I risultati del PDF: raggiunto il 3% NAZIONALE di Mario Adinolfi

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I risultati del PDF: siamo al 3% NAZIONALE di Mario Adinolfi

Questi i risultati dei candidati sindaco sostenuti dal Popolo della Famiglia alle elezioni amministrative dell’11 giugno 2017:
Pietro Marcazzan – Goito: 14.86%
Mirko De Carli – Riolo: 14.38%
Emanuele Locci – Alessandria: 7.03%
Mirco Ghirlanda – Zevio: 4.75%
Gianfranco Zecchinato Gallo – Teolo: 3.66%
Filippo Grigolini – Verona: 3.36%
Lorenzo Damiano – Conegliano: 2.97%
Luca Grossi – Crema: 2.93%
Alberto Cerutti – Borgomanero: 2.77%
Maurizio Schininà – Savigliano: 2.22%
Luigi Sposato – Padova: 1.56%
Manuela Ponti – Monza: 1.26%
Lucianella Presta – Grugliasco: 1.11%
Stefano Arrighi – Genova: 0.39%

A questi risultati vanno aggiunti i dati di coalizione ottenuti da Renata Tosi a Riccione (36.01, va al ballottaggio), Gianluca Trani a Ischia (42.75), Pietro D’Angelo a Melito di Napoli (30.78%, va al ballottaggio), mentre a Fontanafredda e ad Avola lo scrutinio deve ancora svolgersi per via delle regole delle regioni a statuto speciale. In questo momento la media aritmetica dei risultati dice 4.51% escludendo i risultati di coalizione, mentre la media ponderata situa il Popolo della Famiglia al 2.96% nazionale, ovviamente in relazione ai soli comuni in cui ci siamo presentati.
I dati in molti comuni non sono ancora definitivi ma descrivono evidentemente una tendenza: alle amministrative 2016 il Popolo della Famiglia aveva superato lo sbarramento del 3% solo a Cordenons, nel 2017 la crescita è evidentissima e l’intero movimento si ritrova attorno alla fatidica soglia del 3% come media nazionale. All’interno di questo dato generale alcune imprese specifiche: Mirko De Carli che spingendosi in un comune non di residenza ottiene sul progetto Pdf non solo la propria elezione personale in consiglio comunale, ma un dato percentuale sontuoso, per un dirigente della prima ora del Popolo della Famiglia una grande soddisfazione; la nostra “prima volta” in una grande città, grazie a Filippo Grigolini che rompe la soglia del 3% a Verona, capitale economica e città più popolosa del Veneto, diventando arbitro dei destini cittadini prendendo più voti di Fratelli d’Italia e issandosi al livello di Forza Italia; la doppia cifra incassata a Goito da Pietro Marcazzan e l’eccellente 7% di Emanuele Locci ad Alessandria, ma anche Zevio e Teolo che fanno la media del 4% permettendoci un radicamento vero nel territorio veneto accanto ai risultati importanti anche di Conegliano e Padova.

I dati politici che emergono sono due e sono incontestabili:

1. Il Popolo della Famiglia è un progetto politico in decisa crescita. I livelli di consenso sono prepotentemente in aumento rispetto alle amministrative del 2016, dimostrando una capacità di radicamento sul territorio che nessun altro movimento di area cattolica ha. In nessuna delle città elencate abbiamo trovato una lista di Alternativa Popolare di Alfano e Lupi, di Idea di Quagliariello e Roccella, di Energie per l’Italia di Stefano Parisi, dell’Udc di Lorenzo Cesa, dei Popolari di Mario Mauro, dei centristi moderati di Pierferdinando Casini. Non è che non hanno voti: semplicemente questi partitini pur presenti nel Palazzo, non hanno popolo. il Popolo della Famiglia dimostra con le amministrative 2017 d’essere un movimento radicato e popolare, che ha la soglia di sbarramento nazionale del 3% alle politiche già dentro al mirino. La media nazionale di queste amministrative è proprio immediatamente a ridosso del 3%.

