Calcio – Dopo le emozioni di Napoli-Barcellona di ieri sera, oggi la Champions Legue ritorna in campo con due partite di grande interesse. la Juventus di Sarri sarà di scena a Lione, mentre in Spagna il Real Madrid ospiterà il Manchester City.
Il Napoli ha sprecato una grande occasione in Champions League, quell’occasione che Inter e Roma non dovranno perdere quseta sera in Europa League.
Intendiamoci il pallone è rotondo e nel calcio tutto (quasi) può succedere ma per il Napoli ottenere il risultato qualificazione a Barcellona non sarà certamente semplice.
Al Napoli non basta una prova tatticamente perfetta per riuscire a battere il Barcellona nell’andata degli ottavi di Champions League. In un San Paolo con quasi 45 mila presenti, per un incasso superiore ai 4 milioni di euro, gli azzurri vanno avanti con Mertens e vengono riacciuffati nella ripresa da Griezmann (1-1) e ora dovranno compiere un mezzo miracolo per andarsi a prendere al Camp Nou il pass per i quarti. I catalani hanno lasciato il segno con una giocata a memoria dopo aver a lungo sbattuto sul muro azzurro. Al Napoli resta il rimpianto per essere stato punito nell’unica disattenzione avuta nei 90′ e per non essere riuscito a segnare con Callejon, subito dopo l’1-1, quella rete che avrebbe sicuramente alimentato maggiori speranze.
Gattuso per l’occasione ha confermato le previsioni della vigilia cambiando solo due pedine rispetto alla squadra passata a Brescia: dentro di nuovo Zielinski e Callejon, fuori Elmas e Politano. Sul fronte opposto Setien ha sciolto gli ultimi dubbi preferendo Umtiti a Lenglet quale partner di Piqué in difesa e ha confermato Rakitic in mediana lasciando in panchina Arthur.
Il Napoli ha deciso di giocarsi le proprie carte con umiltà: palla agli avversari e squadra tutta raccolta nella propria metà campo, in 25 metri, in modo da non concedere alcuno spazio a Messi e compagni. Il Barcellona è caduto con entrambi i piedi nella trappola. Ha effettuato un lungo e sterile possesso palla ed al primo tentennamento è stato punito (30′).
Firpo si è fatto rubar palla da Zielinski che si è involato a destra e ha servito al limite Mertens che, dopo un controllo, ha spedito il suo magico destro a giro proprio sotto l’incrocio alla sinistra dell’immobile ter Stegen. Per il belga è una rete storica: raggiunto Marek Hamsik a quota 121 in testa alla classifica dei marcatori di tutti i tempi del Napoli. Il Barcellona ha accusato il colpo e per poco non è stato punito ancora prima della fine del tempo: sugli sviluppi di una palla inattiva, Mario Rui ha pescato in area sulla destra Callejon che ha rimesso in mezzo per Manolas che di prima intenzione da buona posizione non ha trovato la porta per mezzo metro.
Nella ripresa la musica non è cambiata fino al 57′: subito dopo aver perso Mertens, colpito duro al collo del piede da Busquets, gli azzurri sono stati infilati da Griezmann che ha concluso una delle tante azioni che il Barça fa a memoria. Lancio di Busquets in area sulla destra per l’accorrente Semedo che, tenuto in gioco da Di Lorenzo, ha servito in mezzo l’attaccante francese che ha comodamente insaccato da pochi passi. Il Napoli ha avuto un sussulto d’orgoglio ma non è riuscito a tornare avanti: dopo un destro di Insigne, respinto da ter Stegen, la palla per il 2-1 è capitata sui piedi di Callejon che, smarcato in area tutto solo dal subentrato Milik, ha incredibilmente calciato il pallone addosso al portiere in uscita.
L’ultimo acuto lo ha avuto ancora il Napoli con Insigne che, però, con il suo classico destro a giro dalla sinistra, ha spedito la palla tre metri oltre l’incrocio. Nel finale Vidal ha perso la testa commettendo prima un duro fallo su Mario Rui e poi scontrandosi faccia a faccia col portoghese. L’arbitro Brych ha visto tutto e lo ha giustamente espulso. Il cileno e Busquets (ammonito sotto diffida), al ritorno, il 18 marzo, non ci saranno.
Missione impossibile? No! Missione difficile!
