Luna – Dopo un’attesa di due mesi e mezzo, è finalmente partita la missione Artemis I, il primo segmento di un ambizioso programma spaziale che, nei prossimi anni, riporterà l’umanità sulla Luna. Una volta separatasi dal razzo principale e dal secondo stadio del lanciatore Sls (Space Launch System), la capsula Orion eseguirà la prima manovra di correzione intorno alle 16:51 ora italiana in rotta verso il nostro satellite naturale, in vista del primo flyby, previsto tra cinque giorni.
Se a terra chi lavora alla missione da un decennio ha tirato un meritato sospiro di sollievo, a bordo potrebbe esserci addirittura stato qualche belato di gioia. No, non ci sono astronauti su questa missione: Artemis è un test di volo senza equipaggio. O meglio, senza equipaggio umano. Nella capsula Orion siede infatti un astronauta molto speciale, che nelle prossime settimane si spingerà a 480mila chilometri dal nostro pianeta, una distanza mai raggiunta nemmeno ai tempi delle missioni Apollo.
Parliamo di Shaun, intraprendente ovino e star della serie animata britannica Shaun, vita da pecora, nominato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) primo astronauta europeo a volare intorno alla Luna. Come tutti gli astronauti, Shaun ha iniziato il suo addestramento alcuni anni fa, con un volo parabolico dell’Esa in cui ha sperimentato per la prima volta l’assenza di peso, e ha poi dovuto sottoporsi a una serie di test per il volo spaziale, tutti superati con successo e documentati, con tanto di album fotografico, sul blog Esa dedicato alla missione Orion.
A scanso di equivoci, l’eroe lanoso della Mossy Bottom Farm è un pupazzo, proprio come quello usato per filmare le avventure in stop-motion che caratterizzano la serie, trasmessa in 180 paesi del mondo.
«La partnership è iniziata nel 2019, quando l’Esa stava lavorando insieme a Aardman Studios e il loro distributore StudioCanal, per la promozione del film d’animazione fantascientifico ‘Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film’», racconta a Media Inaf Anna Jacobs, brand and partnership officer dell’Esa. «La decisione di far addestrare Shaun su un volo a gravità zero è stata presa dopo che l’Esa ha ottenuto la conferma dalla Nasa di poter far volare un ‘oggetto’ sulla missione Artemis I».
A bordo del volo parabolico, Shaun era accompagnato dall’istruttore di volo dell’Esa, insieme a tanti ricercatori che testavano i loro esperimenti in microgravità. Anche adesso, nella capsula Orion, è in buona compagnia: la sua controparte statunitense è Snoopy, indimenticabile bracchetto della serie a fumetti Peanuts, partner di lunga data della Nasa che, nella missione Artemis I, fungerà da indicatore di gravità zero, segnalando il momento in cui l’equipaggio raggiunge l’assenza di peso. A bordo ci sono anche due manichini per monitorare l’effetto delle radiazioni sul corpo umano.
«Anche se con alcuni ritardi e interruzioni, Shaun rimane calmo e motivato a decollare presto», ha dichiarato Jacobs poco prima del lancio. «La sua comunità di fan sta crescendo e segue da vicino la sua avventura spaziale». Durante la missione, che durerà 25,5 giorni, Shaun fungerà principalmente da “osservatore”: gli ingegneri spaziali lo useranno per monitorare le prestazioni fino allo splashdown nell’Oceano Pacifico, previsto per l’11 dicembre. «Quali saranno le prossime attività di Shaun? Questo sarà deciso una volta che lo avremo riportato sano e salvo sulla Terra».