Movienerd – Cinema: ecco L’atteso ritorno di Indiana Jones

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Movienerd – L’attesa di tanti amanti delle gesta di Indiana Jones è finita. Le riprese del prossimo, attesissimo, “Indiana Jones 5” cominceranno tra pochi giorni. Lo riporta il sito Deadline Hollywood citando fonti vicine alla produzione. Il nuovo film della serie sull’avventuriero archeologo sarà girato negli studi Pinewood fuori Londra e in altre località del Regno Unito tra cui lo spettacolare Bamburgh Castle sulla costa del Northumberland. Harrison Ford tornerà dunque a recitare in uno dei suoi ruoli più famosi accanto a Mads Mikkelsen (“Un altro giro” di Thomas Vintenberg), Phoebe Waller Bridge (di “Fleabag”), Boyd Holbrook (“Logan”), Shaunette Renée Wilson (“The Resident”) e Thomas Kretschmann (“Avengers: Age Of Ultron”). James Mangold, il regista di “Logan” e “Ford contro Ferrari”, sarà dietro la macchina da presa al posto di Steven Spielberg, che resta comunque coinvolto nella produzione. Tornerà anche John Williams, che ha lavorato a tutte le colonne sonore del franchise negli ultimi 40 anni. I particolari della trama sono ancora top-secret, mentre l’uscita nelle sale è il 29 luglio 2022. L’ultima volta che il 78enne Ford ha indossato il vecchio Borsalino e la giacca di pelle del personaggio creato da George Lucas in omaggio agli eroi d’azione dei film degli anni ‘30 è stato nel 2008 con “Indiana Jones e il Regno del Tempio di Cristallo”. Ford aveva debuttato nella parte nel 1981 con “I predatori dell’arca perduta” diventando uno dei personaggi più famosi della storia del cinema. I primi quattro film della serie, che includono anche “Indiana Jones e il Tempio della Paura” del 1984 e “Indiana Jones e l’Ultima Crociata” del 1989, hanno incassato oltre due miliardi di dollari al box office globale. Andando a fare un ripasso per i pochi che non fossero a conoscenza delle gesta del personaggio, creato da George Lucas, con il contributo di Steven Spielberg, il personaggio di Indiana Jones, archeologo temerario pronto a gettarsi in mirabolanti imprese alla ricerca di reperti antichi, si è imposto come il più famoso eroe del cinema d’avventura della fine del 20° secolo. Protagonista di storie emozionanti, basate su un susseguirsi travolgente di scene d’azione, tra pericolosi nazisti, trabocchetti mortali e magie sovrannaturali, è stato impersonato da Harrison Ford che gli ha conferito fascino e ironia deciso a realizzare una serie di film d’avventura ispirata ai serial cinematografici degli anni Trenta, George Lucas cominciò a ideare le avventure di Indiana Jones negli anni Settanta, prima del grande successo di Guerre stellari, dopo il quale tornò a lavorare al progetto, mettendo a fuoco la figura del nuovo eroe: un professore di archeologia, amante del pericolo e costretto a lottare negli anni Trenta contro i nazisti, reso inconfondibile dalla barba incolta, dal cappello a tesa larga e dall’abilità nel maneggiare la pericolosa frusta lunga più di quattro metri. Definito il personaggio con l’amico regista Steven Spielberg, che avrebbe diretto il film, Lucas gli diede il nome della sua amata cagnetta, Indiana, mentre Jones venne suggerito da Spielberg.


La prima avventura del temerario eroe, I predatori dell’Arca perduta, risale al 1981 e lo vede impegnato, su incarico del governo americano, nella ricerca della mitica Arca dell’alleanza, lo scrigno contenente le tavole dei Dieci comandamenti, il cui possesso secondo la leggenda avrebbe garantito un enorme potere. Per impedire che se ne approprino i nazisti per conto di Adolf Hitler, deciso a conquistare il mondo, Indiana è costretto a viaggiare in tutto il globo inseguendo la preziosa Arca. Si scontrerà così con René Belloq, un archeologo francese assoldato dai nazisti, e affronterà insidie mortali, ingegnosi trabocchetti, frecce avvelenate, inseguimenti mozzafiato. Tra le scene più famose, la discesa nel Pozzo delle Anime che concretizza la paura più grande di Indiana, quella dei serpenti, che a migliaia infestano il luogo dove l’eroe, pur terrorizzato, è costretto a calarsi per trovare l’Arca. O lo scontro per le vie del Cairo con un minaccioso arabo vestito di nero, abilissimo nel maneggiare la spada, di cui Indiana, rinunciando alla frusta, si libererà cinicamente con un colpo di pistola. Mirabili esempi dell’intreccio di azione e ironia su cui è costruita tutta la saga. Il grande successo ottenuto dal film rese possibile la realizzazione nel 1984 del secondo episodio, Indiana Jones e il tempio maledetto, che in realtà racconta eventi accaduti un anno prima rispetto a quelli narrati in I predatori dell’Arca perduta. Questa volta Indiana si trova ad affrontare in India una pericolosa setta religiosa, che tiene prigionieri centinaia di bambini in una miniera, e deve ritrovare una preziosa pietra, fonte di benessere per un intero villaggio; è affiancato, nell’impresa, da un’affascinante cantante di cabaret e da un vivace bambino cinese. Memorabile la scena della rocambolesca fuga dalla miniera del trio, a bordo di un carrello, inseguito dai feroci carcerieri thug. Divenuta famosissima, ha ispirato una giostra molto amata presente in numerosi parchi di divertimento per bambini. Risale al 1989 il terzo episodio della serie, Indiana Jones e l’ultima crociata, in cui compare un nuovo godibilissimo personaggio, il padre di Indiana, come lui famoso archeologo. I due, impegnati nella ricerca del Santo Graal, il calice in cui secondo la leggenda Gesù Cristo bevve nell’Ultima Cena, devono affrontare temibili nazisti e pericoli a non finire. Ancora una volta le emozioni si susseguono senza sosta, da Venezia a Berlino sino a un tempio in Medio Oriente dove il sacro calice è custodito. Geniale l’intuizione degli autori di affidare il ruolo del padre di Indiana a Sean Connery, l’attore che ha impersonato un altro grande eroe del cinema d’azione: James Bond, il famoso agente 007. hanno fatto storia. Peccato che il mitico Connery non è più qui per girare qualche altra spassosa scena.

 




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