CALCIO – La Juventus cade 4-3 a Lisbona contro il Benfica e dice addio alla Champions League con un turno d’anticipo. Ennesima prestazione europea da dimenticare per i bianconeri, che vanno sotto dopo 17′ puniti dal gol di Antonio Silva, la riagguantano al 21′ con Kean, ma poi crollano sotto i colpi di Joao Mario (rigore) e Rafa Silva (doppietta). Nell’ultimo quarto d’ora arrivano i gol di Milik e McKennie
LA PARTITA
Per la prima volta dopo 8 anni la Juventus non supera la fase a gironi di Champions e si ritrova costretta a giocarsi l’accesso all’Europa League col Maccabi, in una sfida a distanza che andrà in scena la prossima settimana tra Torino e Haifa. Un fallimento clamoroso, in un girone sulla carta tutt’altro che impossibile, ma figlio di una serie di prestazioni veramente desolanti. prossime partite, specialmente per l’impatto dei giovani.
PRIMO TEMPO
Allegri lancia Gatti dal 1′ al posto di Alex Sandro, vittima di un problemino all’anca, e tiene ancora in panchina Milik per schierare Kean al fianco di Vlahovic. I padroni di casa partono meglio, sfruttando la loro grande qualità dalla trequarti in su e mettendo più di una volta in difficoltà una difesa bianconera piuttosto in bambola nei primi minuti. La qualità nel palleggio fa la differenza, ma il Benfica la sblocca sugli sviluppi di un corner: marcatura rivedibile di Gatti su Antonio Silva, che sfrutta il cross perfetto di Fernandez e porta avanti i suoi (con deviazione decisiva dell’ex Frosinone). La Juve sembra un po’ in sofferenza, ma approfitta anche lei di un corner per rimettere subito a posto le cose: è Vlahovic a sbucare alle spalle di tutti e insaccare in due tempi, anche se l’ultimo tocco è di Kean e il gol viene poi assegnato lui. Neanche il tempo di esultare e un goffo intervento di Cuadrado in area (fallo di mano) mette Joao Mario sul dischetto: implacabile l’ex Inter e 2-1 Benfica. Al 34′ Vlahovic va vicino al 2-2, ma sciupa su un bell’invito di Kostic e sull’azione successiva i bianconeri crollano: palla perfetta di Joao Mario per Rafa Silva, che approfitta della dormita di Bonucci per battere Szczesny con un gran colpo di tacco.
SECONDO TEMPO
A inizio ripresa c’è Milik al posto di Kean, ma i problemi della Juve sono tutti in difesa: ennesimo pasticcio di Bonucci, che regala palla agli avversari in uscita e si fa infilare da Rafa Silva, che batte Szczesny con un lo scavetto. I ragazzi di Allegri escono mentalmente dalla partita e rischiano seriamente l’imbarcata. Nell’ultima mezzora c’è spazio per Miretti, Soulé e Iling-Junior e proprio quest’ultimo ha l’impatto più devastante: a un quarto d’ora dalla fine ispira il gol di Milik: grande affondo sulla sinistra e cross perfetto per il sinistro al volo del polacco che batte Vlachodimos. Due minuti dopo dà il La all’azione che porta al clamoroso 4-3 siglato McKennie. Le emozioni non sono finite: c’è tempo per un palo di Rafa Silva in contropiede e per uno sfiorato da Gatti su calcio d’angolo, poi il fischio finale che sancisce l’eliminazione della Juventus dalla Uefa Champions League.