Bonus zanzariera: ecco come ottenerlo

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Bonus zanzariera – la dolcezza del periodo estivo porta anche l’immancabile amaro, la zanzare. Ebbene quest’anno c’è una possibilità in più per debellare il fastidioso problema, utilizzare il Bonus zanzariera.

Come giovarsene e come trarne beneficio tra burocrazia e problematiche più o meno celate? Eccovi le risposte che cercate!

Per essere chiari sin dal principio non esiste un vero e proprio incentivo per l’acquisto specifico della sola zanzariera, ma se in possesso di determinati requisiti si può accedere alla detrazione del 50% della spesa sostenuta.

La soglia massima di spesa è 60.000 euro, e la detrazione del 50% si recupera in sede di dichiarazione dei redditi tramite dieci quote annuali di pari importo.

È necessario che le zanzariere acquistate rispettino determinati requisiti:

  • devono avere la marchiatura CE, quindi la certificazione che il prodotto è conforme agli standard comunitari di salute e sicurezza;
  • devono avere un valore Gtot inferiore a 0,35, certificato da un organismo autorizzato;
  • devono proteggere una superficie vetrata (finestra, porta vetrata) comunque esposta (anche a nord);
  • devono essere fissate in modo stabile;
  • devono essere applicate all’esterno della finestra, all’interno o integrata nell’infisso;
  • devono essere regolabili, per permettere all’utente di gestirle in funzione della radiazione solare (alzare/abbassare, aprire/chiudere).

Il primo problema è quello di soddisfare è il valore Gtot inferiore a 0,35, ovvero il parametro con cui si determina la capacità della zanzariera di schermare la luce solare. La conseguenza della casa schermata  è il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile, visto che si ricorrerebbe meno a climatizzatori e condizionatori e non è cosa da poco anche a livello economico.

Il limite massimo di spesa prevede:

  • l’acquisto e l’installazione di sistemi schermanti;
  • la rimozione di eventuali sistemi preesistenti;
  • altre opere accessorie;
  • l’onorario del professionista incaricato per la comunicazione ENEA.Il nuovo sito da utilizzare per effettuare le comunicazioni all’ENEA è online dal 25 marzo ed è detrazionifiscali.enea.it. La comunicazione all’ENEA è un adempimento obbligatorio che riguarda l’ecobonus, il bonus facciate, il bonus ristrutturazioni l’incentivo per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
  • I lavori vanno pagati con bonifico parlante, o bonifico online postale o bancario, e conservare per almeno dieci anni i seguenti documenti:
    • fatture e ricevute;
    • copia ricevuta bonifico parlante o del bonifico online;
    • certificazione del fornitore (o produttore o assemblatore) che attesti il rispetto dei requisiti tecnici;
    • documentazione in originale inviata all’ENEA, debitamente firmata;
    • schede tecniche dei componenti e/o certificazione del fornitore;
    • ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA.

    Il contribuente che vuole beneficiare della detrazione deve infatti inviare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.

Il contribuente recupera la detrazione tramite dieci quote annuali di pari importo. Rientrano nella detrazione gli immobili di qualsiasi categoria catastale, purché siano regolarmente accatastati e in regola col pagamento dei tributi.

Sono esclusi, invece, gli immobili in costruzione o assimilabili.

Possono beneficiare della detrazione del 50% spettante per il bonus zanzariere le persone fisiche e giuridiche, che possiedono l’immobile oggetto di intervento.

Può richiedere bonus zanzariere chiunque abbia un un diritto di godimento reale sull’immobile, che si tratti di abitazioni private, locali commerciali o produttivi. Quindi, se persone fisiche assoggettate all’Irpef, i destinatari della detrazione sono:

  • proprietario;
  • nudo proprietario;
  • usufrutto o altro diritto reale;
  • affittuario;
  • comodatario;
  • condomini per le parti comuni.

I soggetti giuridici invece recuperano la detrazione dall’Ires, e sono:

  • imprese;
  • chi utilizza l’immobile per l’esercizio dell’attività professionale;
  • associazioni tra professionisti;
  • enti pubblici e privati che versano l’IRES;
  • Case popolari e gli enti con le stesse finalità.



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