Quartieri – A grande richiesta dei nostri lettori vi portiamo a scoprire le prelibatezze che si celano in tanti quartieri della capitale dove immergersi a gustare prelibatezze tra fantastici panorami.
Oggi vi segnaliamo la nascita nel quartiere oramai gourmet di Roma – Sant’Alberto, pizzeria – liquoreria nella sua definizione completa, con un progetto legato alla liquoristica, da vivere non soltanto alla fine del pasto.
La Liquoreria è un progetto del bar manager del gruppo, Federico Tomasselli, supportato dal beverage manager Jovica Todorovic.I liquori sono antichi quanto la miscelazione. Sono una tradizione che ha inizio con la scoperta dell’arte della distillazione, come rimedio medicinale. La storia vede i distillati cambiare volto e uso, svelando un lato ludico, con Caterina De Medici, che “inventa” la piacevolezza del bere liquori, sdoganandoli dal mero utilizzo farmaceutico. I tempi cambiano e i liquori evolvono ancora, entrando nelle abbazie e nei monasteri; è qui che i frati diventano inventori e custodi di incredibili ricette.Nella Liquoreria la storia della distillazione sarà ripresa e utilizzata, come base per un bere moderno. La volontà è quella di trovare nuove occasioni per consumare i liquori, anche grazie ai drink pre-batched, ovvero cocktail pre miscelati con aggiunta di liquore, e i twist on classic: i drink classici modificati dall’estro del bartender.
La Liquoreria avrà come protagonista L’Amaro Sant’Alberto. Si tratta di un liquore a base di infuso di erbe aromatiche e scorze di arancia e mandarino, che lo rendono un ottimo digestivo dal gusto morbido con caratteristiche note che deliziano il palato sprigionando aromi e profumi unici. Da gustare liscio oppure con ghiaccio e una fetta di arancia.
Sant’Alberto , che porta il nome del Santo patrono dei pizzaioli offre al cliente la possibilità di scegliere tra quattro tipi di impasti, dalla classica napoletana, alla napoletana integrale, dalla romana alla sorprendente ed insolita pizza pane.
Pastrami, stracciatella di burrata, lingua di bovino, hummus, formaggi, roast-beef – questi non sono nemmeno tutti i gusti proposti.
Non mancano gli omaggi alla cucina tradizionale come la pizza Gricia e la pizza Parmigiana, ed i classici fritti romani come l’Arancino di scarola o quello broccoli, provola e alici, i Supplì alla romana e all’amatriciana, i Fiori di zucca, il Timballo di bucatini cacio e pepe, la Crocchetta patate e cacio e le Patate fritte, una lista a cui si aggiungono le bruschette.
Il nome di Sant’Alberto porta anche una birra speciale prodotta in esclusiva per il locale da Birra del Borgo.
Da segnalare che la lista dei liquori è composta da oltre 70 aziende.
Fonte Irina Ras