Spazio – L’esplorazione di Marte rientra sia nelle Science’s 2021 breakthroughs che nelle top ten di Nature. In particolare, Zhang Rongqiao, l’ingegnere alla guida della prima missione cinese su Marte, è nella top ten di Nature delle persone che hanno contribuito maggiormente ai risultati scientifici del 2021.
Anche quest’anno Nature ha selezionato i migliori risultati scientifici da incorniciare. Tra la variante Omicron e l’approvazione dei farmaci per l’Alzheimer, c’è anche l’esplorazione del Pianeta rosso, che nel 2021 ha rappresentato “la” destinazione per eccellenza in ambito scientifico.
I successi che riguardano l’esplorazione di Marte in quest’ultimo anno sono molteplici e appassionanti. Il 9 febbraio gli Emirati Arabi Uniti hanno messo in orbita attorno al Pianeta rosso la sonda spaziale Hope che, da un’altezza compresa tra i 20mila e i 43mila chilometri, sta realizzando la prima panoramica completa dell’atmosfera marziana, regalandoci nel contempo bellissime immagini delle sue aurore. Il giorno successivo, il 10 febbraio, è arrivata la compagna cinese: Tianwen-1. Come parte della missione, il rover cinese Zhurong è arrivato sul suolo marziano il 15 maggio, dove ha raccolto una serie di dati geologici da una regione precedentemente inesplorata dell’emisfero settentrionale del pianeta. Zhang Rongqiao, ingegnere alla guida di questa prima missione cinese su Marte, rientra nella top 10 di Nature delle persone che hanno contribuito maggiormente ai risultati scientifici del 2021.
Giovedì 18 febbraio è stata la volta di Perseverance, che dopo qualche giorno ha schierato Ingenuity, il piccolo elicottero che ha effettuato il primo volo a motore su un altro mondo, e tanti altri nei mesi a seguire. Tra le migliori immagini del 2021 selezionate dalla rivista, c’è la foto scattata da una fotocamera di Perseverance che mostra Ingenuity mentre viene calato sulla superficie del pianeta rosso. A settembre, dopo un primo tentativo fallito, Perseverance ha perforato e immagazzinato il primo campione di roccia marziana, che le future missioni spaziali recupereranno e porteranno sulla Terra dove verrà analizzato dagli scienziati, per ricercare segni di vita passata.
Anche Science ha selezionato l’esplorazione di Marte tra le dieci notizie di maggior successo del 2021. In particolare il riconoscimento va a un altro piccolo abitante robotico marziano, che imperterrito continua a svolgere il suo lavoro dalla Elysium Planitia da più di 1000 sol: il lander InSight, della Nasa.
Quando InSight arrivò sul Pianeta rosso nel 2018, Marte sembrava piuttosto riluttante a svelare i suoi segreti nascosti nel sottosuolo. Il 9 gennaio di quest’anno, la sonda termica Hp3 – conosciuta come “la talpa” e dispiegata su Marte da InSight il 12 febbraio 2019 – ha dichiarato forfait. Purtroppo, nel punto in cui la talpa ha iniziato a scavare, il terreno non ha offerto l’attrito necessario per scendere in profondità, nonostante i ripetuti tentativi. E intanto la polvere si è accumulata sui pannelli solari del lander, diminuendo lentamente la loro potenza.
All’inizio del 2019, InSight ha iniziato a registrare terremoti che gli scienziati hanno utilizzato per visualizzare la struttura della crosta marziana al di sotto del sito di atterraggio del lander, trovando prove di una crosta multistrato con due o tre interfacce. Estrapolando questi dati all’intero pianeta, i ricercatori sono riusciti a dedurre come lo spessore medio della crosta di Marte sia compreso tra 24 e 72 chilometri. Quel guscio sottile ha permesso a Marte di disperdere rapidamente il suo calore interno primordiale.
Guardando più in profondità, InSight ha scoperto che il mantello marziano manca dello strato isolante inferiore visto in quello terrestre. Anche il mantello è poco profondo, schiacciato tra la crosta e un nucleo liquido insolitamente grande che occupa più della metà della larghezza di Marte. Data la massa del pianeta, gli scienziati hanno concluso che la densità del nucleo è bassa e che una miscela di elementi leggeri come lo zolfo probabilmente mantiene il suo ferro e nichel liquido, nonostante la rapida perdita di calore del pianeta, proprio come il sale impedisce al ghiaccio di formarsi.
Questi risultati sono stati pubblicati su Science e ora questi articoli rientrano tra i migliori del 2021.
Infine, sempre in ambito astrofisico, tra le migliori immagini del 2021 selezionate da Nature rientra anche una visualizzazione che mostra come due buchi neri supermassicci distorcono la luce emessa dai gas caldi che li circondano. Per crearla, l’astrofisico Jeremy Schnittman del Goddard Space Flight Center della Nasa ha utilizzato un supercomputer per calcolare il percorso compiuto dai raggi di luce attraverso lo spaziotempo deformato attorno ai buchi neri simulati.