Coronavirus – Salute – Non si arresta ancora la diffusione del coronavirus in Italia: sale il numero dei malati (1.835) e sale il numero dei morti (52). L’ultimo bollettino della Protezione civile conferma quello che ripetono gli esperti e che anche l’Istituto Superiore di Sanità sottolinea: “I prossimi giorni saranno importanti per capire se le misure sono in grado di fermare il contagio“. L’Oms. intanto, spiega che “non è una pandemia, ma un’epidemia e si può contenere”.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lavora a una manovra anti-virus e stasera riunirà tutti i partiti. Gualtieri e Di Maio incontreranno invece oggi le imprese dell’export. Le nuove misure dovrebbero comunque riguardare tutto il Paese e non solo le aree della zona rossa, con sconti sulle tasse, aiuti alle aziende e rilancio del turismo.
A leggere i numeri, però, qualche aspetto positivo c’è: i guariti sono arrivati a 149, 66 in più in un solo giorno. E non solo. Se domenica l’incremento dei malati era stato del 50%, lunedì si è fermato a “solo” il 16%, con 258 casi in più. Di questi, inoltre, il 50% è asintomatico (o con sintemi lievi) e in isolamento domiciliare, il 40% è ricoverato con sintomi e solo il 10% in terapia intensiva. “Un dato confortante” dice il commissario Angelo Borrelli sottolineando che si tratta di una percentuale che ricalca il dato complessivo: su 1.835 malati, 927 sono in isolamento nella propria casa, 742 ricoverati con sintomi e 166 in terapia intensiva.
Nuovi primi casi sono stati registrati dal Nord al Sud: in Sardegna – un imprenditore cagliaritano di 40 anni che avrebbe contratto il virus dopo aver partecipato ad una fiera a Rimini -; in Molise, dove una donna di 60 anni è ricoverata nel reparto malattie infettive di Campobasso; in Trentino, dove è risultata positiva una 83enne di Trento; e in Basilicata dove un uomo di 46 anni proveniente dalla Lombardia è stato contagiato e ora si trova in quarantena nella sua casa di Trecchina (Potenza). A Roma, invece, i contagi sono saliti a 12 (anche se i numeri ufficiali parlano di 7 persone di cui 3 guariti) mentre le autorità sanitarie del policlinico di Tor Vergata hanno richiamato 98 pazienti per sottoporli ad accertamenti visto che il poliziotto risultato positivo ai test era stato al pronto soccorso a fine febbraio.
Frattanto l’Italia deve fare i conti anche con l’altro aspetto del coronavirus, il disastro economico che ogni giorno diventa sempre più evidente. L’Ocse parla di una “minaccia all’economia mondiale senza precedenti” e dunque il nostro Paese non è solo, ma intanto taglia le stime del Pil prevedendo una crescita zero.
Che sia crisi vera lo dicono anche i numeri del cinema: incassi in picchiata nel week end, con solo 2 milioni, -63% rispetto alla settimana scorsa e -75% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Riapre il Duomo di Milano e la chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma In questo disastro, però, il Paese non s’arrende: ha riaperto, seppur con molte cautele, il Duomo di Milano e riapre San Luigi dei Francesi, dopo aver escluso che il sacerdote positivo al coronavirus avesse contagiato altri religiosi. Non riapre invece, ma è come se l’avesse fatto, la Fenice di Venezia: il gruppo d’archi Dafne è andato comunque in scena sul palco, stavolta non per i mille fortunati della platea ma per tutte le migliaia di cittadini che li hanno seguiti in streaming.
Intanto dall’America sarebbe quasi pronto il vaccino per curare il coronavirus. Lo ha detto il vicepresidente Usa Mike Pence, che coordina la risposta del governo all’emergenza, spiegando che potrebbe essere disponibile a partire dalla fine dell’estate, inizi dell’autunno.