Conte – “È compito delle forze politiche decidere” se far proseguire e come l’azione di governo, ha detto ancora Conte. “Chiedo una risposta chiara inequivoca e rapida. Il Paese non può attendere”.
“Non ho mai giurato fedeltà né mi è stata chiesta alcuna attestazione di fedeltà dal Movimento Cinque Stelle”, ha detto. “Ho interpretato che fosse un movimento sano – ha aggiunto – ma non mi sono mai iscritto, sono un indipendente”. Poi da premier, “legittimamente possono attribuirmi una targa, ma io sono a posto con la mia coscienza”. Anzi, come premier “ci sono stati momenti in cui esponenti 5 stelle sono rimasti dispiaciuti per tante decisioni che ho preso”.
“Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti”, ha detto Conte in apertura della conferenza stampa nella sala dei Galeoni di Palazzo Chigi.
“Mi sono determinato ad accettare l’incarico – perché, pur consapevole di essere privo di una mia forza politica di sostegno, ho ritenuto di poter attingere dall’articolo 95 della Costituzione e alle prerogative ivi indicate, che definiscono ruolo e poteri del premier”.
“L’esperienza di governo ha dovuto convivere con un ciclo serrato di tornate elettorali con campagna elettorale pressoché permanente e ne ha risentito il clima di coesione delle forze di governo. Io stesso avevo sottovalutato questo aspetto”, afferma ancoraConte, aggiungendo: “In particolare il voto delle europee, molto complesso, ha accreditato l’immagine di uno stallo nell’attività di governo: questa è una falsità, il governo ha continuato a lavorare perché è iniziata la fase due, dopo la fase 1”.
Conte ha chiesto “parole univoche per la fiducia dei mercati”. La prossima manovra, ha sottolineare, dovrà mantenere un “equilibrio dei conti” perché “le regole europee rimangono in vigore finché non riusciremo a cambiarle”.
“I provvedimenti che il governo deve mettere in campo, secondo il presidente del Consiglio, “richiedono visione, coraggio, tempo, impongono di uscire dalla dimensione della campagna elettorale e entrare in una visione strategica e lungimirante, diversa dal collezionare like nella moderna agorà digitale”.
Il premier è intervenuto sulla Flat tax: “Ragiono di una più complessiva e organica riforma del fisco perché la rimodulazione delle aliquote deve inserirsi in un percorso più complessivo, perseguendo una giustizia tributaria più efficiente, su cui lavoro con il ministro Bonafede. Lavoreremo senz’altro alla flat tax ma c’è una riforma organica del fisco di cui il Paese ha bisogno, che attende da anni”.
MIGRANTI- Giuseppe Conte ha confermato che c’è comunione di intenti nel Governo e che non è soltanto Matteo Salvini a volere i respingimenti.
Alla giornalista che accusava il Governo Italiano delle morti in mare a risposto seccamente e senza possibilità di dubbio: “Non le permetto di dire queste cose, noi siamo sempre intervenuti ed abbiamo salvato chi era in difficoltà. Questa affermazione gliela respingo perchè è inaccettabile”
La risposta imemdiata di Salvini
“Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, evitando di rispondere a polemiche e anche insulti, e gli Italiani ce lo hanno riconosciuto con 9 milioni di voti domenica”. Così Matteo Salvini su Fb dopo le parole del premier Conte, aggiungendo: “noi siamo pronti, vogliamo andare avanti e non abbiamo tempo da perdere, la Lega c’è” e anche come “l’Italia dei SI sia la strada giusta”.
Parole a cui replica subito Conte: Matteo Salvini dice che lui vuole andare avanti con il governo e la Lega c’è? “Allora ci possiamo vedere”, dice il presidente del Consiglio al termine della conferenza stampa.