Politica – Andiamo a conoscere il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

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Giuseppe Conte – Il professor Conte, laureato a Roma, docente di diritto privato alla facoltà di Giurisprudenza a Firenze, fino a quindici giorni fa era un bravo avvocato (con un importante studio a Roma) e, per molti suoi studenti, anche un ottimo docente, capace di avere un buon rapporto con molti di loro dopo gli esami. Fuori da questi ambiti pochi lo conoscevano. Ha dichiarato di aver votato a sinistra ma nell’autunno scorso, l’amicizia con Alfonso Bonafede lo ha portato ad avvicinarsi a Luigi Di Maio con il quale ha collaborato anche alla stesura di una parte del programma elettorale del Movimento 5 stelle.

Da qui ad essere prima indicato come possibile ministro, “per spirito di servizio”, poi come premier, il passo è stato breve.

Nato a a Volturara Appulla (Foggia), 54 anni, sposato e separato, con un figlio di 10 anni, Conte negli ultimi giorni ha avuto come primo ‘avvocato difensore’ proprio l’ex moglie che pubblicamente lo ha difeso quando sono partiti i primi problemi per un curriculum scritto, forse, con un po’ di ‘superficialità’, sui corsi seguiti all’estero.

Studioso e preparato, dicono, nel 1988 (l’anno della laurea), era già stato inserito nella commissione istituita a Palazzo Chigi per la riforma del codice civile.

Molteplici le collaborazioni con riviste giuridiche, università di paesi stranieri, i libri e gli articoli pubblicati.

Dicono di lui: gran lavoratore, gira in taxi, mangia pizze al taglio ed ha una bellissima Jaguar.

Capace di dormire pochissimo e presentarsi nelle aule di tribunale o a lezione sempre impeccabile (“ama vestirsi bene”).

Riflessivo’ lo definiscono: quando uscì dall’ufficio di Mattarella la prima volta, davanti ai microfoni disse di voler essere ‘l’avvocato degli italiani’.

Al Senato presentando il suo Governo ha detto: “Chiediamo la fiducia non solo di una squadra di Governo, ma di un progetto di #cambiamento, di un contratto. Dobbiamo offrire risposte concrete ai cittadini, avverto la responsabilità di questa carica.
Rafforzeremo le norme contro conflitto interessi’. ‘Su violenza sessuale andar oltre equo indennizzo. Inaspriremo le pene’. ‘Taglieremo pensioni d’oro sopra i 5000 euro’ . Chiederemo la riforma del trattato di Dublino», dice Conte, anche se domani l’Italia voterà no alla riforma del trattato di Dublino in discussione al Consiglio dell’Unione europea.
“Intendiamo ribadire la convinta appartenenza del nostro Paese all’Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d’America quale alleato privilegiato. Saremo fautori di una apertura alla Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa”.




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