IMMAGINI DI SCIENZA A ROMA

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SCIENZA – Si è aperto a Roma presso l’Auditorium Parco della musica “Ennio Morricone” il Festival delle scienze di Roma, che torna a svolgersi nel periodo primaverile. Per questa XVIII edizione, che segna la maggiore età di uno degli appuntamenti di maggior rilievo nel panorama nazionale dedicato alla scienza, il tema scelto è Immaginari: immaginari da esplorare, da costruire, da sviluppare, facendo dialogare fra loro esperienze, approcci e discipline diverse. L’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d’arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani.

La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri.

L’Istituto Nazionale di Astrofisica, dalla prima edizione partner scientifico dell’evento, sarà presente anche quest’anno con laboratori, conferenze e spettacoli, non solo in Auditorium ma anche in altri luoghi del Festival sparsi per Roma.

Una foto dell’allestimento del laboratorio per bambini “Blu e la Luce”.

Fino a venerdì, tra gli appuntamenti riservati alle scuole con prenotazione sarà aperto il laboratorio Blu e la luce, ideato da Silvia Casu dell’Inaf di Cagliari e Sara Ricciardi dell’Inaf di Bologna. Il laboratorio è dedicato ai bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia o primo anno di scuola primaria. Blu è un esserino estremamente curioso venuto da molto lontano, che arriva sul pianeta Terra e tutto per lui è completamente nuovo. Saranno i bambini a dover spiegare a Blu il mondo che ci circonda, scoprendo così che per essere dei veri scienziati basta osservare con attenzione e con tanta immaginazione.

Se invece siete un po’ più grandicelli, ma avete comunque la voglia di giocare, tra gli appuntamenti riservati alle scuole non potete perdere la ludoteca scientifica realizzata da Ludo Labo, in collaborazione con Inaf e Game Science Research Center, dove sarà possibile giocare ad una serie di titoli appositamente selezionati che parlano di scienza, come Cosmic Ray Burst e A caccia nel cosmo, ideati da Giannandrea InchingoloCosmic Ray Burst è un gioco da tavolo pensato per ragazze e ragazzi dai 10 anni in su. Nel gioco si pilotano le particelle dei raggi cosmici attraverso campi magnetici e altri scenari dell’universo per accelerarle fino alla massima energia, cercando di non scontrarsi con le altre particelle durante il processo. Occorre fare attenzione perché le particelle non sono tutte uguali e avranno quindi comportamenti diversi. A caccia nel cosmo è un gioco di carte pensato per bambine e bambini dagli 8 anni in su. Nel gioco passeranno tra le mani diversi oggetti dell’universo come pianeti e galassie, che andranno a costruire le proprie collezioni di osservazioni. Ma non sarà possibile osservare tutti gli oggetti se prima non si sarà costruito il telescopio adatto.

Le cosmicomiche: dialoghi tra scienza, musica, segni e parole è in programma venerdì 21 aprile alle 19:30 presso il Teatro Studio Borgna.

Per celebrare il centenario della nascita dello scrittore Italo Calvino, il 21 aprile alle 19:30 in Teatro Studio, l’Inaf presenterà la conferenza-spettacolo Le cosmicomiche. Dialogo tra scienza, musica, segni e parole, ispirato ai racconti dello scrittore sul tema cosmico, curata dall’astrofisico Stefano Sandrelli dell’Inaf di Milano, accompagnato dall’attrice Debora Mancini, dal musicista Daniele Longo e dal live painting di Daniela Tediosi.

A pochi giorni dal lancio della sonda dell’Esa Juice (Jupiter Icy Moons Explorer), il 23 aprile alle 15:00 in Sala Ospiti, Giove e le sue lune saranno protagonisti della conferenza Juice. I segreti di GioveAlessandro Atzei dell’Esa, Barbara Negri responsabile Unità Volo Umano e Sperimentazione Scientifica Asi e Federico Tosi ricercatore Inaf di Roma ci parleranno della missione Juice che ha come obiettivo Giove e le sue tre lune ghiacciate: Ganimede, Europa e Callisto. Tutte infatti presentano discrete quantità di acqua liquida sotto la superficie e sono candidate ideali per la ricerca di vita extraterrestre. A moderare la conferenza Giorgio Pacifici, giornalista Rai del TG2.

Anche quest’anno il Festival esplora nuovi scenari: oltre agli incontri in Auditorium, infatti, ci saranno eventi, laboratori e conferenze organizzati in altre sedi. Vi vogliamo segnalare due appuntamenti assolutamente da non perdere.

Sala 4 Museo Astronomico e Copernicano: Globi terrestri e Celesti. Crediti: G. Masi

In occasione dell’anniversario dei 550 anni dalla nascita dell’astronomo che ha rivoluzionato la concezione del Sistema solare al Macro di Roma, il 20 aprile alle 17:00, si terrà l’evento Copernicus 2023 nel corso del quale sarà possibile assistere alla proiezione del documentario Copernico – vita di un rivoluzionario, Gebeueder Beetz Filmproduktion, che racconta la vita e la scienza del grande astronomo polacco e seguire poi la conferenza Il volto di Copernico con Giangiacomo Gandolfi dell’Inaf di Roma, che parlerà dei ritratti di Copernico e della sua permanenza in Italia tra i grandi umanisti e artisti del XV e XVI secolo: Leonardo, Giorgione, Michelangelo.

Tra i luoghi del Festival c’è n’è poi uno davvero speciale: il Museo astronomico e copernicano dell’Inaf che, insieme alla Biblioteca antica, è situato presso Villa Mellini a Monte Mario, Sede centrale dell’Istituto. Il Museo possiede un patrimonio che abbraccia un periodo storico che va dal XI secolo ai nostri giorni e il nuovo allestimento inaugurato quest’anno in occasione dei 550 anni della nascita di Copernico consentirà ai visitatori di muoversi attraverso un percorso che li accompagnerà dalle origini del pensiero astronomico fino ai giorni nostri, toccando le tappe principali che hanno segnato la comprensione del nostro universo. Il percorso storico si sviluppa attraverso quattro sale – strumenti pre-galileiani e cannocchiali antichi; evoluzione dell’ottica; geodesia, topografia e computo del tempo; globi terrestri e celesti – che conducono alla più ampia Sala Copernicana riservata ad esposizioni temporanee e a un’ultima stanza che illustra presente e futuro della ricerca astrofisica dell’Ente.

La visita è possibile solo tramite prenotazione chiamando il numero 06/94286425 dalle ore 10:00-12:00. Un’occasione assolutamente da non perdere. Purtroppo, al momento, all’interno di Villa Mellini esistono ancora barriere per i disabili e la visita è dunque sconsigliata ai portatori di handicap.