Calcio – Champions League: doppia sconfitta per le milanesi

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Calcio – Buon gioco, tante emozioni ma nessun punto per Inter e Milan nell’esordio stagionale in Uefa Champions League.  I ragazzi di Inzaghi, escono sconfitti da San Siro dopo una buona partita giocata davanti al blasonato Real Madrid. Con il Liverpool il Milan va sotto, rimonta, ma poi nel finale esce sconfitto per 3-2.

Gli uomini di Inzaghi partono forte, disputano un grande primo tempo, sprecano qualche chance di troppo, ma si mantengono in totale controllo anche nella ripresa, rischiando pochissimo e garantendo ad Handanovic una serata quasi da spettatore non pagante. Poi, però, la distrazione fatale, quella che contro squadre come il Real non ti puoi mai permettere. Vecino si perde Camavinga, i difensori centrali non scivolano a dovere nelle marcature e il pasticcio è servito. La notizia positiva è che mancano ancora 5 gare e che quella vista al Meazza è una squadra con tutte le carte in regola per passare il turno, al di là di questo primo, immeritato, passo falso.

La prima chance importante della serata è proprio per i nerazzurri, con Dzeko che raccoglie un assist al bacio di Lautaro e incrocia col destro, trovando il riflesso di Courtois. La squadra di Inzaghi gioca con grande personalità, senza timore di sbilanciarsi e affacciandosi più di una volta nell’area madrilena. Al 18′ sono ancora i nerazzurri ad andare vicini al gol, ma il colpo di testa di Lautaro, dimenticato dalla difesa avversaria, è troppo centrale per spaventare il portiere belga. Il Real prova ad alzare il baricentro nella seconda metà del primo tempo, ma Skriniar, De Vrij e Bastoni sono sempre attentissimi nelle chiusure e rischiano qualcosa solo su un colpo di testa di Militao sugli sviluppi di corner. Il finale di frazione è ancora a forti tinte nerazzurre, le occasioni fioccano, ma sulla più clamorosa (zampata di Dzeko in allungo) è ancora impeccabile Courtois.

Nella ripresa gli uomini di Ancelotti scendono in campo con un altro piglio, provando a imporre il proprio palleggio come mai erano riusciti a fare nei primi 45′. Ad andare vicinissima al gol è però ancora una volta l’Inter, con un colpo di testa di Dzeko sugli sviluppi di corner che trova l’ennesima super parata di Courtois. Inzaghi sceglie di cambiare gli esterni inserendo contemporaneamente Dumfries e Dimarco, poi è il turno anche di Correa (per Lautaro) e Vidal (per un impalpabile Calhanoglu). Ancelotti si gioca invece le carte Rodrygo e Camavinga. I cambi non sembrano dare la scintilla che i tecnici speravano e la partita si trascina stancamente verso quello che appare un inevitabile 0-0, ma all’ultimo respiro arriva la beffa per i padroni di casa, firmata proprio dai due neo entrati dei Blancos: perfetto l’inserimento di Camavinga sul lancio di Valverde, cross all’indietro per Rodrygo che anticipa Bastoni e incrocia col sinistro infilando Handanovic e gelando San Siro.

INZAGHI

“E’ mancato solo un pizzico di attenzione in più”. Simone Inzaghi è davvero deluso per aver perso all’89’ contro il Real: “C’è dispiacere perché dopo una prestazione del genere è quasi incredibile dover commentare una sconfitta. Ho chiesto personalità e coraggio e le abbiamo avute. Purtroppo abbiamo trovato un portiere a cui era difficile fare gol. Dobbiamo guardare avanti e pensare a come abbiamo tenuto il campo contro il Real Madrid”.

“Era il ritorno in Champions davanti nostri tifosi. Spiace per loro, per la società e per i ragazzi che hanno dato tutto in campo. Contro squadre così non puoi abbassare la concentrazione un attimo che ti puniscono. Giocando così, però, sono fiducioso per il futuro e per la qualificazione. Di positivo resta come abbiamo tenuto il campo, le conclusioni fatte e come abbiamo aggredito il Real. Qualcosa che cancellerei sono tutte quelle parate di Courtois, nel senso che uno o due dovevamo buttarle dentro e non avremmo perso…”, conclude.

ANCELOTTI

“Era la partita più difficile di questo girone e l’abbiamo fatta anche con sofferenza. L’Inter ha tenuto nel primo tempo un ritmo alto che ha pagato nella seconda parte”. Il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti analizza così il successo di San Siro nel debutto in Champions League. “Noi e l’Inter siamo le due squadre favorite del girone e noi abbiamo preso vantaggio con questa vittoria – ha proseguito Ancelotti – Nessuno si aspettava la vittoria dello Sheriff sullo Shakhtar. Bisogna sempre stare attenti”.

LIVERPOOL-MILAN 3-2

I Reds di Klopp hanno dominato la sfida per mezz’ora, sbloccando il match con l’autorete di Tomori al 9′ e sbagliando un rigore con Salah al 14′. Prima dell’intervallo il Milan ha ribaltato la situazione con Rebic e Diaz in meno di due minuti, ma nella ripresa Salah e Henderson hanno firmato il controsorpasso decisivo.

