19 Marzo: la festa del papà e la sua storia

359

19 Marzo – In Italia la festa del papà ricorre il 19 marzo per motivi religiosi. Nel calendario della Chiesa, infatti, in questo giorno si festeggia san Giuseppe, padre putativo di Gesù e simbolo della figura paterna. Il culto di san Giuseppe arriva dall’Oriente, anche se i primi a diffonderlo furono alcuni monaci benedettini dopo l’anno Mille (1030 circa), seguiti poi dall’ordine dei Servi di Maria nel XIV secolo e dai francescani nel Quattrocento. Fu Papa Sisto IV (nato Francesco della Rovere, 1414 – 1484 ) a iscrivere la festa nel calendario romano. Nel 1871 la Chiesa cattolica proclama San Giuseppe protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa. Fino al 1976, in Italia il 19 marzo era ritenuto festivo anche agli effetti civili (venne soppresso con la legge n. 54 del 5 marzo 1977).

 

Esiste una seconda festa dedicata a san Giuseppe — san Giuseppe Artigiano — che cade il primo maggio e risale al 1955, istituita in risposta alla festa dei lavoratori che aveva origini sindacali e socialiste. Scrive Pio XII:«… Da lungo tempo pur troppo il nemico di Cristo semina zizzania nel popolo italiano, senza incontrare sempre e dappertutto una sufficiente resistenza da parte dei cattolici. Specialmente nel ceto dei lavoratori esso ha fatto e fa di tutto per diffondere false idee sull’uomo e il mondo, sulla storia, sulla struttura della società e della economia. Non è raro il caso in cui l’operaio cattolico, per mancanza di una solida formazione religiosa, si trova disarmato, quando gli si propongono simili teorie; non è capace di rispondere, e talvolta persino si lascia contaminare dal veleno dell’errore» (idee last minute per i regali).

 

La festa del 19 marzo è caratterizzata anche da due tipiche manifestazioni, che si ritrovano un po’ in tutte le regioni d’Italia: i falò e le zeppole. Dato che san Giuseppe coincide con la fine dell’inverno, la festa si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria. Il falò segna il passaggio dall’inverno alla primavera: in molte regioni viene bruciato un fantoccio, la «vecchia». La zeppola riprende la storia della fuga in Egitto: per mantenere la famiglia in quel periodo — secondo una leggenda — Giuseppe si trovò a vendere «frittelle».

 

Quando si parla di papà, tutto il mondo è paese anche se giorni e modi di celebrarlo cambiano da nazione a nazione. Ma allora come si festeggia la Festa del Papà nel resto del pianeta?

 

In Italia, ad esempio, siamo abituati a celebrare la Festa del Papà ogni 19 marzo, ma tale data è stato sancito dalla tradizione cattolica per far coincidere  la ricorrenza con il giorno dedicato a San Giuseppe, padre di Gesù. Lo stesso discorso vale quindi per altri paesi cattolici come Spagna e Portogallo.

 

Nei paesi anglosassoni, ma anche in Francia, Olanda, Ungheria e Perù, la Festa del papà cade la terza domenica di giugno e in quel giorno tutti i bambini portano ai loro padri cioccolatini e piccoli regali in segno d’affetto.

 

Negli U.S.A, il giorno dedicato al papà ha poi una storia molto particolare.

 

Secondo la tradizione fu una giovane donna, Sonora Smart Dood, a impegnarsi perché venisse dedicata una festa anche ai padri. L’idea le venne durante un sermone in chiesa nel giorno della festa della mamma. Da quel momento Sonora lottò e ottenne che il 19 giugno 1910 fosse istituito il primo Father’s Day. La data non era casuale, poiché il 19 giugno compiva gli anni proprio suo padre, il quale, dopo la morte della moglie, si era trovato a crescere i sei figli da solo.

 

Nel 1966 poi il Presidente Lyndon B.Johnson proclamò il Father’s Day come festa nazionale da celebrare ogni terza domenica di giugno.

 

In Germania, invece, la Festa del Papà coincide con il giorno dell’Ascensione, celebrato 40 giorni dopo Pasqua e si chiama Männertag o Herrentag, ossia “giorno degli uomini”. Nel clima di festa generale i padri tedeschi sono soliti girare con dei carri chiamati Bollerwagen (trainati da buoi o da altri uomini) e pieni zeppi di cibi tradizionali e bevande alcoliche.

 

Ancora diversa è la Festa del Papà in Russia, dove si predilige l’aspetto civico e politico dell’uomo impegnato a difendere la patria e i suoi cari. Questo giorno infatti si chiama “Festa dei difensori della patria” e cade il 23 febbraio. Dal 2016 però anche Mosca ha indetto una giornata simile a quella celebrata in Italia. L’obiettivo? Dare un’immagine sana e positiva del padre inteso come figura educativa.

