Disneyland Paris – Anche Disneyland Parigi chiude da domenica le sue porte almeno fino alla fine di marzo: la decisione – adottata alcune ore fa dal gruppo Disney negli Stati Uniti – è stata fatta propria anche dal parco di attrazioni europeo, nel quale già nei giorni scorsi si erano verificati alcuni casi di positività al Covid 19.
Fra i 17.000 dipendenti dei due parchi – Disneyland Paris e Disney Studios, più il Disney Village – nei giorni scorsi erano stati comunicati 3 casi di positività. Tutte le equipe di lavoro alle quali appartenevano i 3 contaminati erano stati messi in quarantena.
Disneyland Parigi sorge a una trentina di chilometri ad est della capitale ed è il parco attrazioni più frequentato d’Europa, con 10 milioni di visitatori all’anno.
La diffusione a macchia d’olio del Covid-19 costringe la Disney a chiudere, entro lunedì, tutti i suoi parchi divertimento e gli Universal Studios negli Stati Uniti. La decisione è stata presa a seguito della conferenza stampa tenuta dal governatore della California, Gavin Newsom, in cui si è discusso delle misure di prevenzione e contenimento della pandemia da Coronavirus che sta mettendo in ginocchio tantissimi Paesi europei e sta dilagando in tutto il mondo.
A meno di due ore dalla fine della conferenza, la Disney ha annunciato che avrebbe chiuso temporaneamente Disneyland Park e Disney California Adventure da sabato 14 marzo fino alla fine del mese, mossa considerata positiva dallo stesso governatore Newsom.
“A tarda notte, la California ha introdotto una nuova politica che riguarda i raduni di massa e ha avviato una conversazione con la Disney e altre società per capire come affrontare la situazione” ha dichiarato giovedì pomeriggio Newsom in una nota.
“Adottando questa politica, la Disney ha fatto la scelta giusta nell’interesse della salute pubblica e ha accettato di chiudere i suoi parchi presenti in California. A breve seguiranno altri annunci come questo”. E gli annunci non si sono fatti attendere.
Infatti, gli Universal Studio di Hollywood chiuderanno a partire da sabato 14 marzo e dovrebbero riaprire il 28 dello stesso mese. Anche Walt Disney World in Florida, Disneyland Paris e Universal Studios Orlando resteranno chiusi da domenica 15 marzo fino alla fine del mese. Per quanto riguarda, invece, gli hotel del Disneyland Resort resteranno aperti fino al 16 in modo da consentire agli ospiti di organizzare i loro viaggi.
Dopo la decisione degli Stati Uniti arriva finalmente anche quella attesa da Disneyland Paris, che fino a questa mattina aveva confermato l’apertura nonostante i casi di Coronavirus tra alcuni dipendenti. E così il parco divertimenti più grande d’Europa da domenica 15 marzo chiuderà ibattenti fino a fine mese, come comunicato sui social:
Naturalmente si tratta di scelte non facili per l’universo Disney, ma necessarie per ridurre l’aumento di contagi da Covid-19.
Se la situazione non dovesse degenerare, Disneyland Resort conta di riaprire le sue porte alla fine del mese. Si tratta della terza volta nella storia che il parco a tema e il resort californiano sospendono completamente le attività. È successo in passato per la giornata di lutto dopo l’assassinio del presidente John F. Kennedy e l’11 settembre 2001.
Disneyland Paris include due Parchi tematici (il Parco Disneyland e il Parco Walt Disney Studios), sette hotel tematici Disney per un totale di 5.800 stanze (con un’aggiunta di 2.400 stanze gestite da Hotel Associati e Selezionati), due centri congressi e un campo da golf con 27 buche. Inoltre, il Resort ha sede nel Disney Village, uno dei quartieri di divertimento più grandi della regione Ile-de-France. Coprendo più di 30.000m2, Disney Village offre ristoranti, negozi e un cinema multisala. In totale, Disneyland Paris include 60 attrazioni, 62 negozi e 55 ristoranti.
La storia dei Parchi Disney nasce su una panchina, in una giornata di sole. Walt Disney aveva portato le sue due bimbe al parco giochi e mentre le guardava giocare, si accontentava di sfogliare il giornale. Un giorno pensò: “sarebbe bello se esistesse un mondo dove grandi e piccini possano divertirsi insieme”. Dieci anni dopo parte la grande avventura dei Parchi Disney.