Prima il Lione nell’andata degli ottavi di finale di Champions League in programma questa sera (ore 21 al Groupama Stadium), poi l’Inter nello scontro scudetto in calendario domenica 1 marzo (probabilmente a porte chiuse)
La Juventus si prepara ad affrontare al meglio le prossime due importantissime sfide e per Maurizio Sarri le prime buone notizie arrivano dall’infermeria:
Maurizio Sarri recupera Gonzalo Higuain e registra il rientro in gruppo di Douglas Costa. Nella seduta odierna il centravanti argentino è rientrato in gruppo svolgendo la seduta di allenamento completa: un’ottima notizia dopo lo stop nell’ultimo appuntamento di campionato contro la Spal, arrivato dopo due allenamenti personalizzati, a causa di una lombalgia. Douglas Costa ha invece disputato una piccola parte dell’allenamento in gruppo dopo l’infortunio patito sul campo di Verona. Per la trasferta in Francia, oltre al Pipita, Sarri potrà nuovamente contare su Miralem Pjanic, ormai ristabilito dopo il problema muscolare accusato nella gara contro il Brescia, e su Sami Khedira, nuovamente arruolabile dopo l’operazione al ginocchio.
Lo scorso anno il suo Ajax, sfavorito alla vigilia, fece vivere una delle più grandi delusioni degli ultimi anni alla Juventus. Quest’anno Matthijs De Ligt è dall’altra parte della barricata, con la maglia bianconera addosso: difficile in ogni caso trovare un qualunque parallelo tra l’Ajax, squadra giovane e ricca di talento, e il Lione, potenzialmente una sorpresa ma priva di due calciatori fondamentali come Depay e Reine-Adelaide.
“Li conosco abbastanza – racconta De Ligt a Uefa.com due giorni prima del calcio d’inizio dell’andata degli ottavi di Champions -. CI sono due miei compagni di nazionale come Depay e Tete, inoltre ho affrontato il Lione quando ero all’Ajax: una squadra molto forte, con tanti giovani. In questo senso è simile all’Ajax, perché può contare su molti giovani che vogliono crescere. Dobbiamo essere pronti”. Lione trascinato agli ottavi di finale dai gol di Depay, prima che l’attaccante olandese fosse costretto ad alzare bandiera bianca contro il Rennes per la rottura del crociato: “Conosco benissimo Memphis perché ci alleniamo insieme in nazionale, è un giocatore fantastico. È un attaccante molto difficile da affrontare, ma il Lione è forte anche senza di lui”.
“Iniziamo a sentire il brivido delle fasi finali, delle partite in cui si decidono i bilanci della stagione. Siamo carichi ed entusiasti di affrontare queste partite”. Parola di Daniele Rugani: “non vediamo l’ora di affrontare il Lione, è una sfida importante e andremo là per fare la partita e segnare. Sarà un match bello e difficile, ma siamo pronti perché è uno dei principali obiettivi che abbiamo”.
Sulla partita si è espresso anche l’allenatore del Lione Rudy Garcia ben conosciuto in Italia per aver allenato, con alterne fortune, la Roma.
Quella contro la Juve è definita da molti una missione impossibile per il Lione
“Hanno quasi ragione, ma è il quasi che può fare la differenza. La Juve è strafavorita, sono una grande squadra che ho conosciuto da vicino in Italia: quando sono arrivato io avevano già vinto due scudetti consecutivi, poi ne hanno conquistati altri sei. La Juve è una grande squadra con grandi giocatori, ancora di più dopo l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, un calciatore mondiale. Non sempre però nel calcio vince il migliore. Sappiamo che loro sono strafavoriti, ma vogliamo fare l’exploit. Vogliamo uscire a testa alta da queste due partite contro la Juve”.
Fra Higuain e Dybala chi terresti fuori?
“Vedo che gioca uno o gioca l’altro. Vediamo se non gioca nessuno dei due contro di noi, ma sono tutti giocatori forti ovviamente. Ho avuto la possibilità di vederli da molto vicino quando ero in Italia e sono due giocatori fantastici. Per questo non c’è un piano anti Ronaldo, anti Dybala o Higuain da fare. Noi dobbiamo risolvere le cose in modo collettivo, non lasciare fare alla Juve il gioco che vuole fare e soprattutto esistere quando avremo la palla. Se difendi soltanto hai già perso e sei già eliminato”.
Sarà Daniele Orsato ad arbitrale la super sfida di Champions League tra Real Madrid e Manchester City in programma per mercoledì e valida per gli ottavi di andata. Il direttore di gara italiano sarà coadiuvato dagli assistenti Manganelli e Giallalini e dal quarto uomo Doveri, mentre al VAR ci saranno Irrati e Carbone.
Il momento non è dei migliori per la squadra di Zidane. Nell’ultima settimana, il Real Madrid ha perso la testa della classifica, dopo la sconfitta contro il Levante. A questo, si è aggiunto l’infortunio di Hazard, che salterà il match di Champions League ed è a rischio anche per il big match contro il Barcellona. Sarà dunque una settimana importante per le Merengues, che dovranno cercare di fare un buon risultato, in vista della gara di ritorno all’Etihad, e conservare le energie per il Clasico, match decisivo per tornare in testa alla Liga.
