“Stanno affogando la costituzione negli acidi! Il principio di precauzione non esiste nel diritto italiano. Nessuno può imporvi alcuna iniezione. Non siamo delle cavie”. Il vaccino contro il Covid non è obbligatorio e a ricordarlo più volte agli ascoltatori di Radio Radio negli ultimi mesi è stato Enrico Michetti candidato alla poltrona di primo cittadino nella capitale.
Ma l’avvocato-speaker che Fratelli d’Italia vuole candidare a sindaco di Roma ad aprile ci era già andato giù pesante, paragonando in diretta la campagna di somministrazioni del governo al doping di Stato dell’ex Germania dell’Est: “Ecco perché si calpesta la libertà! Ecco perché si calpestano tutti i presupposti per porre il cittadino al centro del Paese! Il lavoratore deve essere al centro della vita politica, istituzionale ed economica. Non un subalterno, non un suddito! Non una persona da prendere e vaccinare come una vacca coattivamente contro la sua volontà come facevano con le atlete del mondo dell’Est. E poi si sono visti i risultati ad anni di distanza, quelle povere ragazze che fine hanno fatto”.
Non solo i vaccini. Michetti, nei mesi scorsi se l’è presa anche con il coprifuoco: “Si tratta di una misura per carcerati, non per uomini liberi. È una follia. Nemmeno il Duce usò misure così estreme. Conte ha superato ogni limite costituzionale”. Oltre la pandemia, la politica. Ecco Michetti contro il segretario del Pd, Enrico Letta, sullo Ius Soli: “È il mercimonio della cittadinanza”. Quindi contro il Movimento 5 Stelle e il reddito di cittadinanza: “Questo si chiama schiavismo. È voto di scambio! Influenza la scelta delle persone”.