Quasi inaspettate dopo mezz’ora di dominio assoluto dei padroni di casa, ma travolgenti come le due reti di Rebic e Diaz nel giro di 110 secondi che hanno mandato il Milan in vantaggio all’intervallo dopo l’autogol sfortunato di Tomori in avvio di gara e il rigore parato da Maignan poco dopo ad evitare la deriva.

Proprio dalle parate del portiere francese, il migliore in campo nonostante i tre gol subiti, e dalle chiusure di Tomori e Kjaer nel mare impetuoso degli attacchi del Liverpool, il Milan ha costruito una zattera in attesa del passaggio della tempesta di casa. Nonostante qualche scelta inaspettata di Klopp, come Origi dal primo minuto, il Liverpool infatti per tutta la prima mezz’ora ha approfittato anche dell’emozione del debutto su certi palcoscenici di gran parte dei giocatori del Milan, facendo il bello e il cattivo tempo e inondando di conclusioni lo specchio della porta di Maignan: 14 tiri in 30 minuti, ma un solo gol con tanto di deviazione a spiazzare Maignan e il rigore parato dell’estremo difensore a Salah con annessa respinta sulla ribattuta di Jota.

Tra il 42′ e il 44′ il Milan ha alzato la testa riuscendo a imbastire due ripartenze fulminee, palla a terra e ad approfittare degli spazi lasciati dalle maglie larghe della difesa del Liverpool. Con passaggi precisi, dribbling e movimenti senza palla funzionali all’azione, prima Rebic su assist di Leao con un diagonale rasoterra e poi Diaz, spingendo in rete a porta vuota il pallone dopo un’azione portata avanti da Leao, Rebic e Hernandez, hanno ammutolito Anfield per tutto il quarto d’ora dell’intervallo.

Silenzio che sembrava potesse prolungarsi subito a inizio ripresa quando Kjaer ha infilato il terzo gol, ma dopo un fuorigioco di Hernandez autore dell’assist, ma che è sparito completamente pochi minuti dopo quando Salah lanciato davanti al portiere da uno scavetto di Origi ha rimesso in equilibrio la sfida. Il dominio del primo tempo non si è rivisto da parte del Liverpool, ma la sfida si è spostata completamente nella metà campo del Milan che non è più riuscito a ripartire nonostante l’ingresso di Giroud e Florenzi. L’episodio chiave è arrivato al 69′ sugli sviluppi di un corner respinto centralmente da Bennacer su cui capitan Henderson al limite dell’area, e dimenticato dall’esterno ex Psg, si è fiondato pescando l’angolino al volo. Una volée appunto da tre punti e una pacca sulle spalle ai ragazzi di Pioli.

PIOLI

Ha commentato Pioli a fine partita: “Siamo usciti bene rimontando, ma il nostro rimpianto sono i gol subiti nella ripresa dove abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. Il livello si è alzato, ma questa gara ci farà crescere per qualità e intensità. La squadra era motivata e ci aspettavamo una partenza forte del Liverpool, ma noi con la palla siamo stati troppo statici senza saltare la loro pressione. La palla ce l’avevano sempre loro  ma è chiaro che la qualità dei Reds ci ha messo in difficoltà. Ho parlato con la dirigenza della prestazione, anche con Klopp che era bello sorridente per la vittoria. E’ stata una bella partita, peccato per il risultato ma vado via da Anfield con la consapevolezza che questa squadra può crescere ancora molto. Il livello di questa competizione è molto alto, abbiamo sbagliato e pagato, ma così cresceremo di più”.

“Avevamo preparato qualche posizione in campo per imbucarli e saltare la pressione, ma sono partiti forte coprendo gli spazi. Ci hanno indirizzato dove volevano loro, anche se a volte non siamo stati precisi nella ripartenza”. Il ritmo ha fatto la differenza: “Sicuramente la trasmissione della palla del Liverpool è a un livello molto alto, avremmo dovuto muoverci un po’ di più per trovare qualche passaggio filtrante in più. Non esserci riusciti ci dà rammarico, ma qualcosa di buono l’abbiamo fatto e dovevamo accelerare i passaggi”.

KLOPP

Jurgen Klopp rende merito ai rossoneri:”È stato quasi tutto perfetto, a parte quando abbiamo rischiato di perdere. Ci siamo slegati e hanno segnato due gol. Poi abbiamo avuto tempo per riprendere in mano la partita, segnando due bellissimi gol. Non ho mai pensato che non potessimo rimontare e alla fine abbiamo vinto penso in modo meritato. Ma il Milan in quei dieci minuti ha quasi cambiato tutta la partita”, ha detto il tecnico tedesco dei Reds.

“Non ero arrabbiato. Ce l’aspettavamo, a dirla tutta, visti i cinque-dieci minuti precedenti ai due gol. Abbiamo provato a far arrivare questo messaggio in campo, ma non ci siamo riusciti a causa della fantastica atmosfera dello stadio. A centrocampo dobbiamo essere organizzati e non lo eravamo in quel momento, per cui aspettavo l’intervallo per poter sistemare questa cosa”.




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