Spagna – Con il 28,7% dei voti e 123 seggi, i socialisti sono il primo partito, ma per avere la maggioranza a Sanchez non basterà allearsi con Podemos, che di seggi ne ha guadagnati 42. Battuta d’arresto per i Popolari, che dimezzano i rappresentanti: ne avranno 66; mentre 57 sono quelli dei liberali di Ciudadanos. La sostanziale novità segnata da questo appuntamento elettorale è l’ingresso dell’estrema destra in Parlamento, per la prima volta dal 1982, con il partito Vox, che guadagna 24 seggi. Molto alta l’affluenza: ha votato il 75,7% degli spagnoli, contro il 66,4% delle precedenti consultazioni del 2016.
“Il Psoe ha vinto, e con questo ha vinto il futuro e ha perso il passato”, queste le prime parole di Sanchez, i cui sostenitori, intanto, non vogliono un’alleanza con Ciudadanos. Sanchez ha però detto che tenderà la mano a tutte le forze politiche nell’ambito della Costituzione.
Unidos Podemos, la coalizione di centrosinistra guidata da Podemos, il partito di ispirazione socialista, no global e contrario alle politiche di austerità dell’Unione europea, ha raggiunto il 14,3%; il partito popolare di centrodestra di Pablo Casado, che ha preso il posto dell’ex premier Mariano Rajoy, il 16,7%; Ciudadanos il 15,8% e l’estrema destra di Vox, che entra per la prima volta in parlamento, il 10,3%.
Se Unidos Podemos e i socialisti decidessero di formare un’alleanza avrebbero 165 seggi, 11 in meno di quelli necessari per governare. Una coalizione formata dal Partito Popolare, Ciudadanos e Vox si fermerebbe a quota 147. Secondo gli analisti, a questo punto le soluzioni sono due: Sanchez, il premier, potrebbe o cercare un accordo con Ciudadanos – e ottenere così 57 seggi – o negoziare con il partito nazionalista basco Pnv e quello indipendentista catalano Erc, arrivando così a guadagnare gli 11 seggi che gli mancano per formare la maggioranza.
Il partito di sinistra e indipendentista Erc è risultato la prima forza politica in Catalogna, seguito dall’altro partito indipendentista Junts per Catalunya di Carles Puigdemont
Uno dei dati più significativi di questa tornata elettorale è il risultato di Vox, il partito guidato dal 43enne Santiago Abscal, che si ispira al pensiero del dittatore fascista Francisco Franco e si definisce nazionalista, anti-immigrazione e anti-femminista. Vox ha ottenuto un risultato leggermente inferiore rispetto alle aspettative ma entrerà per la prima volta nel parlamento di Madrid. Secondo gli analisti, si tratta di un momento storico. Dal 1975 – anno in cui morì Franco e cadde il regime – a oggi, nessun partito di estrema destra era, infatti, riuscito a eleggere deputati a livello nazionale.
Vox aveva già ottenuto un enorme successo alle elezioni in Andalusia dove ora governa in un esecutivo di coalizione con il Partito popolare e Ciudadanos. Il segretario generale Javier Ortega Smith, parlando in piazza a Madrid, ha detto che i deputati faranno opposizione e “questo non è che l’inizio”.