2. Il quadro politico del paese è diviso in tre tronconi: centrodestra e centrosinistra che si sfidano ai ballottaggi, M5S che soffre una concreta emorragia di consensi, parte dei quali vengono intercettati dal Popolo della Famiglia che cresce proponendosi come solo vero quarto polo, come alternativa politica alle coalizioni esistenti in termini di approdo valoriale, a difesa della famiglia naturale e dei principi essenziali e per questo non negoziabili, dunque con un’identità molto definita e come tale percepita e premiata dal cittadino elettore.
Queste amministrative 2017 vanno comprese come un secondo tempo del percorso avviato con le amministrative 2016. I candidati sindaco del Popolo della Famiglia hanno ottenuto oltre centomila voti nei 35 comuni in cui ci siamo presentati. Sono 35 esperienze pilota che, disseminate in tutte le regioni, rappresenteranno la base anche tecnico-organizzativa per la presenza alle prossime elezioni politiche. E’ tra coloro che hanno messo la faccia (e hanno imparato tecnicamente a presentare le liste) che troveremo i 945 candidati che ci rappresenteranno nella corsa alla Camera e al Senato al più tardi nel marzo 2018. Abbiamo formato una squadra che sul piano organizzativo sa cosa deve tecnicamente fare e sul piano politico ha imparato e persino gustato l’esperienza dell’autonomia, della libertà dai vincoli avaloriali che troppo spesso scattano come riflessi condizionati nella caccia ai consensi dei grandi partiti tradizionali, che per piacere a tutti finiscono per non dire niente di quel che viene considerato come “divisivo”, cioè ogni riferimenti a seri principi valoriali.

I “quattro gatti” del Popolo della Famiglia sono diventati centomila gatti, è un fatto incontrovertibile: un movimento inizialmente irriso e osteggiato, arriva in una grande città come Verona sopra Fratelli d’Italia, ha gli stessi voti di Forza Italia, batte anche la lista tosiana di Fare e si propone come forza politica nazionale in grado di essere base aggregativa per le sfide che verranno.

Il Popolo della Famiglia apre, spalanca le sue porte a tutti coloro che vorranno combattere sul serio e senza tentennamenti nella prossima legislatura la battaglia per la difesa dei principi non negoziabili e la tutela della famiglia naturale, senza se e senza ma, senza alcun possibile compromesso. Il programma premiato dagli elettori italiani l’11 giugno lo approfondiremo, organizzeremo una grande assemblea nazionale a settembre e lanceremo in quella sede l’ultima sfida, quella per le politiche. Unitevi al nostro percorso subito iscrivendovi al Popolo della Famiglia. L’iscrizione al Popolo della Famiglia costa 50 euro per il 2017 (liberi di fare donazioni superiori, chi versa almeno 500 euro è socio sostenitore e ottiene in regalo l’abbonamento annuale digitale al quotidiano La Croce) e si regolarizza con un bonifico al conto intestato a POPOLO DELLA FAMIGLIA che ha il seguente IBAN: IT88M0103003241000000354618 del Monte Paschi Siena, agenzia Roma 41. Si può in alternativa inviare un vaglia postale a POPOLO DELLA FAMIGLIA piazza del Gesù 47 00186 Roma. L’avvenuta iscrizione deve essere comunicata al coordinatore nazionale Nicola Di Matteo con una email a nicolaroma@hotmail.com e questa è l’occasione per ringraziare il nostro coordinatore per lo straordinario e faticoso lavoro svolto in queste amministrative.
Con lui ho trascorso la nottata elettorale, insieme a decine di dirigenti del Pdf di Roma che sono scoppiati in un applauso spontaneo quando sono arrivati i primi risultati. Con Gianfranco Amato ho vissuto l’emozione di una campagna diffusa in ogni borgo d’Italia, sempre divisi per esigenze di copertura del territorio nazionale, ma l’ultima sera uniti insieme a Filippo Grigolini e centinaia di famiglie a Verona, per una serata finale della campagna elettorale che è stata indimenticabile e foriera del successo che oggi celebriamo.

Abbiamo tenuto la schiena dritta, abbiamo risposto al fuoco nemico e ci siamo riparati dal fuoco amico, ma oggi il Popolo della Famiglia può dire di aver costruito le condizioni per l’assalto finale. Vivremo ora la vicenda dei ballottaggi e l’indicazione politica che proprio a Verona con Gianfranco abbiamo dato è di rimanere autonomi invitando i nostri elettori a depositare nelle urne una scheda bianca il 25 giugno, fatte salve ovviamente la libertà di coscienza di ciascuno e le eventuali esigenze locali. A luglio e agosto tireremo un po’ il fiato, ne abbiamo tutti bisogno, ma da settembre elmetti in testa per l’ultima fase, quella decisiva, della battaglia.
A noi la battaglia, a Dio la vittoria.




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