Da questo semplice pensiero, dieci anni dopo, l’apertura di Disneyland Resort in California. Inaugurato da Walt Disney in persona è il luogo magico dove grandi e piccini vedono realizzare i propri sogni. A seguire, l’apertura di altri Parchi Disney: in Florida nel 1971 (Walt Disney World), nel 1983 in Giappone (Tokyo Disneyland) e nel 2005 ad Hong Kong (Hong Kong Disneyland).
In Europa, il Parco Disney apre le porte il 12 Aprile 1992, con il nome di Eurodisney (diventa Disneyland Paris nel 1995) e composto solo dal Parco Disneyland, il luogo dei sogni che ospita l’icona di Disneyland Paris: il Castello della Bella Addormentata.
Ieri come oggi, visitare il Parco Disneyland vuol dire partire per un viaggio fantastico in un mondo di fiaba, in cui gli ospiti possono vivere davvero la magia Disney e incontrare i Personaggi Disney. Il Parco Disneyland conta cinque aree tematiche differenti (Main Street U.S.A., Frontierland, Adventureland, Fantasyland e Discoveryland), ognuna con una storia diversa, grazie alle architetture, alle ambientazioni, ai costumi, alle musiche e agli scenari.
Questi 23 anni sono stati segnati da eventi importanti, tra tutti, una tappa fondamentale è il 2002, quando la destinazione si arricchisce di un secondo Parco, il Parco Walt Disney Studios, dedicato all’animazione e alla magia dei film Disney.
Nel corso degli anni i Parchi crescono grazie a nuove attrazioni e nuovi spettacoli tra cui Ratatouille, inaugurata nel 2014 insieme alla Place de Remy (la nuova area del Parco Walt Disney Studios interamente ispirata e dedicata al film Disney Pixar Ratatouille e alla sua dinamica Parigi), che unisce tecnologia, emozione ed avanguardia in un’attrazione multisensoriale; e Disney Dreams!, lo spettacolo notturno che con una combinazione magica di giochi di luci, colori, acqua e proiezioni fa rivivere i grandi classici Disney sul Castello della Bella Addormentata in uno show emozionante e suggestive.
Secondo il progetto definitivo, il parco doveva raggiungere la dimensione di 1.800 ettari entro l’anno 2000.
Una piccola parte sarebbe stato adibito allo stesso parco, sul resto si doveva costruire, uffici, teatri, centri culturali commerciali e ricreativi. L’importo dell’investimento iniziale fu di 15 miliardi di franchi, pari a 2,3 miliardi di euro, più 5 miliardi di franchi per la costruzione delle infrastrutture.
Al fine di controllare al massimo le attività alberghiere, fu deciso che 5.200 camere di hotel di proprietà della Disney sarebbero state costruite all’interno del complesso.
Nel marzo del 1988, la Disney e un consiglio di architetti, scelsero i temi degli hotel : ogni albergo avrebbe rappresentato una regione degli Stati Uniti.
Al momento dell’apertura nell’aprile 1992, sette alberghi avevano complessivamente 5.800 stanze. Questi sono collegati alla stazione RER / TGV tramite un servizio gratuito di navette operato dal PEP’S.
Dal 2017 Euro Disney, secondo le condizioni indicate nel contratto stipulato con il governo francese, ha completato la costruzione delle complessive 18.200 camere d’albergo a varie distanze dal resort.
E un’area di divertimento, di shopping, di ristoranti, progettato da Frank Gehry.
Con le sue torri di argento ossidato e bronzo color acciaio, sotto un baldacchino di luci, ha aperto con il nome di Festival Disney (ora nominato Disney Village).
Per una frequenza giornaliera prevista di 55.000, Euro Disney prevede di servire circa 14.000 persone all’ora dentro al resort.
Per ottenere questo risultato, 29 ristoranti sono stati costruiti all’interno del parco (con un ulteriore 11 ristoranti costruiti presso gli alberghi resort Euro Disney e cinque al Festival Disney).
I menù e i prezzi sono stati variati con un gusto predominante americano e come i precedenti Disney non vengono serviti alcolici.