Berlusconi – In occasione del suo 85esimo compleanno Silvio Berlusconi ha rilasciato dichiarazioni sulla politica italiana ed internazionale elogiando il suo amico Vladimir Putin definendolo l’unico leader politico mondiale in circolazione.
“Finalmente mi sento in forma. Forse già da lunedì prossimo i medici mi daranno via libera per tornare a Roma, dove voglio riprendere subito a lavorare per rilanciare Forza Italia e per unire il centrodestra. Sto bene, sto molto bene – ha aggiunto – e sono pronto a tornare in campo. E sa che le dico? Ce n’è bisogno, con questa penuria di classe dirigente che abbiamo”.
Berlusconi: “Putin unico vero leader”
Secondo il Cavaliere a essere in difficoltà è tutta la politica internazionale. Ha portato ad esempio la situazione tedesca, dopo le elezioni: “Di fatto non ha vinto nessuno, Scholz è un politico troppo modesto per guidare un Paese che esce dai 16 anni di Angela Merkel”
Quindi, l’aneddoto su Putin: “Poco fa mi ha telefonato il mio amico Putin per farmi gli auguri di compleanno e gli ho detto esattamente questo: ‘Vladi, non te lo dico per piaggeria perché mi conosci e sai che sono sempre sincero, ma ormai nel mondo l’unico vero grande leader rimasto sei solo tu’. Si è fatto una risata, ma la mia non è una battuta: è la semplice verità”.
Berlusconi, la stoccata: “Salvini o Meloni premier? Non scherziamo”
“Abbiamo problemi, proprio per questo voglio tornare in campo al più presto. Anche in questo caso mancano i leader”, ha proseguito Berlusconi. Il riferimento è soprattutto alla crisi interna alla Lega, dove l’ex premier vede crescere l’ombra di Giancarlo Giorgetti: “Oggi il nuovo Fini, non più per Berlusconi ma per Salvini, sembra diventato Giorgetti. L’uomo dell”Altra Lega’”.
Tutto nasce dall’ormai famoso 22 aprile 2010, con le divergenze in diretta tv tra i due leader, consumatosi all’Auditorium della Conciliazione a Roma: era l’epoca del Popolo della libertà (Pdl), formazione di centrodestra nata dalla fusione tra Forza Italia e Alleanza nazionale. E un anno dopo la nascita, i primi scontri: Berlusconi era premier, Fini era presidente della Camera. Durante l’assemblea, il secondo rinfaccia al primo le sue frasi contro la magistratura: “Vuoi fare politica? Dimettiti da presidente della Camera e ti accogliamo a braccia aperte nel partito”. La risposta è entrata nella storia: “Che fai? Mi cacci?“.
Dopo il tuffo nel passato, Berlusconi ha poi ripreso l’intervista dicendo la sua sull’attuale premier, Mario Draghi: “Deve durare, siamo sinceri: ma se Draghi va a fare il presidente della Repubblica poi a chi dà l’incarico di fare il nuovo governo? A Salvini? Alla Meloni? Ma dai, non scherziamo…“.
Caso Morisi: “Ha solo il difetto di essere gay”
Infine, un riferimento alla vicenda che ha coinvolto l’ormai ex capo della comunicazione della Lega, Luca Morisi: “La vicenda è un danno per Salvini e per la Lega. Quando c’è di mezzo la droga, poi, ci si fa sempre del male. Però se andiamo a vedere bene, alla fine il caso politico non esiste. Stiamo sempre a parlare di lesbiche e di omosessuali. In fondo Morisi che ha fatto? Aveva solo il difetto di essere gay…“.