Movienerd – Il Coraggio del Leone ci racconta il Festival di Venezia

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Movienerd – Il Coraggio del Leone con Anna Foglietta incentrato sull’ultimo Festival di Venezia apre il 17° Biografilm Festival il 3 giugno (Bologna 4-14 giugno 2021). Una storia unica di Venezia nel 2020, il suo incontro di speranze e coraggio, di culture e di grande cinema, di glamour e fascino tutto da raccontare.

Gli ultimi giorni della 77ma Edizione della Mostra di Arte Cinematografica sono al centro della produzione di RS Productions: il documentario “Il Coraggio del Leone” ha come protagonista lo sguardo privilegiato della madrina del Festival 2020, Anna Foglietta, sulle ultime giornate dell’evento storico che si è concluso con grande successo il 12 settembre scorso. Il documentario diretto da Marco Spagnoli aprirà ufficialmente la XVII edizione del Biografilm Festival a Bologna nella serata di pre-apertura il 3 giugno in anteprima mondiale. Anna Foglietta, che è anche produttrice associata del progetto, spiega “Volevamo offrire agli spettatori uno sguardo inedito e dietro le quinte del lavoro e dell’impegno professionale del più antico Festival del mondo in un’edizione unica come non ce ne sono mai state prima e, speriamo, non ce ne saranno altre. Questo in un momento storico molto difficile per la nostra industria in cui era fondamentale potere dare un segnale di speranza al mondo intero.” La città di Venezia con la sua bellezza e il suo fascino avvolge il racconto che segue l’interazione di tutte le persone che hanno reso possibile la Mostra, a partire dal Presidente della Biennale Roberto Cicutto e dal Direttore Artistico Alberto Barbera, a dispetto da quanto accaduto, ma – soprattutto – ci permette di incontrare professionalità altrimenti sconosciute che costituiscono la spina dorsale di un evento che da novanta anni rappresenta la bandiera dell’industria cinematografica internazionale. “Questa storia unica di Venezia nel 2020, il suo incontro di speranze e coraggio, di culture e di grande cinema, di glamour e fascino era qualcosa che sentivamo di dover raccontare.” Spiega Pietro Peligra, CEO di RS Productions “Oggi l’Italia è un mercato maturo per iniziative di questo tipo e per un racconto sempre più internazionale.” Conclude Peligra che ha affidato la regia del progetto al tre volte candidato al David e vincitore del Nastro d’Argento Marco Spagnoli, basandosi su un soggetto originale della redazione di Rolling Stone. Il film sarà presentato in anteprima nella sezione Art & Music del Biografilm Festival. “Siamo onorati che un Festival importante come il Biografilm Fest abbia scelto il nostro film come titolo di apertura. Lo consideriamo come un racconto di speranza sulla resilienza del cinema e della cultura nei confronti delle avversità di questa epoca.” Commenta Spagnoli. Il Documentario si pone l’obiettivo di mostrare agli occhi di tutti gli spettatori come il Festival Cinematografico di Venezia (Venezia 77), evento internazionale di primaria importanza nel mondo del cinema, non si sia arreso e caparbiamente sia stato realizzato, a dispetto del mondo intorno, del Covid-19 e della grande incertezza che domina la situazione globale. Lo sguardo privilegiato su questo evento è quello di Anna Foglietta, una delle principali attrici italiane, che – pur affrontando in maniera elegante il ruolo glamour di madrina del Festival – non perde di vista quella concretezza e quella profonda umanità che la fanno amare dal pubblico del nostro paese. La prima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (denominata “1ª Esposizione Internazionale d’Arte Cinematografica”) si svolse dal 6 al 21 agosto del 1932.


Il festival nacque da un’idea del presidente della Biennale di Venezia, il conte Giuseppe Volpi, dello scultore Antonio Maraini, segretario generale, e di Luciano De Feo, il segretario generale de L’Unione Cinematografica Educativa, emanazione della Società delle Nazioni con sede a Roma, concorde sull’idea di svolgere la rassegna nella città lagunare e primo direttore-selezionatore. La mostra, giustamente considerata la prima manifestazione internazionale di questo tipo, ricevette un forte appoggio dalle autorità fasciste. La prima edizione si svolse alla terrazza dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, ma ancora non si trattava di una rassegna competitiva. I titoli venivano solamente presentati al pubblico ma, nonostante questo, l’edizione del 1932 vanta pellicole di grande valore, divenute poi veri e propri “classici” della storia del cinema. Tra questi, vale la pena di ricordare Proibito del grande regista statunitense Frank Capra, Grand Hotel di Edmund Goulding, Il Campione di King Vidor, il primo e inimitabile Frankenstein di James Whale, The Devil to Pay! di George Fitzmaurice, Gli uomini, che mascalzoni… di Mario Camerini e A me la libertà! di René Clair. Oltre ai film citati, in concorso furono presenti opere di altri grandi registi, quali Raoul Walsh, Ernst Lubitsch, Nikolaj Ekk, Howard Hawks, Maurice Tourneur, Anatole Litvak. Personaggi di spicco di questa prima rassegna furono gli attori che apparivano sul grande schermo attraverso le pellicole proiettate, i quali garantirono alla mostra un successo maggiore delle attese, portando nelle sale oltre venticinquemila spettatori. Si parla dei maggiori divi internazionali dell’epoca: Greta Garbo, Clark Gable, Fredric March, Wallace Beery, Norma Shearer, James Cagney, Ronald Colman, Loretta Young, John Barrymore, Joan Crawford, senza dimenticare l’idolo italiano Vittorio De Sica e il grande Boris Karloff, passato alla storia per il suo ruolo del mostro nel primo Frankenstein.


Il primo film della storia della mostra venne proiettato la sera del 6 agosto 1932: si tratta di Il dottor Jekyll (Dr. Jekyll and Mr. Hyde) di Rouben Mamoulian; al film seguì un grande ballo nei saloni dell’Excelsior. Il primo film italiano, Gli uomini, che mascalzoni… di Camerini, venne presentato invece la sera dell’11 agosto 1932.
Il premio principale che viene assegnato (assieme a diversi altri) è il Leone d’oro, che deve il suo nome al simbolo della città (il Leone di San Marco).




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