Calcio – Serie A la partita della settimana – La Juventus mette la quinta.

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Venerdì sera amaro per i colori biancocelesti. La Juventus conferma la tradizione positiva e passa 2-0 in un Olimpico deserto, con Dybala indiscusso protagonista.
I laziali partono meglio pressando alto e cercando di imporre il proprio gioco, ma l’autogol di Gentiletti dopo 7 minuti, mette in evidenza le lacune difensive e tutte le fragilità psicologiche dei romani. La reazione e sterile e il raddoppio del giovane argentino mette il lucchetto alla partita.
Qui esce la caratura superiore dei bianconeri, che lasciano il possesso di palla agli avversari, ma controllano la partita con grande semplicità. Lo sterile possesso palla della Lazio produce solo un tiro in porta di Milinkovic-Savic che Buffon controlla facilmente. Tutta qui la Lazio del secondo tempo.
Ora per Pioli si prospetta una settimana durissima. L’ultimatum di Lotito è chiaro: o si fa risultato con la Samp o l’esonero è garantito.
Dal canto suo Lotito, contestatissimo dal poco pubblico presente, ha le sue colpe, a nostro avviso ben maggiori dell’allenatore. Gli infortuni pesano, ma la rosa laziale è limitata. Impresentabili i due centrali difensivi e Klose appare statico e fuori dalla manovra.
A Pioli si può imputare la colpa di giocare in modo troppo offensivo e spregiudicato per la squadra che ha. Con una difesa così perforabile e un attacco sterile, il vecchio gioco all’italiana potrebbe tornar utile, ma la sua mentalità è lontana dal vecchio catenaccio.
La Juventus continua nella sua rimonta. La vetta è lontana, ma piano piano si sta avvicinando alle posizioni che più le competono. La squadra di Allegri appare compatta, difficile da superare, non ci sono le vette spettacolari della Juventus di Conte e nemmeno i colpi dei campioni dello scorso anno, ma è tornata quella solidità difensiva e quella sicurezza dei “più forti”, che la hanno contraddistinta. A fine incontro restano negli occhi le immagini delle lacrime di Biglia il capitano dei capitolini. Per lui una dimostrazione di forte attaccamento alla maglia premiata da Pioli con la fascia di capitano.  In estate il rifiuto delle sirene spagnole ed inglesi (offerta concreta ricevuta soprattutto dal Real Madrid) ed ora le difficoltà delle squadra che l’argentino non riesce a risolvere da solo.  Complimenti a Lucas Biglia con un capitano così la Lazio (nuovamente in ritiro) tornerà a risplendere. Proprio la Juventus e’ l’esempio che bastano 4 vittorie per tornare a correre.                     Pierfrancesco Bonanno e R.Dicembrino




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