Superbonus – Il Superbonus al 110% prorogato al 2023. Lo ha previsto la Nota di aggiornamento al Def appena approvata dal Consiglio dei ministri. «Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 – si legge nell’introduzione della Nadef – consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale», fra cui appunto l’efficientamento energetico degli edifici.
Proroga di un mese per l’assegno unico figli
Oltre alla proroga al 2023 del Superbonus, nel testo della Nota trova spazio anche il rinnovo della cassa integrazione d’emergenza e la proroga dei termini delle domande per l’assegno unico fino al 31 ottobre («Si sarà inoltre in grado di attuare la riforma degli ammortizzatori sociali e un primo stadio della riforma fiscale – si legge nell’introduzione -. L’assegno unico universale per i figli verrà messo a regime».. Nuovi tempi supplementari per le imprese che devono pagare l’Irap sospesa nel 2020. Niente fisco, per ora: le decisioni relative alle misure più importanti sul piano dei conti pubblici è possibile siano rinviate a dopo le amministrative.
La Nota certifica anche l’inaspettata discesa del debito rispetto al 2020. L’anno scorso il debito pubblico aveva toccato quota 155,8% del Pil. Ad aprile il Documento di economia e finanza prevedeva per il 2021 un aumento al 159,8% e invece la Nadef conferma una discesa al 154%. Una buona notizia che Draghi e Franco possono rivendicare.
L’appello di 50 aziende
Intanto, oltre 50 aziende operative su tutto il territorio nazionale, hanno scritto una lettera al presidente Mario Draghi chiedendo di rendere strutturale il Superbonus 110%. E’ «uno strumento rivoluzionario, un’agevolazione senza precedenti, con un impressionante potenziale espansivo», spiega Manuele Solazzo, general manager del gruppo Solarplay, azienda che progetta e installa impianti fotovoltaici e interventi di riqualificazione energetica residenziali e industriali sul territorio nazionale. Secondo Solarplay, Nanotecna Italia e QFort, aziende capofila dell’iniziativa, «i dati non ammettono dubbi: il Superbonus 110% ha riacceso i motori all’edilizia italiana. Si calcola che la misura avrà un impatto di 6 miliardi di euro di ricadute dirette sul settore, che diventano 21 miliardi sull’economia nel suo complesso. L’efficienza energetica conviene sia ai cittadini che alle casse dello Stato, anche grazie al maggiore gettito provocato dagli investimenti nel settore».