Giorgia Meloni leader Fratelli d’Italia intervistata a radio Italia anni 60: l’unico razzismo è verso gli italiani
“Il problema immigrati? Impossibile da risolvere, finché non si ferma il flusso. Da qui deriva la discriminazione al contrario che non tollero, verso gli italiani”.
Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni presenta il caso “Torre Maura” ai microfoni di Radio Italia Anni 60, nel corso della trasmissione “Gli Inascoltabili”, condotta da Nicola Caprera.
“Deve finire questa cultura che penalizza gli italiani – ha aggiunto Meloni -, sembrano voler discriminare, mentre in realtà vengono discriminati. L’immigrazione deve essere controllata e avere regole uguali per tutti; non possiamo accogliere così tanta gente, semplicemente perché non ci sono le condizioni per poterlo fare. Quello dei rom in generale è un tema complicato. Perché non vengono realmente trattati come tali? Loro fanno quello che vogliono. Se sono nomadi, allestiamo loro dei luoghi in cui fermarsi per qualche mese, prima che ripartano; se invece si ritengono ‘italiani’ nel campo rom non ci possono vivere. Se hai soldi, ti compri una casa come fanno tutti, oppure aspetti in fila per ottenere le abitazioni popolari. Loro possono fare quello che vogliono e noi siamo tolleranti. Io se mando mio figlio a rubare perdo la patria potestà, così come se lo faccio vivere in condizioni poco pulite”.
Sulla candidatura alle Europee di Caio Giulio Cesare Mussolini tra le fila di Fratelli d’Italia, Meloni stempera la polemica. “Collabora con noi da tempo, è un professionista. Ci ha chiesto di entrare in lista e siamo contenti che faccia parte della squadra. Nonostante le minacce di morte assurde che ha ricevuto, siamo contenti che sia del gruppo”. In merito alle alleanze, invece, chiarisce: “lì ognuno corre per se stesso, non ci sono alleanze tra i partiti”. Una parentesi poi sul reddito di cittadinanza: “io sto facendo la mia battaglia – conclude Meloni – perché non trovo giusto che l’italiano lavori e guadagni l’equivalente di quanto spetterebbe con il reddito di cittadinanza. È stata un’iniziativa dei 5 Stelle per fare cassa”.
