Politica – Il clima era rovente nell’aula del Senato, dove era ripresa la discussione sul ddl Zan. Al termine della discussione generale, dopo il via libera della presidenza al voto segreto sulla tagliola sul ddl Zan, ossia la richiesta di non passaggio agli articoli presentata da Lega e Fratelli d’Italia, si è acceso lo scontro tra la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e il Movimento 5 stelle. “Sono arrivate due richieste di votazione a scrutinio segreto riferite alle proposte di Lega e FdI di non passaggio agli articoli. Il presidente ritiene ammissibili queste due richieste di votazione segreta in base al regolamento e in base ai precedenti”, ha detto Elisabetta Casellati ai presenti, scatenando la reazione di Vincenzo Santangelo che, in dissenso con la decisione della presidente del Senato, ha compiuto alcuni alcuni gesti sconvenienti all’indirizzo della seconda carica dello Stato.
“Senatore Santangelo lei è un grande maleducato. Non si fanno gesti alla presidenza, lei è ammonito”, ha tuonato Elisabetta Casellati, che poi aggiunto: “È censurato“. La seconda carica dello Stato, davanti alle intemperanze del senatore, è arrivata alla minaccia esplicita: “Tra un po’ la allontano dall’Aula. Non mi costringa a farlo, a impedirle di votare, la smetta con il suo comportamento irrispettoso. Non ammetto che si facciano gesti di questo tipo, lo può fare da altre parti, non qua dentro”. Le parole di Elisabetta Casellati sono state accompagnate da un rumoroso coro scandito da altri senatori del M5s, che al grido di “fuori, fuori”, all’indirizzo della presidente del Senato.
Gli animi a Palazzo Madama si sono accesi dopo che la presidente non ha concesso al Movimento 5 stelle un secondo intervento sull’ok al voto segreto, dal momento che per il Movimento 5 stelle aveva già parlato Gianluca Perilli. “Ha già parlato uno del vostro gruppo”, ha tagliato corto Elisabetta Casellati davanti alla richiesta del M5s, scatenando così l’ira dei senatori.
“Io sono stata esclusivamente chiamata a giudicare sulla votazione segreta che è una questione puramente giuridica, infatti ho citato il regolamento e i precedenti che mi hanno indotto alla concessione del voto a scrutinio segreto. Credo che la mia decisione, per quanto ritengo sia legittimo contestare perché si tratta di una interpretazione, abbia delle solidi fondamenti di carattere giuridico”, ha dichiarato successivamente la presidente del Senato.
Poi il finale con le conseguenti polemiche : DDL Zan AFFOSSATO!