Spazio – Samantha Cristoforetti si prepara a tornare sull’ISS

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Cristoforetti – Lo spazio si tinge di tricolore ed ancora una volta gli atronauti italiani vengono considerate eccelenze.
E’ di queste ore la notizia che l’astronauta italiana dell’ESA, Samantha Cristoforetti, è stata selezionata per una nuova missione diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) che partirà nella primavera del 2022. I dettagli del secondo volo sono stati rivelati poche ore fa, durante una conferenza stampa che si è tenuta in modalità online e alla quale hanno partecipato oltre alla Cristoforetti anche Josef Aschbacher, direttore generale dell’ESA, Giorgio Saccoccia, presidente dell’ASI, David Parker, a capo del direttorato Esplorazione Umana e Robotica dell’ESA, e diversi giornalisti provenienti da diversi paesi europei.
“Congratulazioni Samantha per la nuova missione – ha affermato il presidente dell’ASI Saccoccia -. L’Italia rinnova il suo impegno per il supporto all’esplorazione umana e robotica nel lungo periodo, sia in orbita terrestre che in futuro, per la Luna. Nel corso della sua permanenza sulla ISS Samantha continuerà a lavorare agli esperimenti già presenti e avviati da Luca Parmitano nel corso della missione Beyond.
L’ASI sta lavorano anche su nuovi esperimenti che verranno selezionati nel corso dei prossimi mesi. Inoltre, Samantha continuerà a supportare attività educative per ispirare le nuove generazioni avvicinandole al mondo delle materie STEM, discipline fondamentali per garantire un futuro di crescita sostenibile”.
Samantha ha già iniziato il suo addestramento presso l’European Astronaut Center dell’ESA a Colonia, in Germania, e il Johnson Space Center della NASA a Houston, in Texas. Nei prossimi mesi, come riferisce l’ESA stessa in un comunicato nel suo sito, il suo programma verrà intensificato con l’aggiornamento dei sistemi e delle procedure fondamentali per il funzionamento della ISS.
“In questi anni ho avuto molte possibilità di crescere come professionista – ha commentato la Cristoforetti -, ho avuto l’opportunità di guidare lo Spaceship EAC, un team di giovani ricercatori e studenti che lavorano alle tecnologie per l’esplorazione lunare e che fanno parte del programma iHAB. Questa esperienza mi ha permesso contribuire – grazie al mio punto di vista di astronauta – allo sviluppo iniziale del modulo abitativo che l’ESA fornirà per il Lunar Gateway. Inoltre ho anche avuto l’occasione di comandare la missione subacquea NEEMO23 della NASA, che somiglia molto a una missione spaziale. Ma tornare sulla ISS, la mia casa lontano da casa, è sempre rimasta la mia aspirazione. Sono onorata di essere stata scelta per una seconda missione e non vedo l’ora di rappresentare nuovamente l’Europa in orbita, mentre continuiamo a lavorare per la scienza e per l’eccellenza tecnologica”.
Nel corso della conferenza Samantha ha rivelato anche alcuni dettagli sul “mezzo” che la porterà di nuovo in orbita. Con molta probabilità si tratterà di un volo commerciale, tra le varie ipotesi c’è la Crew Dragon di SpaceX.
L’astronauta inoltre ha fornito alcune informazioni sugli esperimenti che verranno effettuati, come quello della stampante 3D per i metalli che andrà ad aggiungersi a quella già in orbita in grado di produrre oggetti in plastica.
Samantha ha volato per la prima volta verso la Stazione Spaziale Internazionale il 10 marzo 2014 per la missione ASI Futura. L’astronauta è tornata sulla Terra dopo 200 giorni di permanenza nello spazio, l’11 marzo 2015, a bordo di una Soyuz TMA-15M.
Durante la sua missione Samantha ha effettuato una serie di esperimenti scientifici nel campo della fisica, della biologia e della fisiologia umana oltre a ricerche sulle radiazioni e altre dimostrazioni tecnologiche. Samantha ha anche supervisionato le manovre di distacco del quinto e ultimo Automated Transfer Vehicle (ATV) dell’ESA. Questo programma ha aperto la strada alla costruzione dei moduli di servizio europei di ultima generazione, che sono stati prodotti per il programma NASA Orion diretto verso la Luna.
L’Italia contribuirà alla missione attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana con l’invio di esperimenti scientifici la cui selezione è ancora in corso. In attesa dei nuovi esperimenti la Cristoforetti ne seguirà alcuni – nel dettaglio LIDAL, NUTRISS, Acoustic Diagnostics, e Mini-EUSO – già a bordo della ISS e avviati nel 2019 dal collega Luca Parmitano nel corso della missione ESA Beyond.
Durante l’ultimo Consiglio Ministeriale gli Stati membri dell’ESA hanno deciso che continueranno a sostenere la presenza europea sulla Stazione Spaziale almeno fino al 2030.
Di conseguenza tutta la classe di astronauti selezionata nel 2009 avrà l’opportunità di volare per due volte sulla ISS. La seconda missione della Cristoforetti segue quella dei colleghi di classe Alexander Gerst, Luca Parmitano e Thomas Pesquet.
L’astronauta potrebbe ricevere il passaggio di consegne direttamente sulla Stazione dall’astronauta tedesco Matthias Maurer che dovrebbe partire alla volta della ISS entro quest’anno.
Dunque ancora una volta l’Italia è “sinonimo” di missione spaziele.n




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