Zidane si affiderà, in difesa, a Ramos e Varane, affiancati da Marcelo e Carvajal. A centrocampo, ci saranno Kroos, Modric e Casemiro, mentre in attacco, ai lati di Benzema si potrebbero rivedere Bale dal primo minuto e Vinicius.
Inserito nel Gruppo B della Champions League 2019/2020, il Real di Zinedine Zidane ha chiuso al 2° posto con 11 punti, dietro al Paris Saint Germain. Dopo un inizio terrificante (sconfitta 3-0 a Parigi e parziale di 0-2 casalingo col Bruges, gara poi terminata sul 2-2), i blancos sono riusciti a rimettersi in carreggiata infliggendo una doppia sconfitta al Galatasaray, per chiudere con 4 punti nelle ultime due partite. Proprio nella gara di ritorno con i turchi, Rodrygo è diventato il 12° giocatore nella storia del Real a segnare una tripletta in Champions. La squadra più vincente nella storia della Coppa dei Campioni sta vivendo un rapporto conflittuale con il suo stadio: nelle ultime 6 partite ha ottenuto solo 3 vittorie e 3 pareggi.
Nella fase a scontri diretti, il Real è in vantaggio contro i club inglesi per 8 passaggi del turno a 4, l’ultimo dei quali proprio contro il City nel 2016. L’ultima partita contro una squadra di Premier League dei blancos risale alla finale della Champions League 2018, 3-1 contro il Liverpool grazie alla doppietta di Gareth Bale e al sigillo di Karim Benzema.
Al Santiago Bernabeu, l’ultima sfida contro una inglese è un pareggio per 1-1 nella fase a gironi della Champions 2017/2018. La sconfitta nella gara di ritorno pose fine a una striscia positiva di 12 partite (8 vittorie e 4 pareggi) per il Real contro le inglesi. In totale, in casa le merengues vantano uno score di 8 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte negli scontri con squadre di Premier League.
La settimana del Manchester City è iniziata decisamente meglio, grazie alla vittoria per 0-1 contro il Leicester City. Guardiola cercherà di focalizzare l’attenzione della squadra sui match di Champions League a cominciare dalla gara al Bernabeu. Ottenere un buon risultato a Madrid, può essere un elemento importante anche per dare morale al club e ai giocatori intenzionati a partire in estate.
Il tecnico spera di poter contare sul ritorno di Sterling, in ripresa dall’infortunio. Per il momento, la maglia da titolare, sulla destra, sembra affidata a Bernardo Silva, che agirà al fianco di Aguero e Gabriel Jesus. A centrocampo, De Bruyne sarà sostenuto da Gundogan e Rodri. A protezione di Ederson, Guardiola recupera Laporte, che farà coppia con Fernandinho, mentre, sulle corsie laterali, ci saranno Walker e Mendy.
Il City di Pep Guardiola ha vinto il Gruppo C con 14 punti, conquistando tre vittorie nei primi tre incontri e fermandosi solo per ‘colpa’ dell’Atalanta, che a Milano impose allo squadrone britannico l’1-1 – dando vita ad una rimonta pazzesca che ha qualificato gli orobici alla fase ad eliminazione diretta. Nelle ultime 10 partite di Champions, i Citizens hanno messo a segno 30 reti, e dalla sconfitta per 2-1 nella prima gara della fase a gironi dell’anno scorso possono vantare 11 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta, con 45 gol segnati e solo 14 concessi.
Per il club di Mansour si tratta della 9° partecipazione alla Champions League nella sua storia, nonché della 7° qualificazione agli ottavi di finale. Nel 2018/2019, il City si sbarazzò dello Schalke 04 vincendo 3-2 in Germania e addirittura 7-0 in casa, record di franchigia nella massima competizione europea. Sempre l’anno scorso, il City fu eliminato per la seconda volta consecutiva da una connazionale: probabilmente ricorderete l’incredibile 4-3 del ritorno con il Tottenham, con tanto di gol annullato al 48’ della ripresa a Gabriel Jesus.
Contro le spagnole, gli uomini di Guardiola non hanno uno storico incoraggiante: 1 qualificazione a fronte di 4 eliminazioni. Non è tutto: il City non ha mai vinto in casa di una spagnola in una competizione UEFA (1 pareggio e 4 sconfitte). In generale, i Citizens hanno ottenuto solo una vittoria, nella gara di andata della Coppa delle Coppe 1969/1970 contro l’Athletic Bilbao. L’ultimo viaggio degli inglesi nella penisola iberica è un sonoro 4-0 subito dal Barcellona nella fase a gironi della Champions 2016/2017.