Champions League – La squadra di Conte cade a Madrid per 3 a 2 dopo aver rimontato il doppio svantaggio, mentre i neroazzurri di Gasperini sono stati travolti in casa dal Liverpool per 5 a 0.
Terzo turno di Champions da dimenticare per le due italiane neroazzurre. L’Atalanta è stata letteralmente travolta in casa dal Liverpool: 5 a 0 il clamoroso risultato firmato da una tripletta di Jota, due nel primo tempo con cui si è chiusa la prima frazione e altre tre reti nella ripresa di Salah e Mané e appunto la terza di Jota. Gli uomini di Jurgen Klopp al Gewiss Stadium hanno surclassato quelli di Gasperini sia per tecnica che velocità di azione: quest’ultima era stata l’arma in più che negli ultimi anni aveva fatto fare un grande salto di qualità ai bergamaschi, almeno nel nostro campionato di Seria A. Un risultato che inoltre pregiudica pesantemente il percorso dell’Atalanta in Europa.
Gasperini recupera in extremis Hateboer per la corsia di destra, mentre a sinistra inserisce Mojica al posto dell’infortunato Gosens. Attacco affidato a Gomez, Muriel e Zapata. Per Klopp tridente composto da Salah, Jota e Manè. Il Liverpool si presenta dopo una manciata di secondi con Diogo Jota che salta Hateboer e conclude, ma Sportiello è attento. Le squadre giocano a viso aperto e con questo sistema i Reds sono sempre pericolosi quando attaccano: Sportiello alza in angolo un tiro di Manè al 13′, mentre Muriel tenta di rispondere due minuti dopo ma Alisson se la cava in due tempi. Il portiere nerazzurro salva anche su Jones, ma nulla può al 17′: lancio per Diogo Jota che penetra in area e insacca con un tocco sotto a scavalcare l’estremo difensore di casa. E’ Luis Muriel il più attivo e pericoloso dei suoi e infatti anche al 19′ impegna Alisson. Poco dopo la mezz’ora, cross dalla destra, Diogo Jota controlla col sinistro e insacca sul primo palo col destro per il 2-0 Reds.
Dal minuto 47 al 54′, i Reds chiudono i conti segnando ben tre gol nel momento in cui l’Atalanta era chiamata alla riscossa. Comincia Salah con un contropiede cominciato da un corner nerazzurro: l’ex romanista scappa inseguito da Hateboer ma, una volta giunto in area, l’olandese gli concede il sinistro e Salah non perdona. Al minuto 49 l’egiziano lancia Manè che entra in area e supera Sportiello con uno scavino di sinistro per il poker. Il 5-0 arriva al 54′, ancora una volta con l’Atalanta in attacco: ennesima ripartenza e Diogo Jota supera Sportiello in uscita e si porta a casa il pallone.
“L’anno scorso ci è capitato di perdere male a Manchester ma avevamo la sicurezza di migliorare. Oggi il divario è stato davvero pesante e dobbiamo riflettere sull’aspetto tattico-strutturale in partite come queste”, ha detto Gasperini commentando la prestazion dell’Atalanta. “Venivamo da due buoni risultati, non c’era nessun tipo di timore. Abbiamo affrontato il Liverpool con la fiducia di poter reggere ed essere pericolosi ma loro erano troppo più forti di noi. Non siamo più una squadra così intensa, abbiamo modificato un po’ le nostre caratteristiche ed è giusto riflettere su partite come queste. Il tempo passa anche per noi, certe velocità facciamo fatica a tenerle: dobbiamo fare le valutazioni del caso, c’è tempo e vedremo nelle prossime partite. Stiamo prendendo troppi gol e segniamo un po’ meno, corriamo meno chilometri. Già con l’Ajax è stato un campanello d’allarme, oggi abbiamo trovato ancora un altro livello. Giocare partite ravvicinate incide, il campionato italiano è impegnativo ma è anche un’abitudine per le squadre che giocano le coppe e non dev’essere un alibi”, ha concluso Gasperini.