 

Anche in Danimarca la Festa del papà è collegata ad una ricorrenza “civica”. Il 5 giugno è infatti sia la Festa del papà, sia il Giorno della Costituzione!

 

Moli paesi orientali come Giappone, India, Malesia e Singapore, si allineano all’abitudine del mondo anglosassone e festeggiano la terza domenica di giugno, ma non mancano le eccezioni.

 

In Thailandia ad esempio, i papà si celebrano il 5 dicembre, il giorno del compleanno del Re Rama IX (deceduto nel 2016), il “padre della patria” che regnò con autorità per oltre 70 anni. In questo giorno, i figli portano a nonni e papà un fiore di canna in segno di rispetto e virilità.

 

Tutt’altro spirito in Australia. Qui la prima domenica di settembre (che corrisponde alla loro prima domenica di primavera) i padri godono di sconti e offerte in molti negozi, mentre nella regione di Victoria è molto sentita la tradizionale gara di “Padre della Comunità Locale”

 

C’è anche una curiosa storia sulla festa del papà che ci giunge dagli Stati Uniti!

 

Sonora Smart Dodd, ed i suoi 5 fratelli più giovani erano stati cresciuti dal padre, dopo la morte della madre durante il parto dell’ultimo figlio nel 1898. Dodd aveva 16 anni quando la madre morì e per lei suo padre fu un ottimo genitore, esempio di amore e protezione. “Ricordo tutto di lui, è stato sia un padre che una madre per me, i miei fratelli e le mie sorelle”, ha dichiarato molti anni dopo allo Spokane Daily Chronicle. Il padre si chiamava William Jackson Smart, era un veterano della Guerra Civile che si era sposato due volte e che per due volte era rimasto vedovo. Anche la madre, Ellen, era una vedova e aveva avuto 3 figli dal matr imonio precedente. E William prima di incontrarla aveva avuto 5 figli dal suo matrimonio precedente. Questo significa che William Jackson Smart si occupò di ben 14 figli.

 

Il 5 giugno del 1910, giorno del compleanno del padre, Dodd fece una richiesta alla Spokane Ministerial Alliance per riconoscere il coraggio e la devozione di tutti i padri come William. Al clero locale piacque l’idea di una ricorrenza speciale per i padri, ma non riuscirono a preparare qualcosa così in fretta, quindi si organizzarono per il 19 giugno, la terza domenica del mese. Quel giorno, il primo giorno della Festa del Papà, i sermoni delle chiese di Spokane furono dedicati ai papà, furono distribuite rose in onore dei padri (rosse se il padre era ancora in vita, altrimenti bianche) e il sindaco di Spokane e il governatore di Washington fecero delle proclamazioni in merito.

Quella Festa del Papà sarebbe potuta rimanere solo una tradizione locale se non fosse stato per la perseveranza di Sonora Smart Dodd. Dodd avrebbe speso gran parte dei 60 anni successivi a fare pressione per il riconoscimento ufficiale della Festa del Papà come festività nazionale.

In seguito alla ricorrenza del 1910, William Jennings Bryan, uno dei politici più famosi del tempo, inviò a Dodd una lettera di congratulazioni, che innescò un’ondata di attenzione mediatica nazione sulla donna e Spokane. Dodd ottenne così il supporto dei membri del Congresso, che iniziarono a fare pressioni per la creazione di una festività nazionale.

 

Nel 1916, il Presidente Woodrow Wilson festeggiò la Festa del Papà a Spokane durante una visita nello stato di Washington. Non si sa se William Jackson Smart fosse presente per stringere la mano al Presidente, ma sarebbe comunque stata una delle sue ultime Feste del Papà. L’uomo, infatti, morì nel 1919. Poi il Presidente Lyndon B. Johnson dichiarò che negli Stati Uniti la terza domenica di giugno è la Festa del Papà, nonostante non diventò subito una festività nazionale permanente.

 

Dodd era molto più che una semplice sostenitrice della Festa del Papà. Era un’artista, una poetessa, un’autrice di libri per bambini, la direttrice di un’impresa di pompe funebri e la fondatrice di quasi tutte le organizzazioni civiche di Spokane. Nonostante tutti questi impegni, non abbandonò mai la determinazione per dare ai padri come il suo il riconoscimento che meritavano. Fu solo nel 1972, 6 anni prima che la donna morisse all’età di 96 anni, che il Presidente Richard Nixon dichiarò ufficialmente che negli Stati Uniti la Festa del Papà cade ogni terza domenica di giugno. Senza dubbio, il suo amorevole papà ne sarebbe stato molto orgoglioso.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *