagnola dalla Champions Legue.
Un equipe irriconoscibile, è affondata, davanti agli sguardi increduli dei propri tifosi, sotto i colpi di un Ajax lontana parente di quella meravigliosa degli anni ottanta.
Il Real Madrid ha subitoe il gioco degli olandesi sin dai primi minuti, al 18′ gli ospiti sono già in vantaggio per 2-0, è sbiadito e non riesce neppure a dominare nel possesso palla (53% vs 47%). Statisticamente la partita si gioca sul filo dell’equilibrio: i padroni di casa realizzano 20 tiri totali contro i 16 degli avversari, questi però inquadrano più volte (8) la porta rispetto agli uomini di Solari (7). L’unico vantaggio madrileno riguarda il numero dei corner, 6 – 3, troppo poco per i campioni d’Europa in carica, irriconoscibili un anno dopo.
La squadra di Solari ha visto infrangersi nell’ultima settimana tutti gli obiettivi stagionali dalla Coppa del Re, l’eliminazione ad opera del Barcellona, al titolo nazionale, distante attualmente 12 punti, e alla Champions League per l’appunto. A ciò si aggiungono altri, sconfortanti numeri: nelle ultime quattro partite disputate al Bernabeu, i Blancos hanno raccolto altrettante sconfitte, realizzato due soli gol e subiti ben dieci. Sembra essere lontano il periodo in cui il Real era Galacticos, eppure sono trascorsi soltanto alcuni mesi in cui l’involuzione della squadra è stata sotto gli occhi di tutti. Il Real Madrid di Zinedine Zidane era un’altra squadra. Che il tecnico francese abbia avuto un presentimento ed abbia abbandonato la nave prima che arrivasse la tempesta?
Certo il Real ha la grande mancanza di Ronaldo ma i giocatori, i top player ci sono ma le cose non vanno…..
Da valutare il caso Isco che ieri non si è neppure recato allo stadio per assistere alla partita!
Prima del gol inutile di Asensio, Stuani, Portu, Luis Suárez, Varane (nella propria porta), Luis Suárez, Rakitic, Ziyech, Neres e Tadic avevano trovato la via della rete in quello che è sempre stato il tempio madridista.
Questa verrà ricordata come una delle peggiori stagioni del Real Madrid in assoluto e il motivo è in questi record negativi:
- Peggior sconfitta di sempre in casa nelle competizioni europee (la precedente era lo 0-3 contro il CSKA Mosca dello scorso dicembre, sempre con Santiago Solari in panchina)
- Prima eliminazione della storia in Champions dopo aver vinto la gara d’andata fuori casa (la seconda in assoluto dopo l’impresa dell’Odense Boldklub nella Coppa UEFA del 1994-95)
- Quarta sconfitta interna di fila al Santiago Bernabeu: è solo la terza volta nella storia dopo il 1995 e il 2004
- Quattro gol subiti al Bernabeu in Champions: era accaduto solo contro il Bayern Monaco (4-2 nel febbraio 2000) e lo Schalke 04 (4-3 nel marzo 2015)
- Prima eliminazione agli ottavi dalla stagione 2009-10 contro il Lione
- Tre gare perse in casa con 3 o più gol di scarto nella stessa stagione (0-3 CSKA, 0-3 Barça e 1-4 Ajax) per la prima volta in 117 anni di storia.
- Ora i tifosi attendono la rinascita di una squdra che dovrà ripartire da un tecnico d’esperienza che, seppur strapagato, avrà il difficile compito di riportare in augue un Real Madrid in enorme difficoltà.