“Confermo ciò che ho detto ieri su di loro, abbiamo giocato una grande partita – sono le parole di Klopp nel post partita -. L’Atalanta ci ha dato dei problemi. Abbiamo sfruttato il nostro potenziale e la nostra difesa ha giocato a un gran livello. Abbiamo segnato 5 gol, ma Alisson ha fatto tre interventi decisivi. Sono soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi”. “Abbiamo fatto un’ottima prestazione. Chi è sceso in campo stasera ha giocato perché aveva le caratteristiche giuste per affrontare l’Atalanta – ha detto ancora il tecnico dei Reds -. Firmino? Sarà presto titolare, se tra qualche anno mi chiederanno se ci sarà qualcosa di speciale in questo Liverpool dirò che ci sono stati giocatori come Firmino. Anche Diogo Jota ha fatto una prestazione incredibile. Poi c’è Williams che è alla sua seconda partita, ha giocato bene contro Zapata. A volte è rimasto basso, quando attaccavamo è rimasto spesso indietro. Abbiamo dato responsabilità a tutti. È stato sostenuto da tutti i suoi compagni, questo mi ha fatto piacere”, ha concluso Klopp.
Perde anche l’Inter a Madrid sconfitti per 3 a 2 dai “Blancos” di Zinédine Zidane. La gara per i nerazzurri di Conte parte subito in salita.
L’Inter, in formazione praticamente tipo con Perisic confermato seconda punta ha rischiato su tre conclusioni di Asensio e Valverde ma ha replicato colpo su colpo, cercando di sorprendere la linea alta del Real, sfiorando il vantaggio con Barella (colpo di testa sulla traversa), Lautaro e Vidal. A complicare tutto ha pensato al 25′ Hakimi che con uno sciagurato corto retropassaggio da metà campo ha lanciato Benzema che ha ringraziato e ha insaccato a porta vuota dopo aver saltato anche Handanovic in uscita. L’Inter ha accusato psicologicamente il colpo e dopo aver rischiato su una serpentina in area di Hazard, sventata in angolo da Handanovic, ha incassato il 2-0 sul corner seguente (33′), pennellato perfettamente da Kroos sulla testa di Ramos. I nerazzurri non hanno avuto neppure il tempo di scoraggiarsi che sono rientrati in partita (35′). Barella ha tramutato in oro un pallone arrivatogli sulla trequarti, smarcando in area Lautaro con un colpo di tacco, l’argentino ha anticipato Varane e con un destro radente ha infilato Courtois.
Nella ripresa il Real ha mancato il colpo del ko con una puntata dal limite di Vazquez di poco a lato e, subito dopo ha incassato il 2-2 complice anche un mancato giusto riposizionamento in campo dopo i cambi offensivi voluti da Zidane (Vinicius jr e Rodrygo per Hazard e Asensio): Lautaro, con una torre perfetta, ha smarcato in area sulla sinistra Perisic che con un calibrato diagonale di sinistro in girata ha infilato Courtois. Sulle ali dell’entusiasmo i nerazzurri hanno insistito e per due volte hanno sfiorato il 2-3: prima con un destro a giro dal limite di Lautaro che ha sfiorato l’incrocio e poi con un altro diagonale di Perisic che ha clamorosamente fallito il bersaglio.
Il Real ha ringraziato e, con una perfetta azione in ripartenza, si è andato a prendere i 3 punti, proprio con i due nuovi entrati (80′): Vinicius è scappato via sulla sinistra a un de Vrij finito fuori posizione e ha servito a centro area Rodrygo che con un destro secco ha freddato Handanovic. Gara, di fatto, finita qui anche se c’è stato il tempo di vedere per due volte Benzema mancare il 4-2, prima con un tocco maldestro a porta vuota e poi con un destro radente, messo di piede in angolo da Handanovic. Il 25 novembre, nella gara di ritorno contro il Real, per l’Inter sarà vietato fallire.
