Il 20 giugno 2016 è una giornata speciale, una di quelle che si possono vivere solo una volta ogni 70 anni: perché in questo giorno accadono due eventi che coincidono solo ogni settant’anni.
Quest’anno l’estate inizia il 20 giugno, alle 22:43 ora universale (qui da noi, l’ora locale segnerà le 00:43 del 21 giugno): un’ora e 17 minuti prima del 21 giugno, giorno in cui cade generalmente il solstizio d’estate, il giorno in cui il Sole tocca il punto alto rispetto all’orizzonte nella sua annuale corsa apparente attraverso il cielo. È il giorno più lungo, e da questo momento in poi le giornate si accorciano, un secondo dopo l’altro le ore di luce si riducono.
Con il solstizio d’estate le giornate iniziano ad accorciarsi. Sul circolo polare (66° circa di latitudine) è l’unico giorno in cui il Sole non tramonta.
Ma come cambiano – astronomicamente parlando – le ore di luce e di buio durante l’anno e alle varie latitudini?
Potete giocare con la latitudine (l’Italia è compresa tra i 47 °N della punta dell’Alto Adige e i 35 °N di Lampedusa; Milano e Torino sono a circa 45 °N, Roma a 41,8 °N e Napoli a 40,5 °N) e osservare come cambiano le ore di Sole.
Più ci avviciniamo ai poli e maggiore è la differenza tra le ore di luce e di oscurità; all’equatore, invece, il Sole tramonta ogni giorno 12 ore dopo essere sorto.