“Servono anche step come questi per crescere. Sono soddisfatto della mentalità mostrata dalla mia squadra”. Antonio Conte sembra più contento degli errori dei singoli che della squadra: “Al di là del risultato noto che c’è una crescita esponenziale sotto tutti i punti di vista. Non so quante squadre siano venute qui a Madrid a giocare una partita del genere. I risultati di questo periodo non ci premiano, ma ci dimostrano che i dettagli spostano la partita. Non ci sono scorciatoie, anche noi stiamo facendo il nostro percorso. A livello europeo siamo cresciuti rispetto allo scorso anno. Dobbiamo capire dove e come migliorare in tutto, oggi siamo amareggiati ovviamente. Possiamo comunque giocarci la qualificazione”.
Samir Handanovic recrimina sul risultato finale: “Volevamo vincere, la sensazione era quella anche in campo. Abbiamo avuto due occasioni alla fine e non le abbiamo sfruttate: gli episodi oggi hanno fatto la differenza. In area di rigore loro sono stati più cattivi. Dobbiamo crescere nella cattiveria agonistica, anche se abbiamo giocato meglio di loro per un bel pezzo della partita”.
Zinedine Zidane è moderatamente soddisfatto del suo Real Madrid: “Abbiamo vinto una partita difficile contro una squadra molto forte come l’Inter. E’ stata una gara equilibrata, ma alla fine abbiamo trovato il gol di Rodrygo che ci ha dato la vittoria, siamo contenti perché sono punti importantissimi per noi ma la qualificazione resta ancora lontana. Dobbiamo andare a giocare a Milano in casa dell’Inter e sarà un’altra partita molto complicata”.
Per quel che riguarda le altre partite del martedì sera Bayern Monaco in grande spolvero. I campioni in carica della Champions passano 6-2 in casa del Salisburgo consolidando il primato nel girone A e confermando il pronostico di chi vede i bavaresi ancora superiori a tutti.
Nei gironi di Inter e Atalanta vincono Borussia Moenchengladbach e Ajax, bene anche Manchester City e Porto, solo un pari per l’Atletico Madrid in casa del Lokomotiv Mosca.
Risultato comunque abbastanza bugiardo in Austria dove il Salisburgo resta in partita fino al 79′, quando il punteggio era ancora sul 2-2. Padroni di casa addirittura in vantaggio al 4′ con Berisha, pareggio al 21′ di Lewandowski su rigore, vantaggio bavarese con l’autogol di Kristensen e nuovo pari di Okugawa. Nel finale 2-3 di Boateng per il Bayern che poi dilaga con Sane, ancora Lewandowski e Lucas Hernandez. Nel girone A solo un pari per l’Atletico Madrid 1-1 in casa del Lokomotiv Mosca: succede tutto nel primo tempo con Miranchuk che risponde su rigore a Gimenez. Classifica: Bayern 9, Atletico 4, Lokomotiv 2, Salisburgo 1.
Nel girone dell’Inter clamoroso successo 6-0 del Borussia Moenchengladbach in Ucraina sullo Shakhtar Donetsk, che una settimana fa aveva fermato la squadra di Conte sullo 0-0. Per i tedeschi tripletta di Plea e reti di Bondar su rigore, Bensebaini e Stindl. Grande bagarre in classifica anche se, ora come ora, i nerazzurri sarebbero fuori anche dall’Europa League.
Pur decimato dal Covid, l’Ajax passa 2-1 in Danimarca contro il Midtjylland, sempre più Cenerentola del girone. Per i Lancieri a segno Antony e Tadic, non basta per i padroni di casa Dreyer.
Nel girone C vincono, entrambe per 3-0, City e Porto rispettivamente contro Olympiacos e Marsiglia. Per la squadra di Guardiola a segno Ferran Torres, Gabriel Jesus e Cancelo, per i lusitani Marega, Sergio Oliveira su rigore e Diaz.